Il primo comune italiano a vietare il velo islamico

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By V ottobre 27, 2025 22:13

Il primo comune italiano a vietare il velo islamico

# Lissone dice basta alla sottomissione: primo comune italiano a vietare burqa e niqab – Una vittoria contro l’islamizzazione!

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Finalmente un barlume di speranza in un’Italia soffocata dall’islamizzazione strisciante! Lissone, in provincia di Monza e Brianza, entra nella storia come il primo comune italiano a vietare l’accesso agli edifici pubblici a chi indossa burqa e niqab, quei veli integrali che non sono simboli di fede, ma catene di oppressione femminile e minacce alla sicurezza. La mozione, approvata dal Consiglio comunale il 30 settembre 2025 su proposta della Lega, è un colpo di reni contro la resa culturale che sta divorando il nostro Paese. “Il nostro è un paese civile e non tolleriamo usi e costumi che sottomettono e degradano la donna. Sicurezza, dignità delle donne e rispetto delle nostre regole vengono prima di tutto”, ha dichiarato Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega al Pirellone, con parole che dovrebbero essere tatuate sulla fronte di ogni burocrate buonista. E ora, da qui parte la crociata: estendere il divieto a tutti i comuni lombardi e italiani, perché l’Italia non è un califfato in erba!

La conferenza stampa di sabato 25 ottobre a Monza, nella sede provinciale della Lega in via Aliprandi 17, è stata un urlo di battaglia. Presenti i big del Carroccio: l’europarlamentare e vicesegretaria Silvia Sardone, il segretario provinciale Fabio Ghezzi, il responsabile Enti locali Emanuele Pozzoli e il segretario cittadino di Lissone Matteo Lando, primo firmatario della mozione. “Sempre più spesso – ha tuonato Sardone – nelle città lombarde e anche in Brianza, si vedono donne con il volto completamente coperto: non solo con burqa e niqab, ma anche con mascherine o altri stratagemmi per celare l’identità. È una pratica inaccettabile, che non ha nulla a che fare con la libertà religiosa e che lancia un messaggio sbagliato, soprattutto ai più giovani”. Parole sacrosante! Questo non è dialogo interreligioso, è un’invasione che nasconde il volto per nascondere l’intolleranza. La mozione impegna il sindaco e la giunta a rafforzare i controlli, vietando l’accesso a chiunque si presenti con il volto coperto, inclusi i veli islamici integrali, e a sollecitare Governo e Parlamento per una legge nazionale.

Lissone. Mentre qui si alza la barriera contro la Sharia, altrove l’islamizzazione galoppa: a Catanzaro, un’università pubblica inaugura uno spazio per il culto islamico, con imam che predicano il venerdì in aule pagate dagli italiani, un “pericoloso passo verso l’islamizzazione della società”, come ha denunciato il leghista Rossano Sasso. A Bovolone, i musulmani pretendono un’ala separata nel cimitero perché non vogliono riposare accanto agli “impuri” infedeli, e il sindaco accontenta questa follia discriminatoria. A Sesto San Giovanni, donne vengono massacrate per non indossare il velo; a Massa Lombarda, sfigurate con acido; a Modena e Bologna, ragazzine pestate da padri e coetanee per aver scelto la libertà. E la natalità musulmana, con tassi che ci sommergono, trasforma le nostre città in enclave dove la legge italiana è un optional.

Ma la Lega non molla: “Finché ci sarà la Lega – chiosano Sardone e Corbetta – difenderemo la libertà delle donne, la sicurezza dei cittadini e l’identità delle nostre comunità. Dalla Brianza parte un messaggio netto e di buon senso: chi vive qui rispetta le nostre regole e la libertà delle donne”. Lissone è l’apripista: la Lega auspica che la misura si diffonda nei comuni più urbanizzati, vicini a Milano, dove il fenomeno è endemico. E a livello nazionale? Basta con le mozioni timide: serve la proposta di legge della Lega che vieti burqa e niqab ovunque, con multe fino a 3.000 euro e daspo per chi impone il velo, come già ventilato a Venezia e nel Friuli. Non è xenofobia, è sopravvivenza: azzerare l’immigrazione islamica regolare e remigrare i maschi in età militare, artefici di violenze e segregazioni.

Bravi, Lissone! Siete il faro in questa notte buia. Che la vostra mozione sia il primo mattone di un muro contro l’invasione. L’Italia è cristiana, laica e libera: non la lasceremo velare dall’oscurantismo. Difendiamola, ora o mai più!

Il primo comune italiano a vietare il velo islamico ultima modifica: 2025-10-27T22:13:27+00:00 da V
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