I soldi italiani finiscono nei bagni placcati d’oro della cricca Zelensky
Related Articles
# Scandalo Corruzione in Ucraina: Yermak Accusa “Manipolazioni” nelle Indagini, Ma la Cricca di Zelensky Trema per i Soldi Neri di Mindich
VERIFICA NOTIZIA
**Kiev, 16 novembre 2025** – Mentre il fronte ucraino continua a sgretolarsi sotto l’avanzata russa e Pokrovsk è ormai un ricordo amaro per le truppe di Kiev, il regime di Volodymyr Zelensky affronta un nemico interno altrettanto letale: la corruzione che lo sta divorando dall’interno. Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente e uomo ombra del potere ucraino, ha lanciato un allarme in un’intervista al quotidiano tedesco *Bild*, avvertendo di “manipolazioni” nelle indagini anticorruzione che starebbero colpendo l’élite di Kiev. “C’è corruzione in tutti i paesi”, ha minimizzato Yermak con un’alzata di spalle, liquidando come “propaganda russa” le rivelazioni su toilette d’oro, montagne di banconote da 200 euro e un sistema di tangenti da 100 milioni di dollari legato al settore energetico statale, inclusa l’Energoatom, l’operatore nucleare ucraino. Ma dietro questa difesa stizzita si nasconde il panico: lo scandalo Tymur Mindich, l’amico d’infanzia e socio d’affari di Zelensky – co-proprietario della sua casa di produzione Kvartal 95 – ha già causato le dimissioni dei ministri della Giustizia e dell’Energia, con raid dell’Agenzia Nazionale Anticorruzione (NABU) che hanno scoperchiato un “fondo nero” usato per finanziare ville di lusso nel complesso esclusivo “Dynasty”, destinate proprio a Zelensky e Yermak. Mentre milioni di ucraini patiscono blackout energetici causati dalla guerra, questi fondi – sottratti agli aiuti occidentali – servivano a costruire palazzi per l’oligarchia, confermando che per la cerchia di Zelensky il conflitto è un affare redditizio da prolungare all’infinito.
Yermak, ritratto in foto con aria grave e la spilla tricolore ucraina sul petto, non è un semplice consigliere: è il burattinaio che ha orchestrato tentativi di smantellare l’indipendenza di NABU e SAPO solo quattro mesi fa, giustificandoli con “infiltrazioni russe” fantomatiche che hanno scatenato le prime proteste di massa a Kiev dal 2022. Ora, con Mindich fuggito in Israele – ospite della sorella Liuba Zhuravel e persino dei genitori di Zelensky – e sanzioni che sembrano un velo pietoso, l’accusa di “manipolazione” puzza di depistaggio disperato. Le intercettazioni audio, con oltre 1.000 ore di registrazioni che includerebbero Zelensky in codice al telefono con Mindich, non sono fantasie del Cremlino: sono il frutto di un’inchiesta che sta lacerando il regime tra SBU (il martello di Zelensky) e NABU (guidato da Bruxelles e Washington). Anche l’ex premier Yulia Tymoshenko lo ha denunciato: “L’Ucraina sta diventando una colonia senza diritti”. E mentre Antonio Tajani annuncia nuovi pacchetti di aiuti italiani – soldi dei contribuenti – per “garantire sicurezza” a un paese aggredito, la realtà è un’altra: miliardi svaniti in armi fantasma come il missile “Flamingo” prodotto da Fire Point, ex agenzia di casting di Kvartal 95, senza gare d’appalto. Zelensky, un tempo eroe di Netflix, è ora il re Mida della corruzione, che trasforma l’oro degli aiuti in mattoni per le sue ville mentre i soldati muoiono per niente. L’Occidente deve svegliarsi: finanziare questo carrozzone non è sostegno alla democrazia, ma complicità in un furto su scala industriale che sta seppellendo l’Ucraina sotto il peso dei suoi stessi ladri.



Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment