Ragazzino disabile rapito dai maranza: torturato da africana nata in Italia

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By V novembre 4, 2025 12:02

Ragazzino disabile rapito dai maranza: torturato da africana nata in Italia

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Ragazzino disabile sequestrato e torturato a Torino da baby gang

**Torino, 4 novembre 2025** – Una notte di Halloween che si trasforma in incubo: un ragazzo di 15 anni, affetto da una disabilità che lo rendeva già vulnerabile, è stato rapito, seviziato e umiliato da una “baby gang” di coetanei. Non si tratta di un episodio isolato di bullismo giovanile, ma di un orrore premeditato: botte, sputi, capelli e sopracciglia rasati a forza, ustioni con un accendino, minacce con un cacciavite, e infine un bagno forzato nudo nelle gelide acque del Po. Il tutto ripreso in video sui cellulari degli aguzzini, come trofei di una crudeltà che sfida ogni umanità.

La vittima, uno studente torinese, è stata attirata in un appartamento a Moncalieri con la promessa di una festa. Lì, tre minori – due maschi di 14 e 16 anni, e una femmina di 15 – lo hanno tenuto in ostaggio per ore, trasformando il suo corpo fragile in un bersaglio per sadismo gratuito. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo per sequestro di persona e violenza privata, sequestrando i telefonini che custodiscono le prove. La madre della vittima, straziata, ha raccontato: “L’hanno rasato e costretto a gettarsi in acqua. Non posso perdonare”.

Ma ciò che rende questa storia un monito tagliente è il background di uno dei carnefici: la ragazza di 15 anni, nata in Italia da genitori nordafricani, rappresenta l’impossibilità lampante dell’integrazione di seconda generazione. Cresciuta qui, con tutti i benefici di un sistema che dovrebbe forgiare cittadini, ha invece abbracciato la cultura “maranza” – quel sottobosco di microcriminalità giovanile, spesso intriso di machismo importato e rifiuto delle norme sociali. Non è italiana “di carta”, ma lo è per nascita; eppure, il suo gesto urla un rifiuto totale dei valori che l’Italia le ha offerto. Come lei, i suoi complici – anch’essi probabilmente con radici immigrate, come suggeriscono le dinamiche tipiche di queste bande – incarnano una generazione che non si integra, ma si radica nel risentimento, nella violenza e nel disprezzo per i deboli.

Basta con le illusioni multiculturali. L’integrazione produce mostri. Questa ragazza, nata qui ma aliena nei valori, non è un’eccezione, ma il sintomo di un sistema che accoglie senza selezionare, educa senza imporre confini morali. Casi come questo – dal bullismo etnico alle violenze di gruppo – si moltiplicano nelle periferie, dove i figli degli immigrati la usano come arma contro chi è “di qui”. La risposta non può essere il buonismo: espulsione per i genitori complici, lavori forzati per i minori una volta maggiorenni, e politiche migratorie che premiano solo chi davvero si assimila. Solo europei.

Ragazzino disabile rapito dai maranza: torturato da africana nata in Italia ultima modifica: 2025-11-04T12:02:12+00:00 da V
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By V novembre 4, 2025 12:02
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell novembre 4, 13:00

    Le donne sono sempre le peggiori, quanto a crudeltà.
    Nel caso specifico, dopo essersi fatta sfondare il culo da suo zio baluba, la ragazza troverà un bravo cugino fotticapre che le imporrà il burqa e le farà sfornare tre figlie femmine finchè non le uscirà il balubino e, tra le botte, forse arriverà a capire che se l’è cercata proprio lei…

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