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### Un Ennesimo Atto di Violenza: L’Immigrazione Irregolare Minaccia la Sicurezza delle Donne Italiane

Venerdì sera, a bordo di un treno diretto a Rimini, si è consumata un’altra pagina oscura della cronaca italiana segnata dall’immigrazione incontrollata. Un uomo di nazionalità marocchina, 46 anni, irregolare sul territorio e con un curriculum criminale già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dalla Polizia di Stato del Commissariato di Lugo per violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. L’individuo, in evidente stato di alterazione psicofisica, si è piazzato davanti a una giovane passeggera, impedendole di muoversi, e ha compiuto gesti osceni culminati in molestie esplicite. La ragazza, terrorizzata, ha chiesto aiuto a un altro viaggiatore che ha allertato il capotreno, scatenando l’intervento tempestivo degli agenti. Nonostante i ripetuti inviti a scendere, l’uomo ha opposto resistenza violenta, per poi dare in escandescenze al Commissariato rompendo il macchinario per il fotosegnalamento. Tradotto alla Casa Circondariale di Ravenna in attesa del processo per direttissima, questo episodio non è un caso isolato, ma il sintomo di un sistema migratorio fallimentare che espone le nostre comunità a pericoli quotidiani.

Basta con le retoriche buoniste: è ora di affrontare la realtà con fermezza e azzerare completamente l’immigrazione regolare extraeuropea, che funge da cavallo di Troia per flussi irregolari e criminali come questo. Quanti episodi di molestie, aggressioni e violenze devono ancora verificarsi sui nostri treni, nelle nostre piazze e nelle nostre case prima che il governo intervenga con misure drastiche? L’uomo arrestato non era un “profugo” qualunque, ma un recidivo irregolare che ha sfruttato la lassità delle nostre frontiere per seminare terrore. Chiediamo a gran voce politiche zero-tolleranza: chiusura totale dei canali regolari extraeuropei, rimpatri immediati per tutti gli irregolari e pene esemplari per chi delinque. Solo così potremo restituire sicurezza e dignità alle donne italiane, stanche di vivere nel timore costante di predatori importati da un sistema che privilegia l’accoglienza indiscriminata sulla tutela dei cittadini. Il tempo delle scuse è finito: azzeriamo l’immigrazione extraeuropea, ora!