Bambini italiani perseguitati e taglieggiati dai maranza

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By V novembre 21, 2025 23:23

Bambini italiani perseguitati e taglieggiati dai maranza

# Cittadella, la scuola diventa territorio di caccia: maranza di seconda generazione estorcono e terrorizzano i compagni più piccoli – il sindaco chiede aiuto al Governo, ma la soluzione è una sola: azzerare i ricongiungimenti familiari!

Cittadella, novembre 2025.
L’area commerciale vicino alle scuole superiori – supermercato, fast food, parcheggio – non è più un posto dove un ragazzo di 13-14 anni può andare a prendere un panino dopo le lezioni.
È diventata una zona di guerra.

Ogni giorno, alla stessa ora, arrivano loro.
Ragazzi di 16-17 anni, quasi tutti di seconda generazione: figli di immigrati maghrebini, subsahariani, dell’Est, nati qui grazie ai ricongiungimenti familiari.
Si piazzano davanti al supermercato, bloccano i più piccoli, li minacciano, li spingono, li insultano.
“Compra la Coca-Cola, compra le patatine, compra o ti spacchiamo la faccia”.
Chi si rifiuta viene circondato, spinto, umiliato davanti a tutti.
Chi cede diventa schiavo quotidiano.

I genitori sono disperati.
Alcuni hanno già annunciato denuncia.
Il sindaco Luca Pierobon è sconvolto:
«Ho provato a parlare con loro, ma non c’è dialogo. Sono arroganti, minacciosi. Temo che, come già successo altrove, questi episodi sfocino in qualcosa di molto più grave».
E ha ragione: da un’estorsione quotidiana a una coltellata il passo è breve.
Lo sappiamo tutti.

Questi non sono “bulli”.
Sono colonizzatori in miniatura.
Sono la seconda generazione che l’Italia ha creato con le sue stesse mani:
padri sbarcati vent’anni fa con i barconi, regolarizzati, ricongiunti con mogli e figli, mantenuti, scolarizzati.
E adesso i figli comandano il parcheggio del supermercato come se fosse il loro feudo.
Con l’accento italiano perfetto.
Ma con la mentalità di chi sa che può fare quello che vuole:
tanto è minorenne,
tanto è “nato qui”,
tanto “non si può espellere”.

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Cittadella non è più una cittadina veneta tranquilla.
È l’ennesimo laboratorio della sostituzione etnica:
dopo le 14 l’area commerciale è loro.
I nostri figli di 13 anni tornano a casa senza merenda, senza dignità, con la paura negli occhi.
E i genitori non possono più accompagnarli ovunque.

Il sindaco scrive al Governo.
Bene.
Ma non basta una lettera.
Serve un’azione di guerra:
abrogare subito i ricongiungimenti familiari,
revocare ogni permesso concesso tramite ricongiungimento,
espellere l’intera famiglia al primo episodio grave commesso da un minore,
tornare allo ius sanguinis puro: la cittadinanza è sangue italiano, non un regalo per chi resta vent’anni a rubare il futuro ai nostri figli.

Perché se non fermiamo oggi questa generazione di piccoli padroni,
domani non ci sarà più un supermercato, una scuola, un parcheggio dove un ragazzo italiano di 13 anni possa andare senza chinare la testa.

Cittadella è l’ennesimo campanello d’allarme.
Dopo viene solo il sangue.
E a quel punto sarà troppo tardi per scrivere lettere.
Sarà ora di combattere.
O di sparire.

Bambini italiani perseguitati e taglieggiati dai maranza ultima modifica: 2025-11-21T23:23:57+00:00 da V
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By V novembre 21, 2025 23:23
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