Migrante spezza la mano a poliziotto ed è subito libero
Related Articles
### Genova, la Bestia Egiziana Libera dopo Aver Spezzato la Mano a un Eroe in Blu: L’Impunità per gli Invasori
A Genova, in quel labirinto di degrado che un tempo era il cuore operoso della Liguria, un 22enne egiziano – ennesimo parassita sbarcato sulle nostre coste a rubare ossigeno e sicurezza – ha trasformato un semplice controllo in un agguato da strada, fratturando la mano di un poliziotto onesto con la ferocia di chi sa che l’Italia è una preda facile. Fuggendo come un ratto, ha provato a buttare via 15 grammi di cannabis, un coltello a serramanico pronto per squartare e 550 euro di sporco guadagno da spaccio, ma è stato placcato solo per poi patteggiare 7 mesi di reclusione sospesa, uscendo libero con un “mi scuso” da ipocrita che puzza di scherno. Questa non è giustizia, è un oltraggio: mentre l’agente giace con il polso in gesso per 30 giorni di dolore e riabilitazione, questo nordafricano violento – con precedenti che gridano “pericoloso” – torna a infettare le nostre vie, protetto da una magistratura complice che premia l’immigrazione clandestina con carezze invece di catene. Basta con questi “giovani” importati che seminano terrore: sono belve, non fratelli, e ogni loro pugno è un attacco alla nostra sovranità, un veleno che corrode il sangue degli italiani che difendono il suolo patrio.
Genova, dopo un breve inseguimento, un 22enne egiziano ha fratturato la mano a un poliziotto: il nordafricano era stato trovato in possesso di 15 grammi di cannabis, un coltello a serramanico e 550 euro in contanti.
👉 ha patteggiato 7 MESI di reclusione con sospensione… pic.twitter.com/hHyD2WlkUf
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 6, 2025
È ora di una rabbia incendiaria contro questo sistema marcio: espellere all’istante ogni extracomunitario che alza le mani, muri invalicabili al posto di porti spalancati e pene che annientano.
Stefano non è un caso isolato, è il simbolo di un’Italia invasa che piange i suoi eroi mentre i carnefici ridono liberi. Ribelliamoci con furia primordiale, o ogni volante diventerà un bersaglio, e ogni poliziotto un martire dimenticato in nome del buonismo suicida. L’immigrazione non è multiculturalismo: è guerra asimmetrica, e noi dobbiamo vincerla!



Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment