Le gemelle Kessler se ne vanno insieme

*Monaco di Baviera, 17 novembre 2025* – In un tramonto autunnale che sembra quasi un sipario calato su un palcoscenico eterno, le gemelle Alice ed Ellen Kessler ci hanno lasciato. Avevano entrambe 89 anni, quelle eterne ventenni dello spettacolo che, con i loro sorrisi speculari e i passi sincronizzati, avevano incantato generazioni. Non separate, nemmeno nella fine: se ne sono andate insieme, nella quiete della loro casa a Grünwald, nei sobborghi di Monaco di Baviera, dove avevano scelto di ritirarsi anni fa, l’una accanto all’altra, come sempre nella vita. La notizia, diffusa poche ore fa dalla Bild e ripresa da testate di tutto il mondo, ha lasciato un vuoto che sa di nostalgia, di quelle melodie dimenticate che riecheggiano nei vicoli di un’Italia che non c’è più.

Immaginatele: nate il 21 agosto 1936 a Arkadelphia, in Arkansas, da padre tedesco e madre americana, Alice ed Ellen arrivarono in Germania da bambine. Negli anni ’50, scoprirono il cabaret e il Varieté, e fu lì che nacque il mito. Bionde, sinuose, con voci che si intrecciavano come nastri di seta, divennero le “Kessler-Zwillinge”, icone della televisione tedesca e, presto, ospiti predilette dei programmi italiani. Ricordate *Studio Uno*? Quelle serate RAI dove ballavano al ritmo di “Zum Zum Zum”, con vestiti scintillanti che catturavano la luce come stelle cadenti? Erano l’essenza della gioia post-bellica, un antidoto alla malinconia di un’Europa ferita, due farfalle gemelle che volteggiavano libere, indifferenti al tempo che passava.

La loro carriera fu un susseguirsi di trionfi: film come *La Dolce Vita* di Fellini le sfiorò con un cameo che bastò a immortalarle; teatri sold-out a Milano e Roma; dischi che vendevano milioni, da “Wunder gibt es immer wieder” a quelle cover italiane che ancora oggi, in una radio dimenticata, strappano un sorriso. Ellen, con il suo piglio più vivace, e Alice, la sognatrice riflessiva: complementari come il giorno e la notte, ma sempre unite. Hanno sposato l’Italia con passione – Ellen con il manager Wolfgang Schere, Alice con il produttore di origine ebraica che le portò fortuna – e qui hanno lasciato un’impronta indelebile. Furono le prime a portare il twist in Europa, a sfidare i rigidi schemi del balletto classico con un’energia pop che anticipava gli anni ’60. Eppure, dietro i riflettori, c’era una malinconia sottile: la separazione forzata nei primi anni di carriera, le ombre della celebrità, il peso di essere “le gemelle”, un’etichetta che le definiva ma le imprigionava.

Oggi, a 89 anni, quel legame si è compiuto in un addio condiviso, quasi poetico nella sua crudeltà. Le autorità bavaresi sono intervenute nella loro villa, ma i dettagli restano avvolti nel riserbo – un gesto di rispetto per due vite che meritano di svanire piano, come una canzone che sfuma nel silenzio. Si dice che vivessero ancora vicine, in case adiacenti, condividendo caffè e ricordi, inseparabili anche nella vecchiaia. Che fine più malinconica, e al tempo stesso più giusta, per chi ha sempre danzato in coppia? Il mondo dello spettacolo piange, da Pippo Baudo che le definì “le più belle del reame” a registi che le rimpiangono come muse perdute. Ma è il pubblico, noi comuni mortali, a sentire il vuoto più profondo: quelle gemelle ci insegnarono che la bellezza è doppia quando condivisa, che la vita, pur fragile, può brillare di sincronicità.

Mentre Monaco si avvolge in un velo di nebbia novembrina, e l’Italia – da cui non si sono mai staccate del tutto – intona un requiem sommesso, ci resta il conforto di un’eredità luminosa. Alice ed Ellen Kessler non sono svanite: riecheggiano nei vinili graffiati, nei film in bianco e nero, nei sogni di chi, come loro, ha creduto nella magia di un passo all’unisono. Addio, care gemelle. Avete danzato fino all’ultimo, e ora, forse, volteggiate altrove, libere e unite, in un’eterna coreografia celeste.

Le gemelle Kessler se ne vanno insieme ultima modifica: 2025-11-17T14:45:59+00:00 da V