Migrante sgozza 17enne in Lombardia: sono fuori controllo
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# Codogno, coltello al collo di un 17enne: macedone coetaneo arrestato per tentato omicidio – immigrati di seconda generazione, la vera minaccia che ci sta squartando i figli!
Un lampo di sangue nel cuore della movida lodigiana: giovedì sera, in piazza Cairoli a Codogno – a due passi dal centro, durante i festeggiamenti per i 70 anni della città – un 17enne viene accoltellato al collo da un coetaneo macedone, già noto alle forze dell’ordine per precedenti che puzzano di microcriminalità importata. L’articolo choc su *Il Cittadino* del 19 novembre 2025 ricostruisce l’inferno: una aggressione da adolescenti degenera in regolamento di conti da gang, con il coltello che squarcia la giugulare del ragazzo, lasciandolo in una pozza rossa. Soccorso dall’eliambulanza e portato d’urgenza agli Spedali Civili di Brescia, la vittima lotta per la vita con prognosi riservata – un miracolo se non finisce in un sacco nero.
Il carnefice? Un 17enne macedone – di seconda generazione, nato qui da genitori sbarcati con ricongiungimenti familiari incontrollati – arrestato in flagranza dai Carabinieri di Codogno e chiuso nel carcere minorile su ordine del Tribunale per i Minorenni di Milano. Ma questo non è un fulmine isolato: è il veleno cronico dell’immigrazione extraeuropea, che genera generazioni di teppisti balcanici e maghrebini forgiati nei nostri ghetti, educati con i nostri soldi ma fedeli a codici di violenza aliena. Da Codogno a Milano, questi “nuovi italiani” – figli di permessi umanitari e visti farsa – non si integrano: colonizzano piazze, seminano coltelli e urlano supremazia, mentre i nostri 17enni finiscono in corsia per un litigio da panchina.
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Basta con questa autodistruzione! L’immigrazione regolare extraeuropea di seconda generazione non è futuro: è cancrena demografica. Azzeriamola subito: stop totale a ricongiungimenti familiari che importano clan violenti, revoca immediata di permessi ai genitori di recidivi, rimpatri forzati per intere famiglie al primo sangue versato. Pene draconiane: galera vera per minorenni immigrati, non comunità da vacanza. Investiamo nei nostri ragazzi, non in chi ce li accoltella il collo.
Il sangue di piazza Cairoli non sia l’ultimo: è un urlo dal Lodigiano. Chiudiamo le frontiere, o i nostri figli cresceranno con il coltello puntato alla gola da “fratelli” balcanici!



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