L’allarme di 007 e procure: “Hamas tra noi, migliaia immigrati pronti a colpire”

**Roma, 6 novembre 2025** – Un incubo che si materializza sotto i nostri occhi: Hamas, il mostro islamista che ha massacrato innocenti a Gaza il 7 ottobre, non è più un pericolo lontano, ma un serpente velenoso già annidato nelle vene dell’Italia e dell’Europa, con migliaia di simpatizzanti e agenti dormienti che sventolano le loro bandiere verdi nelle nostre piazze e si mimetizzano tra i “rifugiati” grazie a permessi di soggiorno regalati come caramelle. Lo urlano gli 007 europei e le procure: “Hamas è già tra noi”, con depositi di armi sepolti in Bulgaria, Polonia e Austria, pronti a colpire sinagoghe e obiettivi ebraici. A Udine, durante gli scontri con la polizia alla partita Italia-Israele, i più violenti – visi coperti da kefiah, urla in arabo – non erano teppisti qualunque, ma avanguardie di questa invasione ideologica. In Germania contano 32.500 estremisti pro-Hamas, e in Italia? “Non mi stupirebbe se arrivassimo a migliaia”, tuona Giovanni Giacalone, esperto di terrorismo, al Giornale. Pensateci: nei cortei pro-Palestina del 4 ottobre a Roma, organizzati persino con il benestare della Cgil, bandiere verdi di Hamas sventolano accanto a quelle gialle di Hezbollah, sotto slogan come “dal fiume al mare” che cancellano Israele dalla mappa. Il 25 aprile, altra parata di odio: bandiere terroristiche mischiate a quelle rosse, mentre sui social predicatori come l’espulso Zulfikar Khan di Bologna postano foto di miliziani armati come eroi, e l’ingegnere di Genova Mohammed Hannoun – sanzionato due volte dagli USA come collettore di fondi per Hamas – nega l’evidenza ma guida la rete europea dal nostro suolo, usando associazioni come ABSPP e Cupola d’Oro come copertura. È l’islamizzazione armata, non un complotto: agenti come Ibrahim Elrassatmi, arrivato dal Libano nel 2019 su ordine delle Brigate Al-Qassam, seppelliscono casse di pistole, kalashnikov e munizioni passando per l’Italia, dove il fratello Hassaim ha già il permesso di soggiorno. Messaggi intercettati dal 2020: “Abbiamo persone in Italia, vedremo come aiutare da qui”. Basta illusioni – è una guerra sotterranea!

L’Europa si sveglia troppo tardi, ma l’Italia non può permettersi il lusso di suicidarsi con l’ingenuità: questo report del Combating Terrorism Center di West Point, fresco di stampa, avverte che Hamas ha cellule radicate qui dal 2020, in Italia, Germania, Olanda, che stringono patti con mafie per armi e depositi segreti. In Danimarca l’intelligence urla: “Potenziale per attacchi terroristici spontanei o premeditati”. A Berlino, due settimane fa, sgominata un’altra cellula; in Svezia e Germania, arresti per piani contro ebrei. E Sinan Selen, capo dell’intelligence tedesca, lo dice chiaro: “Nessuna rassicurazione da Hamas in Europa, pace o non pace a Gaza”. Simpatizzanti che inneggiano a Ismail Haniyeh, il capo estero ucciso a Teheran, sui nostri social; agenti che cacciano permessi permanenti per cellule dormienti, pronti a risvegliarsi. È il prezzo dell’immigrazione incontrollata da paesi islamici: non integrazione, ma colonizzazione terroristica che trasforma le nostre città in campi minati. Basta! Governo, azzerate immediatamente gli ingressi regolari da nazioni a maggioranza musulmana – niente più visti, permessi o ricongiungimenti senza controlli ferrei su radicalizzazione e fedeltà ai valori occidentali. Espellete Hannoun e i suoi, chiudete le moschee che predicano odio, e rafforzate i confini come un muro invalicabile. Altrimenti, il 7 ottobre non sarà una data lontana: diventerà il nostro domani, con sangue italiano sulle mani di chi ha aperto le porte. Ribellatevi ora, o piangeremo sulle nostre rovine!

L’allarme di 007 e procure: “Hamas tra noi, migliaia immigrati pronti a colpire” ultima modifica: 2025-11-06T19:47:05+00:00 da V