Il partito islamico vuole prendersi l’Italia grazie ai decreti flussi del governo

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By V novembre 18, 2025 20:17

Il partito islamico vuole prendersi l’Italia grazie ai decreti flussi del governo

Grazie agli ultimi 2 decreti flussi del governo il bacino elettorale del partito islamico è cresciuto di mezzo milione di voti. E di un altro mezzo milione per i ricongiungimenti familiari.

# Il Partito Islamico Conquista l’Italia: MuRo27 e la Sinistra Radicale, Un Fronte per la Sharia Nazionale! Un Milione di Voti per Sovvertire la Repubblica – Azzerare l’Immigrazione Regolare Islamica!

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**Roma, 18 novembre 2025** – La mezzaluna si alza sul Parlamento italiano, non più un’ombra lontana ma un califfato elettorale in marcia: l’articolo di Francesco Giubilei su *Il Tempo* – “Dalle liste locali alla scena nazionale. Il progetto islamico è il movimento unico” – svela il piano diabolico che trasforma moschee abusive in urne shariatiche. Non è solo MuRo27, la lista islamica per Roma 2027 capitanata da Francesco “Abd al-Haqq” Tieri – ex PD convertito, autore del manifesto “Dal pensiero politico islamico alla necessità di agire” su *La Luce* (la bibbia UCOII dei Piccardo) – ma un partito confessionale nazionale, forgiato nei ghetti e nelle università, con un milione di voti potenziali in tasca. Tieri, che nel 2021 raccoglieva firme nelle moschee del V Municipio invocando “due moschee più grandi”, ora trama con l’imam Ben Mohamed di Centocelle (sotto inchiesta per abusi) per unire Fratelli Musulmani e “resistenza palestinese” – violenza inclusa per “legittima difesa”. Il loro credo? “Formalizzare una visione del mondo alternativa” basata sul Corano, contro alcol, laicità e libertà “non conforme”. E la sinistra radicale? Complice entusiasta: da Soumahoro a Mohammad Hannoun (il proxy Hamas in Italia, legato a USB, Potere al Popolo), un islamo-gauchisme che sfrutta Gaza per attaccare Meloni e rompere i legami con Israele. Un milione di voti: non multiculturalismo, ma conquista!

### Tieri e la Sua Jihad Elettorale: Da Candidato PD a Profeta del Califfato

Giubilei lo inchioda: Tieri non è un dilettante. Tre anni fa, sul suo libro “Guerra alle moschee in assenza di terrorismo” – con copertina che schernisce Silvia Sardone –, auspicava un partito per “difendere il Corano” e contrastare l’Occidente “arretrato”. Oggi, MuRo27 è la sua creatura: liste civiche da Roma a Monfalcone che confluiranno in un mostro nazionale, saldato con l’associazionismo pro-Pal. Hannoun, l’odio ambulante, tesse reti con Giovani Palestinesi Italiani, Rete dei Comunisti e CALP – un intreccio tra Maduro e Hamas che usa piazze per “disagio” antigovernativo. Bandiere del “Partito Comunista Palestinese” a Bologna il 7 ottobre? Non commemorazione: chiamata alle armi contro l’Italia. La sinistra radicale – Mélenchon-style – vede nel voto musulmano il jolly: “relazione di mutua necessità”, come spiega l’esperto Giovanni Giacalone del Washington Outsider Center. Attaccano il governo con Gaza, e i musulmani entrano dalle porte spalancate.

Moschee, scuole, università: i covi dove reclutano. Tieri lo ammetteva: “Ho chiesto aiuto nei centri di preghiera”. E l’imam Ben Mohamed? Silenzio: né sì né no. Trasparenza zero, come le moschee abusive che spuntano ovunque. Questo è islam politico: non integrazione, ma sovversione. Un milione di voti – da periferie scontenti e astenuti – per imporre sharia soft: halal obbligatorio, velo protetto, Eid festivo.

### La Sinistra Complice: Da Hannoun a Soumahoro, il Cavallo di Troia per il Parlamento

Giubilei denuncia il cuore marcio: la sinistra non è ingenua, è complice. Soumahoro, il fallito di “Italia Plurale”, è il ponte; Hannoun, con le sue sigle filo-terroriste, il cemento. USB, Potere al Popolo, CARC: un fronte che sfrutta il “disagio” periferico per antigovernativo, usando Gaza come ariete. In Francia, Mélenchon e La France Insoumise sono il modello: islamo-gauchisme che riempie piazze e urne. In Italia? Stesso copione: eventi come la marcia GPI a Bologna per il 7 ottobre, bandiere comuniste-palestinesi che urlano “Lavoratori del mondo unitevi” in arabo. Non pace: guerra culturale contro Meloni e Israele. La sinistra radicale supera CGIL e Landini, corteggiando astenuti con propaganda umanitaria. Risultato? Un partito islamico che entra dalle crepe, pronto a sovvertire la Repubblica.

E l’islam avanza: a Livorno, il Tempio degli Olandesi svenduto per un euro a musulmani, con il Comune PD che tace. Da Bergamo a Settimo Milanese, “centri culturali” diventano moschee abusive. L’immigrazione regolare islamica è il veleno: ricongiungimenti che gonfiano ghetti, permessi che finanziano imam, naturalizzazioni che armano urne.

### L’Urlo Finale: Azzerare l’Immigrazione Regolare Islamica!

Giubilei lo dice chiaro: “Il progetto islamico è il movimento unico”. Ma non è inevitabile! L’unica arma è azzerare l’immigrazione regolare islamica: decreto Meloni che chiuda tutto – stop a ingressi da paesi wahhabiti, revoca permessi per Soumahoro-style, ius sanguinis ferreo. Sciogliete MuRo27 come “liberticida”, espellete Hannoun e i suoi, controllate moschee e “centri culturali”. Un milione di voti? Fermate il flusso che li genera!

Italia, ribellati! La sharia non passi – o saremo dhimmi in Patria. Svegliamoci: l’Italia è nostra! Siamo noi.

Ma il partito islamico non deve fare la rivoluzione: gli basta aspettare che il governo gli porti i voti a domicilio.
Ogni anno i decreti flussi – firmati dallo stesso esecutivo che si dice “sovranista” – spalancano le porte a 150-200 mila lavoratori extra-UE, di cui oltre il 70% proviene da paesi a maggioranza islamica: Bangladesh, Pakistan, Egitto, Tunisia, Marocco, Albania musulmana. A questi si aggiungono i ricongiungimenti familiari che, per ogni singolo ingresso regolare, ne fanno arrivare altri 3-4 (moglie, figli, genitori, fratelli). Risultato? Centinaia di migliaia di nuovi musulmani ogni anno, tutti perfettamente legali, tutti con diritto di voto dopo pochi anni di residenza, tutti con la tessera elettorale che finisce dritta nelle mani dei predicatori e degli attivisti di MuRo27 e compagnia.

È la più grande operazione di importazione di elettorato confessionale mai vista in Europa: paghiamo noi i biglietti aerei, i permessi, il welfare, le case popolari, e poi ci ritroviamo un milione di voti pronti a trasformare la Costituzione in Corano.

La sinistra esulta, la destra firma i decreti e poi si straccia le vesti quando spuntano le liste islamiche.

Se non si azzerano subito decreti flussi e ricongiungimenti familiari da paesi islamici, fra dieci anni non servirà più vincere le elezioni: basterà contare i nuovi arrivati.

Il partito islamico non conquisterà l’Italia con le armi.
La conquisterà con i nostri timbri e le nostre firme.

Il partito islamico vuole prendersi l’Italia grazie ai decreti flussi del governo ultima modifica: 2025-11-18T20:17:28+00:00 da V
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By V novembre 18, 2025 20:17
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