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Quanti altri ragazzini italiani dovranno essere sacrificati sull’altare dei porti aperti e della società multiculturale?

Piacenza, due studenti di 14 anni sono stati in balia di un branco di 20enni stranieri per 40 minuti: accerchiati, perquisiti e rapinati. pic.twitter.com/jaFcrLPEkv

— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 27, 2025

### Allarme Rosso: L’Immigrazione è un Pericolo Mortale – Basta Sacrifici, Azzeriamo Subito l’Invasione!

Piacenza, 27 ottobre 2025 – L’Italia è sotto assedio! Due studenti di appena 14 anni, innocenti e inermi, sono stati accerchiati, perquisiti e rapinati da un branco di 20enni stranieri per 40 minuti di puro terrore. Un’umiliazione brutale, un’aggressione selvaggia che grida vendetta! Francesca Totolo, con un post su X, lancia un’accusa che non lascia scampo: “Quanti altri ragazzini italiani dovranno essere sacrificati sull’altare dei porti aperti e della società multiculturale?”. L’articolo in immagine, con il titolo “Quaranta minuti in balia dei maranza – ‘Presa una moneta e rotto il cellulare’”, riporta le parole strazianti della madre di uno dei ragazzi: “Gli hanno preso il telefono con la forza, ora ha paura”. Questo non è un incidente isolato, è la prova schiacciante che l’immigrazione – regolare o meno – è un problema devastante che sta distruggendo le nostre vite!

Non illudiamoci: il problema non è solo la prima generazione, ma la seconda, cresciuta qui e trasformata in un esercito di delinquenti senza freni. A Piacenza, come in tante altre città, questi giovani nati o allevati in Italia da immigrati si sono rivelati una minaccia letale. Non c’è integrazione, solo caos e violenza! Il quartiere degradato, con edifici coperti di graffiti e abbandono, è il simbolo di un fallimento totale. Quaranta minuti di assedio per due ragazzini di 14 anni – derubati, terrorizzati, distrutti – non sono un episodio, sono un atto di guerra contro la nostra gente. E mentre le famiglie tremano, le autorità restano a guardare, complici di un sistema marcio che protegge gli invasori invece dei nostri figli. La madre, Paolo Marino, descrive il figlio “atterrito, con gli occhi pieni di paura”: un’immagine che dovrebbe far ribollire il sangue di ogni italiano!

I numeri sono una sentenza: gli immigrati di seconda generazione dominano le statistiche dei reati violenti, specialmente nelle periferie. Milano, Roma, Torino: ovunque bande di questi “figli dell’integrazione” seminano terrore. E non è un caso isolato: l’articolo mostra una scuola segnata dal degrado, un’icona di un’Italia al collasso. L’immigrazione, in qualsiasi forma, è il male assoluto. Non serve distinguere tra regolare e irregolare: entrambi portano crimine e insicurezza. Basta con le ipocrisie! I porti aperti e la retorica multiculturale sono un’arma nelle mani di chi vuole annientarci. E i nostri ragazzi pagano il prezzo: sacrificati come agnelli su un altare di follia globale.

Non c’è più tempo per mezze misure. L’immigrazione non europea deve essere azzerata subito, senza eccezioni! Niente più ingressi regolari, niente più ricongiungimenti familiari che importano orde di delinquenti. Espulsioni immediate e totali per chiunque commetta un reato, programmi di rimpatrio forzato per la seconda generazione che rifiuta la nostra cultura. L’Italia non è un dormitorio per stranieri, è la nostra casa, e la difenderemo a ogni costo! I 40 minuti di terrore a Piacenza sono un grido di guerra: se non agiamo ora, i nostri figli saranno le prossime vittime. Sveglia, Italia! La sicurezza non è negoziabile, l’invasione deve finire. Chiudiamo i confini e riprendiamoci le nostre strade, prima che sia troppo tardi!