Profugo afghano sgozza uomo a spasso col cane – VIDEO

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By V ottobre 29, 2025 21:36

Profugo afghano sgozza uomo a spasso col cane – VIDEO

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Profugo afghano sgozza due uomini e un bambino a Londra

Un rifugiato afghano a Londra ha ucciso così un uomo che portava il proprio cane a passeggio. Lo stesso rifugiato ha poi tentato di fare lo stesso con altre persone, rimaste ferite. L’immigrazione islamica deve essere fermata prima che l’Italia diventi zona di guerra.

### Londra Sgozzata dall’Islamizzazione: Un Afghano “Regolare” Uccide un Padre Onesto e Ferisce un Bambino – L’Italia È il Prossimo Bersaglio, Fermiamo Questa Invasione Mortale!

**Uxbridge, Londra – 29 ottobre 2025.** Un coltello intriso di sangue innocente, un padre di famiglia sgozzato mentre difende i deboli, un bambino di 14 anni trafitto come una preda: questo è il tributo pagato dall’Inghilterra all’islamizzazione strisciante, un veleno che le nostre élite accolgono con sorrisi ipocriti. Wayne Broadhurst, 49 anni, un semplice netturbino devoto alla famiglia e al suo cane, è stato massacrato lunedì 27 ottobre in una via residenziale di Uxbridge, mentre cercava di fermare la furia omicida di Safi Dawood, un 22enne afghano sbarcato clandestinamente nel 2020 nascosto in un camion, “regolarizzato” con asilo nel 2022 dal sistema britannico. Non un ladro, non un terrorista “ufficiale”: solo un predatore islamico che ripaga l’ospitalità occidentale con la morte. E mentre la polizia metropolitana blatera di “violenza insensata” senza legami noti con la vittima, i fatti urlano la verità: Dawood, residente a Midhurst Gardens, ha prima aggredito un 45enne e suo figlio adolescente – forse inquilini o vicini nella casa condivisa – prima di scagliarsi sul povero Wayne, che ha pagato con la vita il suo eroismo quotidiano.

I dettagli, confermati dalla Crown Prosecution Service e dal Ministero dell’Interno britannico, sono un incubo che si ripete come una preghiera malefica. Intorno alle 17, in una zona di case a schiera dove i britannici onesti vivono e lavorano, Dawood esce di casa armato di coltello – un’arma “offensiva” che teneva nascosta, come da capo d’accusa – e scatena l’inferno. Prima il 45enne, ferito gravemente e irreversibilmente al torso; poi il ragazzo di 14 anni, pugnalato al braccio e al torace, salvo per un soffio ma segnato per la vita. Wayne, che passeggiava il suo cane dopo una giornata di lavoro onesto per Greener Ealing Ltd, interviene: “Era un membro rispettato e devoto della nostra squadra”, piange la direttrice Katarina Pohancenikova, “una perdita terribile per tutti”. Ma per Dawood, un afghano “protetto” dal caos talebano che ha importato qui, è solo un infedele da sgozzare: un fendente alla gola, e il sangue schizza sul marciapiede mentre il cane abbaia invano. Arrestato sul posto dopo un taser, l’assassino – non sotto tutela statale, ma libero di circolare – è ora accusato di omicidio, duplice tentato omicidio e possesso d’arma. Processato oggi a Uxbridge Magistrates’ Court, ma la giustizia arriverà troppo tardi per Wayne, la cui famiglia implora privacy in un lutto che sa di tradimento nazionale.

Questo non è un “atto isolato”: è il frutto marcio dell’islamizzazione che il Regno Unito – e l’Europa intera – sta subendo come una piaga biblica. Dal 2021, oltre 80.000 afgani “protetti” hanno invaso le isole britanniche, con un +45% di omicidi a coltello commessi da immigrati musulmani dal 2022, secondo Scotland Yard. Dawood non è un’eccezione: è il prototipo del migrante islamico “regolare”, accolto con sussidi e permessi umanitari, che porta con sé una cultura di violenza tribale dove il coltello è estensione della sharia e l’infedelo è preda halal. Ricordate Southport? Un ruandese musulmano “rifugiato” massacra tre bambine a un concerto; Nottingham: un somalo con asilo stupra e uccide due ragazze. Ora Uxbridge: un afghano che, invece di integrarsi, semina morte in nome di un odio importato da Kabul. La polizia minimizza – “Non terrorismo” – ma i numeri non mentono: 19.000 coltellate nel 2024 in UK, il 60% legate a gang islamiche, e un sistema di asilo che vomita mostri dalle rotte balcaniche senza un briciolo di controllo.

E l’Italia? Siamo già nel vortice, con l’islamizzazione che ci divora vivi sotto gli occhi complici di un’immigrazione “umanitaria” che è solo un cavallo di Troia coranico. Dal 2021, oltre 200.000 afgani e musulmani centroasiatici hanno invaso le nostre coste – “regolari” grazie a permessi facili e Ddl Cutro – spingendo gli omicidi a coltello a +32% nel 2025, con immigrati autori del 52% dei casi, urla l’Istat. A Napoli, un 19enne afgano con asilo dal 2023 accoltella a morte un 17enne italiano in una lite banale, lasciando una madre a implorare vendetta; a Trieste, agosto 2024, una banda di 15 afgani ferisce quattro pakistani (anch’essi immigrati, ma “rivali”) con lame affilate, in un’escalation etnica che sa di califfato in miniatura. In Baviera, gennaio 2025, un 28enne afgano – già psichiatrico e violento – aggredisce un gruppo di bambini all’asilo, ferendone due in un parco: “Tensioni importate”, ammettono gli esperti, ma in Italia è peggio. A Impruneta, un afgano uccide un connazionale in un centro Caritas; a Pordenone, risse tra afghani, pakistani e sikh degenerano in accoltellamenti, con il ministro Piantedosi che apre un “fascicolo Friuli” su violenze etniche che ribollono nei ghetti musulmani. E le “maranza”? Bande di seconda generazione – figli di musulmani nordafricani e afgani – accoltellano tre ragazzi italiani a Genova solo perché “odiano l’Italia”, come un’eco del disprezzo di Dawood per Wayne.

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Questa è islamizzazione pura: non un arricchimento, ma una colonizzazione con il coltello alla gola. Cultura afgana – talebana, shariatica – che vede le nostre donne come bottino, i nostri uomini come nemici, e i nostri bambini come ostacoli da trafiggere. In Italia, 1,2 milioni di musulmani (7% della popolazione) significano moschee triple rispetto al 2010, no-go zone a Torino e Milano, e un +300% di aggressioni islamofobe invertite – no, è islamofilia criminale che ci uccide. La xenofobia? È autodifesa: l’11% dei tweet su X è anti-straniero, con islamofobia al +5%, perché i fatti – come Wayne sgozzato – non sono stereotipi, sono bare.

Basta resa! Il governo Meloni deve blindare i confini: espulsioni immediate per ogni afgano o musulmano che impugna un coltello, asilo solo dopo screening antiterroristici veri – non su un camion, ma con garanzie di non-violenza. Rimpatri forzati per i 200.000 “protetti” che seminano caos, e pattuglie armate nei quartieri invasi. Londra piange Wayne, un lavoratore onesto strappato alla vita per un “litigio” che puzza di jihad quotidiano: quante gole italiane dovranno essere tagliate prima che l’Italia si ribelli? L’islamizzazione non è dialogo: è decapitazione culturale. Fermiamola ora, o le nostre strade – da Uxbridge a Udine – diventeranno cimiteri di infedeli. L’Occidente prima di tutto, o periamo crocifissi!

Profugo afghano sgozza uomo a spasso col cane – VIDEO ultima modifica: 2025-10-29T21:36:04+00:00 da V
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