Emilia Romagna: 1 milione di ticket sanitari non pagati dagli extracomunitari
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### Ipocrisia in Emilia-Romagna: De Pascale attacca gli italiani “turisti sanitari”, ma tace sul milione di euro di ticket non pagati dagli extracomunitari
Il presidente @mdepascale si era scagliato contro gli italiani che, da altre Regioni, vanno a curarsi in Emilia Romagna.
Però tace su quel milione di ticket sanitari non pagati dagli extracomunitari negli ultimi 5 anni. pic.twitter.com/E2facYshl2
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 17, 2025
**Bologna, 17 novembre 2025** – A dieci giorni dalle polemiche scatenate dalle parole del presidente PD dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale, che si era scagliato contro i “malati italiani” provenienti da altre regioni accusandoli di “intasare” il sistema sanitario locale, arriva una nuova bordata di critiche che ne evidenzia l’ipocrisia. Mentre De Pascale lamenta l’eccessivo afflusso di pazienti “fuori regione” – definendoli un peso insostenibile per gli ospedali emiliani – resta in silenzio su un buco nero da quasi 1 milione di euro in ticket sanitari non pagati da cittadini extracomunitari negli ultimi cinque anni.
Ricordiamo il contesto: lo scorso 7 novembre, in un’intervista che ha fatto il giro dei media, De Pascale aveva tuonato: «Noi non ce la facciamo più, non riusciamo più a soddisfare i nostri cittadini perché ci stanno intasando il sistema». Il bersaglio? Principalmente italiani da altre parti d’Italia, i cosiddetti “turisti sanitari”, attratti dalla fama di eccellenza del Servizio Sanitario Regionale (SSR) emiliano. Eppure, come denunciato dall’articolo di *VoxNews*, la regione – con il 12,9% di residenti stranieri (oltre 580mila, il tasso più alto d’Italia) – è alle prese con liste d’attesa infinite (fino a sei mesi per visite specialistiche) e pronto soccorso saturi, aggravati da politiche di “inclusione” che privilegiano cure gratuite per immigrati irregolari e persino pazienti da Gaza, a costo di milioni di euro per voli, medici e traduttori.
Oggi, la deputata di Fratelli d’Italia e capogruppo in Regione, Marta Evangelisti, ha acceso i riflettori su un dato esplosivo: «Un milione di ticket sanitari non pagati dagli extracomunitari». In un video virale postato sui social, Evangelisti – visibilmente indignata, con la bandiera italiana sullo sfondo – accusa la giunta PD di ignorare questo “buco” finanziario, mentre alza “muri” contro i connazionali. «Parliamo di un buco di quasi 1 milione di euro provocato da cittadini extracomunitari non residenti in Italia che usufruiscono delle nostre strutture sanitarie senza pagare un centesimo», tuona la parlamentare, citando dati ufficiali che confermano come, dal 2020 al 2025, gli insoluti da parte di stranieri non-EU abbiano raggiunto questa cifra record.
La denuncia ha trovato eco immediato sui social, con un tweet della giornalista Francesca Totolo che ha totalizzato migliaia di interazioni in poche ore: «Il presidente @mdepascale si era scagliato contro gli italiani che, da altre Regioni, vanno a curarsi in Emilia Romagna. Però tace su quel milione di ticket sanitari non pagati dagli extracomunitari negli ultimi 5 anni». Accluso al post, il video di Evangelisti, che ritrae la deputata in studio con dati alla mano: overlay gialli urlano “1 MILIONE DI TICKET NON PAGATI” e “DAGLI EXTRACOMUNITARI”, mentre lei interroga retoricamente: «Chi paga i furbi? I cittadini emiliani, che già rinunciano alle cure per liste infinite?».
Non è la prima volta che emerge questo squilibrio. Secondo un’inchiesta de *Il Resto del Carlino* del maggio scorso, i residenti in regione – italiani inclusi – sono tra i più insolventi, ma il capitolo extracomunitari spicca per entità: oltre 1 milione di euro evasi, spesso da “turisti sanitari” stranieri che approfittano del sistema senza contribuire fiscalmente. E mentre nel 2024 quasi 6 milioni di italiani hanno rinunciato a cure per overload del SSN (un +29% rispetto al 2023), l’Emilia-Romagna ha destinato risorse a oltre 200 pazienti palestinesi trasferiti da Gaza, con arrivi documentati a giugno e settembre 2025 proprio negli ospedali locali.
La replica di De Pascale? Silenzio assordante, almeno per ora. Fratelli d’Italia annuncia una raccolta firme per sospendere le esenzioni indiscriminate e prioritarizzare i cittadini italiani, mentre Evangelisti promette interrogazioni urgenti in Assemblea. «Basta con l’inclusione a senso unico – conclude la deputata –. L’Emilia-Romagna non è un hub umanitario per il mondo, se a rimetterci sono i nostri».
Intanto, il dibattito nazionale infuria: da Guido Crosetto, ministro della Difesa accusato di trasformare l’Italia in “asilo globale”, a slogan come “Gaza prima degli italiani”. De Pascale e il PD dovranno rispondere, o il loro “sistema intasato” rischia di implodere sotto il peso delle contraddizioni. *VoxNews seguirà gli sviluppi*.



E queste sarebbero le risorse? Ne faremo volentieri a meno di questi parassiti, che si curino a casa loro e non rompano le pa@@e da noi….
Si si curano per essere abili al lavoro e pagarci le pensioni. De Pascale ma va affanculo coglione.