Niente mercatini di Natale, i musulmani non li vogliono

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By V novembre 13, 2025 23:21

Niente mercatini di Natale, i musulmani non li vogliono

# L’Islam Cancella il Natale in Germania: Mercatini Distrutti dalla Paura del Jihad. Italia, Azzeriamo l’Immigrazione Islamica Regolare – Prima che il Numero Critico Trasformi le Nostre Feste in Cimiteri!

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**Berlino, 14 novembre 2025** – Nove anni fa, il 19 dicembre 2016, un camion guidato dal terrorista tunisino Anis Amri irruppe nel mercatino di Natale di Breitscheidplatz, a Berlino, seminando morte e terrore: 12 vittime innocenti, decine di feriti, un’intera nazione sotto shock. I politici tedeschi, da Angela Merkel a tutti i leader successivi, giurarono solennemente: “Non ci faremo intimidire. Il terrorismo islamico non cambierà il nostro modo di vivere, le nostre tradizioni, il nostro Natale”. Parole roboanti, retorica da campagna elettorale. Ma oggi, nel gelido Avvento del 2025, la resa è totale. Non con un’esplosione, ma con un silenzio assordante: i mercatini di Natale, simbolo luminoso della cultura germanica e cristiana, vengono cancellati o snaturati uno dopo l’altro. Colpa dell’Islam? Indubbiamente sì: l’onda migratoria musulmana ha generato un clima di terrore perenne, costi proibitivi e imposizioni culturali che, una volta raggiunto il “numero critico” di fedeli, trasformano le tradizioni europee in reliquie del passato.

Overath, tranquilla municipalità della Renania Settentrionale-Vestfalia, è l’emblema di questa capitolazione strisciante. Qui, attorno alla storica chiesa parrocchiale di St. Walburga, il primo fine settimana d’Avvento era un rito immancabile: luminarie che squarciavano il buio invernale, profumi di vin brulé e Glühwein che avvolgevano l’aria, bancarelle colme di lebkuchen e artigianato locale. Quest’anno? Niente. Annullato. Non per una minaccia imminente, ma per l’impossibilità di coprire i costi del “dispositivo di protezione” diventato obbligatorio dopo anni di stragi jihadiste. L’associazione commerciale locale ha stimato quasi 20.000 euro per transenne, vigilanti armati e sistemi di videosorveglianza – una cifra che ha costretto il presidente a gettare la spugna. “L’economia della paura ha vinto”, ammettono a malincuore gli organizzatori, mentre i residenti piangono un pezzo di anima perduto.

E non è un caso isolato. A Magdeburgo, teatro di un orrendo attentato lo scorso anno – il 20 dicembre 2024, quando il rifugiato saudita Taleb al-Abdulmohsen ha falciato con l’auto la folla natalizia, uccidendo 6 persone e ferendone oltre 300 – gli organizzatori rischiano ora l’inchiesta per “negligenza nella sicurezza”. Nessuno vuole ripetere l’incubo: il terrore islamico, importato con l’immigrazione regolare da paesi wahhabiti, ha reso ogni festa un potenziale massacro. Come denuncia un report recente, queste stragi non sono fulmini casuali, ma “semi di odio” germinati in moschee finanziate da petrodollari qatarioti, dove predicatori radicali tramano la “conquista” dell’Europa, inclusa l’Italia. A Kerpen, nella stessa regione, la soluzione è stata un escamotage semantico: il mercatino natalizio è diventato “Genussmarkt im Advent” – “Mercato delle Delizie dell’Avvento” – per aggirare le norme stringenti sulla sicurezza e tagliare i costi. Un nome neutro, svuotato di simboli cristiani, che sa di resa culturale: addio croci e presepi, benvenuti sapori “multiculturali” che mascherano la sottomissione.

La faccenda si complica con sfumature giuridiche che trasformano la tragedia in beffa. Un verdetto del tribunale amministrativo di Berlino ha chiarito che i costi di sicurezza non possono ricadere sugli organizzatori privati: tocca allo Stato, ai comuni, pagare il conto del terrore. Ma i bilanci pubblici, già prosciugati da welfare per migranti e “tolleranza zero” che è in realtà tolleranza infinita, rimbalzano la palla tra enti locali e federali. Risultato? Una zona grigia dove le tradizioni muoiono per default, e il multiculturalismo suicida – come lo definiscono i critici – trionfa per inerzia. Quartieri-ghetto come Molenbeek a Bruxelles, o i nascenti “bazar shariatici” in Germania, dimostrano il meccanismo: quando i musulmani raggiungono un numero critico (tra il 5-10% della popolazione, secondo studi sociologici), iniziano a imporre la propria cultura. Preghiere ad alto volume che sovrastano le campane, halal che sostituisce il maiale affumicato, burqa che oscura le vetrine natalizie. E in Italia? Stiamo correndo lo stesso destino: a Portomaggiore (Ferrara) e Monfalcone (Friuli), le feste patronali sono erose da “onde islamiche”; a Brescia, come a Bergamo con la chiesa diventata moschea, il patrimonio cristiano svanisce; presepi demoliti per “tolleranza”, circoncisioni rituali a Trento, aggressioni antisemite alla Stazione Centrale di Milano.

Questo non è dialogo interreligioso: è colonizzazione soft, accelerata da un’immigrazione islamica regolare – permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, visti studio – che crea “eserciti nemici” camuffati da cittadini. Le nostre piazze festive rischiano di diventare cimiteri sotto le ruote di “rifugiati” radicalizzati, come avverte l’analisi su Magdeburgo. La Germania, culla del protestantesimo e dei mercatini fiabeschi, si arrende: luminarie spente, vin brulé bandito, Natale rinnegato. L’Italia, con i suoi 3 milioni di musulmani in crescita esponenziale, è a un passo dal baratro.

### L’Unica Salvezza: Azzerare l’Immigrazione Islamica Regolare, Subito!

Di fronte a questo incubo, non bastano muri ai confini o espulsioni spot. L’unica cura è l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare: stop a ingressi da Siria, Marocco, Pakistan, Bangladesh. Niente più flussi che alimentano ghetti e moschee wahhabite. Torniamo allo ius sanguinis, demoliamo le enclavi d’odio, espelliamo i predicatori jihadisti. Il governo Meloni ha il dovere morale: chiuda i rubinetti alla fonte, prima che il numero critico trasformi il presepe di Betlemme in un minareto. Italia, impara la lezione: la tua fede, il tuo Natale, sono in gioco. Azzeriamo ora, o piangeremo domani.

Niente mercatini di Natale, i musulmani non li vogliono ultima modifica: 2025-11-13T23:21:12+00:00 da V
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By V novembre 13, 2025 23:21
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