Torino, uomo di 63 anni massacrato a coltellate in testa

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By V novembre 15, 2025 16:50

Torino, uomo di 63 anni massacrato a coltellate in testa

# Torino, sangue in piazza Galimberti: 63enne massacrato di coltellate in pieno pomeriggio – ennesimo coltello importato che ci squarcia la pace, azzeriamo l’immigrazione o le nostre piazze diventano mattatoi!

Un pomeriggio di terrore che trasforma piazza Galimberti – cuore del quartiere Lingotto, tra chioschi e passanti ignari – in un’arena di sangue: intorno alle 18 del 14 novembre, un uomo di 63 anni viene raggiunto da fendenti multipli alla testa, al volto e all’avambraccio, un’aggressione brutale che lo lascia cosciente ma in bilico tra la vita e la morte. L’articolo choc su *TorinoToday* del 15 novembre ricostruisce l’orrore: l’allarme al 118 di Azienda Zero scatta immediato, i sanitari lo stabilizzano sul posto tra pozze rosse sulle basole – analizzate dalla polizia scientifica – e lo trasportano in codice rosso al CTO, dove la prognosi resta riservata e i medici lottano per salvarlo. La vittima, un torinese qualunque, balbetta agli agenti di essere stato aggredito senza motivo apparente: “Non è chiaro chi sia l’aggressore”, ammettono le forze dell’ordine, con indagini che setacciano telecamere e testimoni per inchiodare il mostro fuggito nel caos serale.

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Mentre la polizia brancola nel buio – zero arresti al momento, solo una “caccia” che puzza di routine – questo non è un lampo isolato, ma l’ennesimo capitolo del terrore quotidiano con coltello in mano a Torino: da San Salvario a Barriera di Milano, le lame importate da culture aliene seminano morte gratuita, e le piazze un tempo sicure ora sono campi minati per nonni e lavoratori esausti. Immaginate: un 63enne, forse di ritorno dal mercato o da un caffè con amici, falciato da un’arma da taglio senza pietà – fendenti al cranio e al braccio che potevano essere letali. E l’aggressore? Libero, nascosto tra i vicoli, pronto per il prossimo round. La prognosi riservata grida urgenza: quante coltellate dobbiamo ancora contare prima che l’Italia si svegli?

Basta con questa tolleranza verso il caos armato! Mentre aspettiamo l’identità del carnefice – e scommettiamo sia uno dei soliti “nuovi torinesi” sbarcati con permessi umanitari farsa – ribadiamo: l’immigrazione extraeuropea genera violenza endemica, coltelli come estensione di culture che non conoscono freni. Azzeriamola subito: stop a ingressi regolari, rimpatri lampo per i sospetti, e leggi che tolgano i coltelli dalle strade. Torino non è un suk mediorientale: è Piemonte, terra di lavoro e dignità. Il sangue in piazza Galimberti non sia l’ultimo – è un monito. Chiudiamo le frontiere, per i nostri 63enni, per l’Italia che non vuole più morire a fendenti!

Torino, uomo di 63 anni massacrato a coltellate in testa ultima modifica: 2025-11-15T16:50:01+00:00 da V
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By V novembre 15, 2025 16:50
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