Popolazione in rivolta impedisce assegnazione casa popolare ai rom: «Via dai nostri quartieri!»
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### Roma, viale Venezia Giulia: i cittadini italiani esasperati scendono in piazza contro il degrado imposto dalle assegnazioni ai rom
**18 novembre 2025**
Non ce la fanno più. Dopo anni di segnalazioni inascoltate, lettere, denunce e appelli alle istituzioni, i residenti delle case popolari Erp di viale Venezia Giulia, a Roma, hanno detto basta. Questa mattina hanno bloccato con un sit-in l’ingresso della settima famiglia rom che stava per trasferirsi nel loro palazzo. Una protesta dura, ma pacifica, nata dalla paura quotidiana di vivere in un quartiere trasformato in discarica a cielo aperto e teatro di continue minacce.
«Nel 2021 è arrivata la seconda famiglia rom assegnataria e da lì la situazione è precipitata. Vivono in 14 in un appartamento e hanno monopolizzato gli spazi comuni dove vengono scaricati con i furgoni materiali di risulta di ogni genere: frigoriferi, tv, pezzi di auto, pellet. Con un conseguente sversamento di liquami», ha raccontato un residente a Roma Today.
Il quadro è desolante: cortili invasi da rifiuti, liquami che scorrono, discariche abusive ovunque. Ma il problema più grave è la sicurezza. Solo poche sere fa dall’appartamento con 14 persone «sono stati lanciati nel cortile sedie, mobili e utensili da cucina, compresi i coltelli, danneggiando le auto in sosta, per poi scendere in strada e minacciare i passanti con coltelli e bastoni. Sono intervenute numerose pattuglie della polizia di Stato. La situazione è invivibile».
I cittadini, stanchi di essere prigionieri in casa propria, denunciano «comportamenti aggressivi, risse e minacce in piena notte, con persone in evidente stato di alterazione». Lo ha confermato anche il capogruppo Pd in municipio Claudio Polverini, che si è recato sul posto: «Qui accade di tutto: risse, sversamenti di rifiuti, discariche abusive, i residenti non ce la fanno più».
I manifestanti tengono a precisare che la loro rabbia è contro un sistema che continua ad assegnare alloggi popolari a nuclei numerosi di etnia rom senza alcun controllo successivo, scaricando sui residenti italiani onesti il peso di degrado, sporcizia e violenza.
Gli slogan urlati questa mattina sono la voce di chi paga regolarmente l’affitto e pretende di vivere in un quartiere civile:
– «Casa agli italiani!»
– «Qui dentro non dovete venire!»
– «Via dai nostri quartieri!»
Sono grida di dolore di gente comune che lavora, paga le tasse e vuole solo tornare a casa la sera senza timore di essere aggredita o di trovare il proprio cortile trasformato in una pattumiera.
Mentre le istituzioni continuano a voltarsi dall’altra parte o a liquidare tutto come “razzismo”, i cittadini di viale Venezia Giulia hanno dimostrato oggi che la misura è colma. Hanno diritto alla sicurezza, alla pulizia e alla tranquillità nei luoghi che chiamano casa.
È ora che Roma e l’Italia tutta ascoltino queste voci, prima che la rabbia si trasformi in qualcosa di peggio. Perché quando le persone perbene vengono abbandonate, alla fine scendono in piazza. E hanno tutte le ragioni del mondo.



Però c’è la destra al governo. Ma di cosa cazzo parliamo??
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