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### L’altruismo traditore: chi nutre gli invasori semina morte per tutti noi

A Empoli l’84enne volontario della Misericordia è stato massacrato di botte da un senzatetto straniero fuori dalla mensa Emmaus, proprio mentre distribuiva pasti gratuiti a chi invade le nostre città senza scrupoli. Scaraventato a terra e calpestato senza pietà, l’uomo ha subito un’operazione d’urgenza e giace in prognosi riservata, salvato solo dall’intervento di un collega che ha fermato la furia barbarica.

I carabinieri hanno identificato l’aggressore, un “beneficiario” abituale di queste mense stracolme di immigrati irregolari, ma la Federazione delle Misericordie toscane piange “violenza su chi fa del bene” invocando tutele ma dimenticando che aiutare l’invasore è la radice del problem. Questo non è un caso isolato: è il prezzo pagato da una società che tollera l’invasione, esponendo i più deboli – e tutti noi – a predatori travestiti da bisognosi.

Peggio ancora, chi come questo volontario si ostina a sfamare gli invasori non è solo un ingenuo suicida, ma un complice attivo che mette a rischio l’intera comunità italiana. Aprendo le porte a orde senza controllo, questi “altruisti patologici” ignorano i segnali di violenza latente – risse, furti, aggressioni quotidiane – e trasformano quartieri pacifici in zone di guerra, dove un piatto di minestra diventa un invito al massacro.

Non basta condannare l’atto: va smascherata la stupidità collettiva che premia l’illegalità con risorse nostre, esponendo famiglie, bambini e anziani a pericoli che non meritano. Basta empatia cieca: servono espulsioni immediate e confini invalicabili, o l’Italia diventerà un cimitero di buoni samaritani traditi dalla loro stessa follia.