Sbarca come minore e inizia a picchiare donne in tutta Italia

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By V ottobre 27, 2025 15:52

Sbarca come minore e inizia a picchiare donne in tutta Italia

### Terrore a Milano: Il Picchiatore Seriale Senegalese Minaccia le Nostre Donne – Un Sistema Fallito!

Milano, 27 ottobre 2025 – Un’ondata di paura ha travolto la città: un 23enne senegalese, Aboubacar Seke, beneficiario dello status di rifugiato, è stato arrestato come il “picchiatore seriale” che, nelle ultime settimane, ha scelto a caso le passanti per aggredirle con pugni e violenza brutale, lasciando almeno 7 donne ferite. Sbarcato in Italia nel 2017 come minore non accompagnato, questo individuo ha seminato terrore tra le strade milanesi, ma la sua storia è un drammatico fallimento delle nostre istituzioni. Con 11 alias, 43 fotosegnalamenti e un passato di reati a Roma, Seke era stato persino liberato da un CPR per “mancata pericolosità sociale”, ottenendo poi lo status di rifugiato dichiarandosi bisessuale. Oggi, il suo arresto – dopo l’ennesima aggressione a un negoziante”’ a Roma – grida vendetta: l’immigrazione incontrollata è un pericolo per tutti!

La cronaca è agghiacciante. Da quando si è trasferito a Milano poche settimane fa, Seke ha preso di mira donne indifese, colpendole senza motivo tra la Stazione Centrale e Porta Venezia. Le vittime, ancora sotto shock, raccontano di attacchi improvvisi e feroci, con prognosi che arrivano fino a 60 giorni per alcune. Il suo modus operandi? Scegliere a caso, colpire e fuggire, seminando panico in una città che si sente sempre meno sicura. L’arresto è arrivato solo grazie a un’operazione della Polizia, che lo ha individuato dopo una serie di segnalazioni. Ma la domanda sorge spontanea: quante altre donne sarebbero cadute se non fosse stato fermato?

La storia di Seke è un indictment contro un sistema migratorio colabrodo. Sbarcato nel 2017, il giovane senegalese è stato denunciato a Roma per percosse, minacce e porto abusivo di oggetti atti a offendere. Trasferito nel CPR di Ponte Galeria per un rimpatrio, un giudice di pace ha incredibilmente annullato il trattenimento, giudicandolo “non pericoloso”. Successivamente, Seke ha presentato una nuova istanza, dichiarandosi bisessuale, e ha ottenuto lo status di rifugiato per 5 anni – un lasciapassare che gli ha permesso di circolare liberamente. A inizio luglio 2025, era stato arrestato per aver aggredito un negoziante bengalese vicino alla Stazione Termini, ma dopo un breve fermo è stato rilasciato, spostandosi a Milano per continuare la sua scia di violenza.

I numeri parlano chiaro: dal 2022, Seke ha accumulato 11 alias e 43 fotosegnalamenti, un chiaro segnale di una vita criminale sfuggita a ogni controllo. Eppure, le autorità hanno continuato a dargli fiducia, ignorando i segnali di allarme. Le sue vittime – donne comuni, madri, lavoratrici – pagano il prezzo di questa cecità istituzionale. L’immigrazione non regolata, specialmente quando si concede status di rifugiato a chi ha un passato del genere, è una bomba a orologeria che esplode nelle nostre strade.

Basta con questo caos! L’Italia non può più tollerare che immigrati come Seke, con un curriculum di crimini e un’identità camaleontica, restino liberi di colpire. È ora di azzerare gli ingressi regolari non europei e i ricongiungimenti familiari che portano individui pericolosi. Espulsioni immediate e definitive per chi delinque, senza sconti per chi abusa dello status di rifugiato. La Polizia ha fatto il suo dovere arrestandolo, ma quante altre aggressioni avremmo potuto evitare con una politica migratoria severa? Sveglia, Italia! Chiudiamo i confini, proteggiamo le nostre donne e i nostri cittadini, prima che il prossimo colpo cada su un’altra vittima innocente!

Sbarca come minore e inizia a picchiare donne in tutta Italia ultima modifica: 2025-10-27T15:52:25+00:00 da V
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