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Via Crispi, Teramo, 17 novembre 2025. Una ragazza italiana viene colpita con calci e pugni in pieno giorno da un extracomunitario per “motivi ancora da chiarire”. Quando i Carabinieri del NORM arrivano, lo trovano ancora addosso alla vittima: lo bloccano, ma lui si scatena – calci, spinte, insulti, tenta di distruggere l’auto di servizio e la cella di sicurezza. Un animale in preda a furia cieca.

Risultato? Arresto convalidato, sì… ma il giudice lo rimette in libertà con il ridicolo obbligo di firma tre volte a settimana. Tradotto: è già di nuovo in giro, libero di colpire ancora, mentre la ragazza conta lividi e paura.

Questo non è un caso isolato: è il marchio dell’immigrazione extraeuropea che ci sta massacrando. Un uomo che arriva da fuori, spesso con permessi umanitari o ricongiungimenti familiari, e invece di ringraziare l’Italia ripaga con violenza gratuita contro le nostre donne e le nostre divise.

Basta!

– Azzeriamo i ricongiungimenti familiari che moltiplicano il problema
– Stop totale agli ingressi regolari extraeuropei
– Rimpatri immediati per ogni straniero violento, senza sconti e senza obblighi di firma da barzelletta
– Pene certe: chi alza le mani su una donna italiana o su un Carabiniere deve marcire in galera, non firmare un foglio e tornare libero

La giovane teramana non è solo una vittima: è l’ennesimo simbolo di un’Italia che non si difende più. Chiudiamo le frontiere, o saranno le nostre figlie a pagare il prezzo della nostra viltà!