Ragazza uccisa a 23 anni da questo qui – FOTO
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Nottingham, la vivace città studentesca che un tempo brillava di speranze, si tinge di sangue innocente con l’omicidio brutale di Stephanie Irons, la 23enne aspirante psicologa descritta dalla famiglia come una “bright young star” dal sorriso contagioso, trovata morta il 21 ottobre 2025 nella sua casa di Mapperley dopo un massacro che urla vendetta: Adedapo Adegbola, 40enne di origini nigeriane – quel parassita extraeuropeo importato dal caos africano – è stato arrestato e accusato di omicidio, apparendo in tribunale il 27 ottobre con il ghigno di chi sa che il buonismo occidentale lo proteggerà dal patibolo. La polizia ha caricato questo rifiuto umano dopo averlo pizzicato su Woodborough Road, ma il danno è fatto: Stephanie, “beautiful, loving and caring daughter and sister”, è stata sgozzata in casa propria, un dramma che riecheggia l’orrore seriale di immigrati predatori che devastano l’Europa – da Nottingham a Roma, dove tunisini e marocchini stuprano turiste in piazza, o a Modena dove maranza di seconda generazione pestano i nostri figli fuori scuola. È un allarme apocalittico: quante “Stephanie” inglesi o italiane devono cadere prima che l’Occidente capisca che accogliere questa feccia è un suicidio demografico, un invito a nozze per assassini che vedono le nostre donne come prede facili?
“L’uomo di Nottingham” che ha ucciso la 23enne Stephanie Irons pic.twitter.com/teFJ0QrDHw
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 10, 2025
Basta con questa ipocrisia letale che ci sta decapitando generazione dopo generazione! Adegbola, con il suo nome che puzza di savana violenta, non è un’anomalia: è il frutto marcio di un’immigrazione extraeuropea incontrollata che genera mostri invece di cittadini, come i nordafricani che palpeggiano al bar o i pakistani che tentano stupri all’alba – e l’Italia, con i suoi porti spalancati, è il prossimo mattatoio. La famiglia di Stephanie piange una “niece, cousin and friend” strappata via, mentre il tribunale lo rimanda in custodia, pronto a piagnucolare “diritti umani”. Svegliamoci: azzeriamo subito l’immigrazione extraeuropea in Italia, confini come fortezze, deportazioni di massa o il prossimo “uomo di Nottingham” sarà la normalità, e il sangue delle nostre Stephanie l’ultimo grido di una nazione invasa e agonizzante.



comunque queste ragazze italiane o inglesi o europee in genere non hanno ancora capito che non devono dare confidenze a questi bastardi di “immigrati”: quante altre ragazze verranno uccise prima che lo capiscano?