Molesta ragazzine sul bus e minaccia giovani italiani che le proteggono
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Prima ha preteso di molestare le ragazzine, poi l’intervento in loro difesa di studenti italiani lo ha fatto infuriare. Armato di coltello ne ha inseguito uno fino a casa accusandolo di avergli impedito di violentare liberamente le ragazzine italiane
### Perugia, l’Inferno sul Bus: Un Immigrato Molesta Ragazze con Mani nei Pantaloni e Minaccia Coltello, Trasformando un Mezzo Pubblico in un Bordello di Terrore
A Perugia, tra via della Pallotta e la stazione di Fontivegge, un autobus si è mutato in un’arena di depravazione etnica, dove un africano – ennesimo parassita sbarcato sulle nostre coste a seminare orrore – ha molestato passeggeri con gesti sessuali volgari, toccandosi i genitali sopra i pantaloni e indirizzando baci e carezze mimati verso ragazze giovanissime, terrorizzando un carico di studenti e pendolari italiani che osavano viaggiare tranquilli. Quando coraggiosi universitari sono intervenuti per fermare la bestia, invitandolo a calmarsi, l’immigrato ha aperto la giacca rivelando un coltello affilato, trasformando un atto di difesa in un pericolo mortale che ha gelato il sangue di tutti a bordo. Sceso a Fontivegge, il mostro non si è placato: ha pedinato una delle ragazze molestate, costringendola a rifugiarsi nel minimetrò con l’aiuto di uno studente, per poi inseguire il giovane difensore fino aa casa minacciandolo e allontanandosi solo quando la preda è svanita nell’ombra.
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Questo non è un episodio isolato: è il veleno dell’immigrazione africana che infesta i nostri trasporti pubblici, prosciugando la sicurezza di donne e ragazze con coltelli e mani lascive, mentre la sinistra applaude l'”integrazione” che altro non è se non un invito a stupri e omicidi.
L’allarme deve rimbombare come un tuono apocalittico: fermate l’immigrazione qui e ora, con porti chiusi come bare e espulsioni sommarie per ogni africano con un grammo di depravazione nel sangue, prima che Perugia – e con lei l’intera Italia – diventi un suk di molestie! Questi predatori non portano diversità: importano barbarie, lasciando studentesse a correre terrorizzate e eroi universitari a rischiare la gola per un “no”.
Se non bloccheremo questa marea omicida, ogni fermata diventerà un’imboscata etnica, e la prossima ragazza pedinata sarete voi o le vostre figlie. Ribelliamoci!



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