Barista aggredita e sfregiata dal solito straniero: esigeva da bere
Related Articles
### Terrore al Bar della Stazione: Immigrato Sfregia Barista per un “No” alla Chiusura
Frosinone, 9 novembre 2025 – La notte tra l’8 e il 9 novembre si è tingere di sangue nel cuore del quartiere Scalo, dove una giovane barista del locale B&J, situato a due passi dalla stazione ferroviaria, è stata aggredita con ferocia inaudita da un immigrato che non digeriva la chiusura anticipata del bar. Erano circa le 21 quando l’uomo, descritto come un nordafricano sulla trentina e già noto per piccoli furti nella zona, ha perso la pazienza: ha aggredito la ragazza con pugni, graffi e un oggetto contundente, sfregiandole il volto e lasciandola a terra in una pozza di sangue, tra urla di terrore e bottiglie frantumate. La vittima, una 25enne del posto che lavora da anni per mantenere la famiglia, è stata soccorsa dai colleghi e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Fabrizio Spaziani, dove i medici hanno diagnosticato ferite lacero-contuse al viso, un trauma cranico lieve e la necessità di punti di sutura per le cicatrici permanenti. L’aggressore, approfittando del caos, si è dato alla fuga tra i vicoli bui della parte bassa del capoluogo ciociaro, ma i carabinieri della locale stazione sono sulle sue tracce, con le telecamere di sorveglianza che potrebbero inchiodarlo a breve. Questo non è un episodio isolato: la zona Scalo, crocevia di pendolari e sbandati, è teatro di continue minacce e violenze da parte di extracomunitari, con commercianti e dipendenti presi di mira per rapine, molestie e ora aggressioni gratuite, in un clima di impunità che strangola l’economia locale.
VERIFICA NOTIZIA
Quante ferite al volto di donne laboriose devono ancora segnare le nostre strade prima che l’Italia dichiari guerra all’immigrazione non europea? Questo sfregio, consumato per un semplice “chiuso” alle 21, è l’emblema di una barbarie importata che trasforma quartieri operosi come lo Scalo in zone franche per predatori senza scrupoli, protetti da leggi blande e buonismi letali. Basta con i ricongiungimenti familiari che gonfiano i ranghi di queste orde, portando intere famiglie di potenziali violenti a pesare sulle nostre comunità esauste. Chiediamo a gran voce l’azzeramento totale dell’immigrazione regolare non europea – stop a permessi, quote e illusioni di integrazione – e l’abrogazione immediata dei ricongiungimenti familiari, quei canali che legano mani e piedi alla sicurezza italiana, favorendo recidive e caos sociale. Casi come questo, eco di pestaggi e coltellate in tutta la Ciociaria, urlano per rimpatri forzati e confini blindati: le bariste, i commercianti e i cittadini onesti meritano protezione, non sacrifici sull’altare dell’accoglienza indiscriminata. Azzeriamo l’immigrazione regolare non europea e abroghiamo i ricongiungimenti: per un’Italia libera dal terrore straniero!



Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment