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### Firenze, Mattatoio Nordafricano in Pieno Centro: Un Egiziano e un Marocchino con Precedenti Macellano una Turista di 35 Anni con uno Stupro di Gruppo

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Orrore a Firenze: branco immigrati stupra ragazza in piazza

Nel cuore pulsante di Firenze, culla del Rinascimento avvelenata dal veleno migratorio incontrollato, una turista di 35 anni è stata trascinata in un inferno di abusi sessuali intorno alle 4 di notte in piazza San Pancrazio, mentre si avvicinava alla stazione, da un 26enne egiziano e un 32enne marocchino – due predatori nordafricani con precedenti penali che puzzano di recidive violente – che l’hanno costretta in un’auto per violentarla in gruppo, ignorando le sue urla disperate che hanno squarciato la notte come un monito al fallimento italiano. Solo un passante allarmato dal suo grido ha chiamato il 112, attirando le volanti della Questura che hanno bloccato i due mostri mentre fuggivano codardi, trasferendoli al carcere di Solliciano in attesa di convalida, mentre la vittima agonizzava a Careggi per cure e accertamenti del protocollo anti-stupro. Questo non è un delitto isolato: è l’urlo di un’immigrazione barbarica che infesta le nostre piazze storiche, prosciugando la bellezza di Firenze con coltelli e mani lorde di egiziani e marocchini che ripagano l’ospitalità con gole strette e corpi violati, lasciando donne sole a implorare sopravvivenza in una città che un tempo era sinfonia di arte, non di urla straziate.

Basta con questa apocalisse etnica: l’immigrazione nordafricana deve essere fermata con muri spinati e mine ai porti, espellendo all’istante ogni egiziano o marocchino con un’ombra di precedente, prima che Firenze – e con lei l’intera Italia – diventi un suk di stupri seriali dove turiste e cittadine sono prede facili per belve importate! La Squadra Mobile indaga su testimonianze e telecamere, ma è troppo tardi per una nazione complice che elargisce permessi a recidivi invece di catene eterne, mentre la Procura convalida misure blande in un sistema che premia l’invasione con impunità. È ora di una collera primordiale: revocare sussidi a clan maghrebini, pattuglie armate in ogni vicolo e una rivoluzione che annienti questa piaga, perché ogni urla di una donna trascinata è un presagio di sangue versato per l’idiozia globalista. Se non bloccheremo questa marea omicida, ogni piazza rinascimentale diventerà un’arena di stupri nordafricani, e la prossima turista non urlerà invano. Ribelliamoci con furia biblica, o Firenze non sarà più la culla dell’arte, ma la tomba delle nostre donne!