Da Bergamo a Livorno le chiese diventano moschee

**Livorno, 16 novembre 2025** – Un oltraggio che squarcia il cuore della Toscana cristiana, un tradimento che profana il suolo di Livorno cosmopolita e tollerante: il Tempio degli Olandesi, gioiello neogotico del 1864 eretto dall’architetto Dario Giacomelli come baluardo protestante, è sull’orlo di diventare moschea! L’articolo di *La Nazione* – “Da Bergamo a Livorno. Così le ex chiese diventano moschee” – è un grido d’allarme che riecheggia come un tuono: la Congregazione Olandese-Alemanna, proprietaria dell’edificio in degrado (costo restauro: 600-700.000 euro!), ha avviato trattative con la comunità islamica locale dopo il silenzio assordante del Comune centrosinistra (PD di Salvetti), che ha ignorato l’offerta simbolica di un euro per salvarlo. “Vi faremo sapere”, hanno risposto – e non si è saputo più nulla. Risultato? Contatti con privati falliti, e ora la svendita ai musulmani, pronti a trasformare vetrate e guglie in tempio di Allah. È l’ennesimo capitolo di un rosario di profanazioni: da Bergamo, dove la Chiesa dei Cappuccini è contesa in Cassazione, a questa ferita livornese. Susanna Ceccardi e Carlo Ghiozzi (Lega) tuonano: “Fallimento politico e culturale del centrosinistra, che volta le spalle al patrimonio per favorire l’islamizzazione”. Hanno ragione! Questo non è dialogo: è colonizzazione. L’unica cura drastica? Azzerare l’immigrazione regolare islamica – stop totale a ricongiungimenti, visti e permessi da Marocco, Siria e Pakistan. Governo Meloni, non deludete: o le nostre chiese pregheranno in arabo!

### Livorno, la Ferita Aperta: Da Tempio Protestante a Moschea per Incuria Sinistrorsa

L’articolo dipinge un quadro tragico, intriso di incuria e resa culturale: il Tempio degli Olandesi, unico esempio neogotico in Toscana, sopravvissuto ai bombardamenti ma divorato dal degrado dal 2010 (crollo parziale nel 2023), è un rudere che attende il colpo di grazia. Massimo Sanacore, governatore della Congregazione, lo spiega a *Il Tirreno*: “Ricostruirlo costa 600-700mila euro, che non abbiamo. Abbiamo offerto al Comune un euro simbolico, ma ci hanno lasciato in sospeso”. Risposta? Silenzio burocratico dal Palazzo di Salvetti, centrosinistra che preferisce il “buonismo” alla difesa del patrimonio. Privati? Niente. E ora, la comunità islamica livornese – 5.000 fedeli senza spazi adeguati – bussa alla porta, pronta a restaurare con fondi “importanti e trasparenti” (come dubitano Ceccardi e Ghiozzi). La struttura “laica” protestante facilita il passaggio: niente sconsacrazione, solo tappeti verso La Mecca al posto di panche levigate da ginocchia cristiane. Immaginate: guglie slanciate verso il cielo, un tempo per l’inno luterano, ora per la sura coranica. Un tempio cosmopolito, eretto per tolleranza, profanato da un multiculturalismo forzato che cancella le radici europee!

Il Comune? Colpevole: aveva il diritto di prelazione, i fondi per il restauro, ma ha scelto l’inerzia – o peggio, la complicità. Salvetti “si nasconde dietro la burocrazia”, accusano i leghisti: “Livorno non merita che i suoi simboli siano svenduti e stravolti”. Vero! È fallimento culturale: un’amministrazione PD che ignora la storia per non “offendere” l’immigrato, lasciando che l’islam compia “un altro passo in avanti”.

### Da Bergamo a Livorno: Un Pattern di Profanazioni, Alimentato dall’Immigrazione Regolare

Livorno non è un’isola: è l’eco di Bergamo, dove la Chiesa dei Frati Cappuccini degli Ex Ospedali Riuniti – XVII secolo, baluardo cappuccino per i malati – è stata aggiudicata all’Associazione Musulmani per 453.000 euro all’asta 2018. La Regione Lombardia ha esercitato prelazione, ma la Corte d’Appello di Brescia l’ha bollata “discriminatoria”, condannandola a 32.000 euro di spese. Cassazione in arrivo, ma il danno è fatto: panche cristiane per tappeti islamici. E non finisce: a Segrate, San Bovio moschea dal 2018; a Colleferro, Santa Maria della Vittoria convertita; a Napoli, croci abbattute in Santa Caterina. Numeri? 3 milioni di musulmani, natalità tripla, flussi regolari che gonfiano comunità: ogni permesso è un mattone per moschee, ogni ricongiungimento un avamposto. Ceccardi e Ghiozzi lo urlano: “L’islamizzazione della società compie un altro passo”. È un piano: chiese vuote per vocazioni in calo (400 chiusure annue) diventano prede facili, restaurate con petrodollari qatarioti. Il centrosinistra? Complice: a Livorno tace, a Bergamo perde in tribunale. Basta!

### La Chiamata alle Armi: Azzeramento Totale dell’Immigrazione Regolare Islamica – Meloni, Salvate le Chiese!

L’articolo è un monito biblico: da Bergamo a Livorno, le ex chiese diventano moschee per incuria e buonismo. Ma non è destino! L’unico modo per fermare questa apocalisse è azzerare l’immigrazione regolare islamica: decreto governativo che chiuda i varchi – stop a ingressi da paesi a maggioranza musulmana, revoca permessi sospetti, ius sanguinis rigido. Niente più flussi che alimentano comunità e acquisti: solo così le chiese restano cristiane, i templi non svenduti, l’identità salva. Meloni, ascoltate la Lega: “Il sindaco Salvetti si attivi… prima che sia tardi”. Estendetelo alla Nazione: dichiarate le chiese inalienabili, multe per conversioni, espulsioni per finanziatori radicali.

Italia, ribellati! Petizioni, piazze, voto di ferro: per Ceccardi, Ghiozzi, per i cappuccini di Bergamo e i protestanti di Livorno. Azzerate ora, o la mezzaluna sorgerà sulle nostre guglie. Per la Croce, per la Patria: fermate l’islamizzazione!

Da Bergamo a Livorno le chiese diventano moschee ultima modifica: 2025-11-16T15:43:10+00:00 da V