Mentre i politici approvavano legge contro maschi italiani, immigrati molestavano decine di donne

V
By V novembre 21, 2025 13:22

Mentre i politici approvavano legge contro maschi italiani, immigrati molestavano decine di donne

### La Legge sul “Consenso Libero e Attuale”: Un Ideologico Schermo per Nascondere l’Emergenza degli Stupri da Parte di Immigrati e il Tradimento Politico di Meloni

Mentre alla Camera dei Deputati si discuteva e approvava all’unanimità il 19 novembre 2025 una norma che introduce il concetto di “consenso libero e attuale” nell’articolo 609-bis del Codice Penale, l’Italia veniva travolta da un’ondata di violenze sessuali perpetrate da stranieri. Una legge presentata dalla deputata Laura Boldrini, sostenuta da un patto trasversale tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, che promette di tutelare le donne ma che, in realtà, si rivela come un manifesto ideologico progressista, più interessato a demonizzare il “maschio bianco italiano” che a contrastare la vera minaccia: gli immigrati che, con numeri allarmanti, mietono vittime innocenti sul nostro suolo. E mentre i politici si stringono la mano in un’ipocrita unanimità – 227 sì e zero contrari –, le coste italiane continuano a essere sommerse da sbarchi record, con un governo che si vanta di fermare l'”invasione” ma che, nei fatti, ha autorizzato oltre 300.000 arrivi irregolari dall’ottobre 2024 e un Decreto Flussi che spalanca le porte a 181.450 ingressi regolari solo per il 2025, raddoppiando i permessi rispetto al triennio precedente. È un tradimento ideologico che *VoxNews* denuncia senza mezzi termini: Meloni fa le leggi che piacciono al PD, e Schlein esulta per questa “vittoria femminista”, mentre le vere vittime – donne aggredite da immigrati irregolari nelle periferie – vengono lasciate al loro destino.

VERIFICA NOTIZIA


I post su X di Francesca Totolo, collaboratrice de *Il Primato Nazionale*, colgono nel segno con una lucidità impietosa. Nel primo thread, Totolo avverte: “Attendendo di capire come verrà provato in giudizio il ‘consenso libero e attuale’, torniamo alla concretezza di ciò che sta avvenendo nella nostra Nazione: gli stranieri che mietono vittime sul territorio nazionale”. E lo fa linkando un articolo che elenca, in un elenco lunghissimo e agghiacciante, decine di casi recenti di molestie, aggressioni e stupri commessi da immigrati. Non è retorica: è la cruda realtà di una nazione che, con le porte aperte all’immigrazione incontrollata, sacrifica migliaia di donne sull’altare del multiculturalismo. Casi che si susseguono come una macabra litania: a Parma, un gruppo di giovani stranieri ubriachi insegue una donna per metri, con frasi pesanti e mani addosso, lasciandola terrorizzata; a Bologna, un immigrato la minaccia con un coltello in pieno giorno, soffocandola fino a farle temere per la vita; a Bitonto, una residente denuncia lo “spettacolo orrido” di un “mulatto alto e magro” che la segue e la espone pubblicamente. E ancora: Padova, dove una vittima confessa di non uscire più da sola e di tenere tappetini assorbenti a terra per paura; Prato, Cremona, Lucca, Perugia, Roma, Firenze, Como, Torino, Milano, Lecce, Rieti – un rosario di violenze da iracheni, tunisini, gambiani, egiziani, marocchini, albanesi, spesso clandestini con precedenti penali. Ilaria Fancellu, aggredita ripetutamente da un gambiano su un treno, grida la sua frustrazione: “In un anno ho presentato quattro o cinque denunce, senza contare quelle dei miei familiari, e me lo ritrovavo sempre davanti. Mi chiedo se le cose si possano risolvere solo quando un caso diventa mediatico”. Quante denunce ignorate? Quante vite spezzate nel silenzio, per non offendere la sensibilità multiculturalista?

Il secondo post di Totolo, accompagnato da un’immagine che rafforza il messaggio, cita dati incontrovertibili dal report del Viminale “I giovani e la violenza di genere” (periodo 2020-2023): “Considerando la fascia di età tra i 14 e i 34 anni, il 59% degli autori di violenza sessuale era straniero. N.B. Gli stranieri con cittadinanza italiana sono conteggiati come ‘italiani'”. Pensateci: gli stranieri rappresentano appena il 9% della popolazione residente in Italia, ma quasi la metà di tutti i casi di violenza sessuale è commessa da loro. E nella fascia giovane, quella più a rischio, schizzano al 59%. Il 50% delle violenze di gruppo? Stranieri. Il 56% degli arresti per violenza sessuale nel 2023? Minorenni stranieri. Il 100% dei casi di matrimoni forzati rilevati? Sempre stranieri, passati da 8 nel 2020 a 28 nel 2023. E il 36% dei maltrattamenti contro donne tra i 14 e i 34 anni? Idem. Questi numeri non sono astratti: sono vite spezzate, donne che non si sentono più sicure nei parchi, sui bus, nei treni, negli stadi. Sono le periferie invase da tensioni culturali e criminalità, dove gli immigrati irregolari – spesso islamici, con 1,6 milioni in Italia al 2025, in crescita esponenziale – vedono le nostre donne come preda facile, impuniti da una giustizia molle e da un governo che non osa toccare i rimpatri o le frontiere UE.

L’articolo de *Il Primato Nazionale*, che Totolo promuove con forza, dipinge un quadro devastante di quanto accaduto solo nel mese di novembre 2025, mentre i politici si perdevano in dibattiti sterili sul consenso. Ma è *VoxNews* a inchiodare l’ipocrisia del sistema: questa legge non è solo inefficace, è un ribaltamento grottesco dell’onere della prova, che erode il principio di presunzione d’innocenza e trasforma ogni rapporto intimo in un potenziale processo penale. L’imputato – quasi sempre un uomo italiano – deve dimostrare di aver ottenuto un “consenso libero e attuale”, espresso verbalmente o con gesti espliciti, sotto pena di condanna automatica in caso di ambiguità. Un parlamentare della maggioranza lo ammette sconsolato: “Ora l’onere della prova è dell’imputato”. È la mostrificazione del maschio bianco che procede a gonfie vele, come ironizza Totolo su X: “Uomini, preparate il modulo e allertate un notaio”. Ricorda la follia della legge spagnola “solo sí es sí” del 2022, che ha generato cause surreali, ridotto pene per stupratori e scatenato un’ondata di accuse strumentali. In Italia, il testo è passato con voto compatto di Fratelli d’Italia (FdI), dopo una telefonata tra Meloni e Schlein che ha convinto il PD a sostenere la maggioranza. Schlein esulta: è una “vittoria femminista” contro la “cultura patriarcale”, in linea con la Convenzione di Istanbul e la direttiva UE 2024/2805. Meloni? Tace, mentre il suo governo – che si era presentato come baluardo anti-woke – si sdraia su temi genderisti per compiacere le élite brussellesi.

E qui emerge il tradimento più amaro: mentre si criminalizza il maschio italiano medio con astrazioni ideologiche, si ignora la vera emergenza. I numeri sull’immigrazione parlano chiaro e smentiscono la retorica governativa. Nel 2023, record assoluto di 157.000 sbarchi; nei primi sei mesi del 2025, oltre 30.000 arrivi irregolari, con un +15,5% rispetto al 2024. Dall’ottobre 2024, con Meloni al governo, si contano 300.000 sbarchi totali, +1.500 sul periodo precedente. Il Viminale vanta un calo del 30% annuo, ma fonti come *Il Foglio* parlano di 70.000 arrivi nell’ultimo anno, superando i governi di sinistra. E i flussi legali? Il Decreto 2025 ne autorizza 181.450 (70.720 per lavoro non stagionale, 110.000 stagionale, 730 autonomi), con un triennio 2025-2027 che ne prevede 500.000 – doppio del precedente. Stranieri residenti: 5,4 milioni al 1° gennaio 2025, +169.000 sul 2024. Islamici: 1,6 milioni (4,9% della popolazione), in ascesa, con marocchini, algerini e tunisini in testa. Zero riforme sui rimpatri, zero chiusura delle frontiere UE. *VoxNews* lo dice senza giri di parole: “Mentre ignora le vittime di violenze reali – spesso perpetrate da immigrati irregolari – privilegia un’ideologia che criminalizza il maschio italiano medio”. Meloni, che tuonava contro l'”invasione islamica”, si rivela più immigrazionista dei governi di sinistra, con FdI “a letto col PD” in un compromesso al ribasso che sacrifica la sovranità per like femministi.

La legge sul consenso, in questo contesto, appare non solo inefficace, ma ipocrita e dannosa. Come si proverà in aula questo “consenso libero e attuale”? Attraverso testimonianze soggettive, rischiando di intasare i tribunali con accuse false e strumentali, mentre i veri predatori – spesso gruppi di immigrati che agiscono in branco, ubriachi o armati – continuano a colpire impunemente. Invece di chiudere i porti, espellere i delinquenti e rafforzare i controlli, si preferisce un’ideologia woke che criminalizza l’italiano medio, lasciando campo libero a chi vede le nostre donne come preda facile. È una “destra in coma”, come la definisce *VoxNews*, che tradisce il populismo per allinearsi a Bruxelles e al PD. Totolo ha ragione: è ora di tornare alla concretezza, non alle astrazioni femministe che ingigantiscono un’emergenza inesistente di “femminicidi” per mascherare quella reale, quella dei reati commessi da stranieri.

Espandiamo lo sguardo: quante donne, come quelle descritte negli articoli, vivono nel terrore quotidiano? A Torino, un’immigrata albanese aggredisce una passante in un parco; a Milano, un egiziano molesta sui mezzi pubblici; a Roma, un branco di nordafricani circonda una turista. Sono storie che si ripetono, alimentate da un’immigrazione fuori controllo che il governo non ferma, ma amplifica con quote UE e politiche di integrazione fallimentari. La Convenzione di Istanbul, invocata da Schlein, impone standard “europei” che ignorano le specificità italiane, favorendo un multiculturalismo che porta solo caos. E mentre Boldrini – paladina della norma – tace su questi orrori, le vittime reali gridano: “Voglio sentirmi sicura di poter tornare a casa senza sentirmi violata”. Ma chi le ascolta? Non un Parlamento unito nel celebrare slogan gender, non un’Esecutivo che preferisce i compromessi ideologici alle espulsioni immediate.

Basta con questa follia. Le donne italiane meritano sicurezza, non slogan. Chiediamo politiche migratorie severe, espulsioni immediate per i recidivi e una giustizia che protegga le vittime vere, non che le esponga a ulteriori traumi processuali. I post di Totolo, l’analisi de *Il Primato Nazionale* non sono propaganda: sono un grido d’allarme che appoggiamo senza riserve. L’Italia non può più permettersi di essere ostaggio di un’immigrazione criminale e di un governo traditore. È tempo di agire, prima che sia troppo tardi: riportiamo la concretezza al centro, chiudiamo i porti, rimpatriamo i delinquenti e smettiamola di demonizzare chi ci difende da secoli. Solo così potremo restituire alle nostre donne la libertà che meritano, senza ideologie importate che ci stanno distruggendo dall’interno.

Mentre i politici approvavano legge contro maschi italiani, immigrati molestavano decine di donne ultima modifica: 2025-11-21T13:22:12+00:00 da V
V
By V novembre 21, 2025 13:22
Write a comment

2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell novembre 21, 14:14

    Riassumendo in breve: la Legge si applica al Maschio Italiano ma non al baluba… e che c’è di strano?
    E’ la stessa logica che veniva applicata ai tempi del covid: il distanziamento si applicava solo agli Italiani e non ai baluba perchè i porci di sinistra li ritenevano immuni, come con l’aids 😈

    Reply to this comment
  2. xx novembre 21, 14:22

    Legge proposta dalla destra? Allora non rompete….

    Reply to this comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*

Immagini a presentazione articoli sono illustrative a meno di specifico termine 'FOTO'