Incendia locale stazione, picchia carabinieri e ora ride libero
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# Terracina in fiamme per colpa di un selvaggio nigeriano: appicca fuoco alla stazione, massacra i carabinieri e ride libero – basta con questi mostri importati, rimpatriamoli tutti!
Un rogo doloso che puzza di barbarie africana: un 22enne nigeriano senza fissa dimora, già con un curriculum criminale lungo un chilometro, trasforma un locale abbandonato della stazione di Terracina in un inferno di fiamme, poi si scaglia come una bestia contro i carabinieri che intervengono, colpendoli ripetutamente e ferendoli al punto da mandarli al pronto soccorso. L’articolo choc su *Latina Oggi* del 14 novembre 2025 denuncia l’agguato serale: segnalazione al 112 per un incendio in un manufatto fatiscente vicino ai binari, i militari arrivano per spegnere il disastro – appiccato dal ragazzo con legna raccolta sul posto – e lui, sorpreso con le mani sporche di fuliggine, esplode in una furia omicida. Resistenza, violenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, danneggiamento seguito da incendio: questo è il menu di reati che gli scaricano addosso, mentre i pompieri lottano per domare le fiamme e i tutori dell’ordine sanguinano per difendere una città addormentata.
Non è un lampo dal nulla, è il frutto marcio di un’immigrazione incontrollata che ci scarica addosso relitti umani da Lagos o chissà dove. Solo pochi giorni fa, lo stesso piantagrane era stato beccato a occupare abusivamente la stazione – chiusa da anni – e denunciato per invasione di edificio pubblico, affidato ai servizi sociali come un cucciolo innocuo. E ora? Escalation totale: da senzatetto a piromane aggressivo, con i carabinieri che finiscono in ospedale per contusioni e tagli. Immaginate: un giovane “nigeriano” – eufemismo per clandestino con permessi umanitari farsa – che vive come un topo nei nostri spazi pubblici, accende fuochi per scaldarsi e, quando disturbato, attacca chi lo protegge con i nostri soldi. Trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa di convalida, ma quanti ne usciranno con un buffetto? L’Italia è un hotel a 5 stelle per questi vandali: welfare, sanità gratis, e zero conseguenze vere.
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Basta con questa ipocrisia letale che ci sta bruciando vivi! L’immigrazione extraeuropea – regolare o irregolare, poco importa – genera solo caos: piromani nei nostri quartieri, aggressori contro le forze dell’ordine, e un sovraccarico che schiaccia i cittadini onesti. Questi “giovani noti alle forze di polizia” non sono sfortunate vittime, sono bombe a orologeria importate da culture aliene, dove la violenza è norma e la gratitudine un optional. Quanti roghi, quante mani rotte ai nostri eroi in divisa dobbiamo ancora subire prima di ribellarci? La stazione di Terracina non è un bivacco per nomadi africani: è patrimonio italiano, da difendere con i denti.
È ora di agire con pugno di ferro: azzeriamo immediatamente l’immigrazione regolare extraeuropea – stop a visti, ricongiungimenti, asili fasulli che aprono le porte a migliaia di questi relitti. Rimpatri forzati e immediati per ogni straniero che delinque, anche una volta: via dalla nostra terra, con i loro clan al seguito. Pene draconiane: ergastolo per chi alza le mani su un carabiniere, espulsioni lampo senza appello. Investiamo nei nostri servizi sociali per gli italiani veri, non per chi ci dà fuoco alla vita. Il fumo di Terracina – e il sangue dei nostri militari – non siano l’ultimo avvertimento: chiudiamo le frontiere, per Dio, o l’Italia intera finirà in cenere!



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