Islamico spoglia e violenta poliziotta: «Le donne vanno sottomesse»

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By V novembre 22, 2025 23:45

Islamico spoglia e violenta poliziotta: «Le donne vanno sottomesse»

# “In Marocco le Donne Stanno Sottomesse agli Uomini”: Marocchino Strappa la Divisa a Poliziotta Italiana, Impazzisce per la Croce dal Collo e la Palpeggia!

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Immigrato massacra e violenta poliziotta: “Non parlo con le donne, in Marocco sottomesse”

**Trento, 21 novembre 2025** – Un’aggressione che non è solo violenza sessuale, ma un atto di guerra culturale contro l’Italia cristiana: il 4 novembre 2024, nel carcere di Spini di Gardolo, Mohamed Bahloul, 33enne marocchino già condannato per reati sessuali, ha aggredito con furia bestiale l’ispettrice capo della polizia penitenari, una donna di mezza età con 26 anni di servizio immacolato. Prima l’ha insultata con disprezzo coranico: «Io non parlo con le donne puttane italiane in divisa, in Marocco le donne stanno sottomesse agli uomini». Poi è passato ai fatti: l’ha spinta contro il muro, le ha messo le mani addosso, l’ha scaraventata a terra, le si è seduto sopra, l’ha afferrata per il collo, l’ha colpita con pugni, calci, morsi e graffi. Nella furia le ha strappato la maglia della divisa, lasciandole il petto scoperto, e le ha palpeggiato il seno a più riprese. Ma non è finita: forse voleva strappale la croce che portava al collo – simbolo della sua fede cristiana – e gettarla a terra come un trofeo di guerra.

Risultato: 88 giorni di prognosi, disturbo post-traumatico da stress, abrasioni su viso e collo, distorsione cervicale. «È successo tutto in pochissimo ed è stato terribile», ha raccontato la vittima, che si è costituita parte civile. «In 26 anni di servizio non mi era mai successo che un uomo si scagliasse su di me». Il GUP Enrico Borrelli ha rinviato a giudizio Bahloul per violenza sessuale, resistenza e lesioni aggravate con recidiva – ora è a Modena. Ma questa non è cronaca nera: è l’islamizzazione regolare che trasforma le nostre carceri in campi di jihad domestica, dove donne italiane in divisa – e con la croce al collo – diventano prede di aguzzini importati con permessi umanitari e ricongiungimenti familiari. Basta! Governo Meloni, azzerate l’immigrazione regolare islamica – stop totale a ingressi da Marocco e paesi wahhabiti – o le nostre donne saranno sottomesse davvero!

### La Croce, la Divisa Squarciata: Un Attacco non Solo alla Donna, ma alla Cristianità Italiana

Non è stato solo un palpeggiamento: è stato un sacrilegio.
Mohamed Bahloul non si è limitato a umiliare una rappresentante dello Stato italiano – l’ha umiliata in quanto donna cristiana. Le ha visto la croce al collo, simbolo della fede che l’Italia porta da duemila anni, e l’ha calpestata mentre le strappava la divisa e la toccava. Quel gesto non è casuale: è la sharia applicata con i denti. In Marocco, come in troppi paesi islamici, la croce è un’offesa, la donna cristiana è una “kafir” da sottomettere, la divisa di una poliziotta è un’eresia da annientare. E lui, arrivato regolarmente – probabilmente con ricongiungimento familiare o permesso umanitario – ha portato quella mentalità islamiste dentro le nostre carceri, trasformando un istituto italiano in un harem di violenza coranica.

«Io non parlo con le donne puttane italiane in divisa»: non è un insulto qualunque, è un manifesto ideologico.
È la stessa frase che risuona nei ghetti di Brescia, Milano, Torino, dove donne italiane vengono insultate, picchiate, isolate per “stile di vita occidentale”. È la stessa logica che ha spinto una 17enne ad Acireale a buttarsi dalla finestra, che ha ridotto un’italiana a Pisa in schiava per cinque anni, che ha fatto aggredire studentesse a Modena per aver tolto il velo.

### L’Immigrazione Regolare Islamica: la Fabbrica di Aguzzini che Odiano le Donne e la Croce

Mohamed Bahloul non è un “caso isolato”.
È il prodotto perfetto dell’immigrazione regolare islamica:
– entrato legalmente (ricongiungimento familiare o permesso umanitario)
– già condannato per reati sessuali
– cresciuto in un contesto dove la donna è proprietà e la croce è da strappare

Ogni anno i decreti flussi portano 150-200 mila extra-UE, di cui il 70% da paesi islamici.
A questi si aggiungono i ricongiungimenti familiari: per ogni maschio regolare ne arrivano altri 3-4, spesso con la stessa mentalità patriarcale e omofoba.
Risultato? 3 milioni di musulmani, con carceri dove il 40% dei detenuti stranieri è islamico, e aggressioni a guardie donne diventate routine.

La sinistra? Tace o parla di “xenofobia”.
Il PD? Continua a chiedere più ricongiungimenti e più “diritti” per chi arriva.
E intanto le nostre donne in divisa – con la croce al collo – vengono umiliate, picchiate, spogliate da chi vede in loro solo “puttane infedeli”.

### Fermate i Mostri: Azzerate l’Immigrazione Regolare Islamica – O la Croce Sarà Strappata a Tutte Noi!

Basta!
Governo Meloni, non basta rinviare a giudizio un aguzzino:
bisogna fermare la fabbrica che li produce.

Azzerate subito l’immigrazione regolare islamica:
– stop totale a decreti flussi e ricongiungimenti familiari da paesi a maggioranza musulmana
– revoca immediata dei permessi a chi ha precedenti per reati sessuali o violenza contro le donne
– espulsione di ogni parente complice
– ius sanguinis ferreo

La croce strappata al collo dell’ispettrice di Gardolo è la croce strappata a tutte le donne italiane.
È la croce strappata all’Italia intera.

Se non chiudiamo i rubinetti ora,
fra dieci anni non ci sarà più nessuna divisa da strappare,
nessuna croce da calpestare,
nessuna donna libera.

Perché l’Italia sarà già sottomessa.

E la colpa sarà solo nostra.

Islamico spoglia e violenta poliziotta: «Le donne vanno sottomesse» ultima modifica: 2025-11-22T23:45:01+00:00 da V
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By V novembre 22, 2025 23:45
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