Donna Italiana Palpeggiata da Branco Studenti Arabi sul Bus a Bergamo!

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By V novembre 23, 2025 19:02

Donna Italiana Palpeggiata da Branco Studenti Arabi sul Bus a Bergamo!

Un vero e proprio taharrush gamea sul bus. Studenti che di italiano hanno solo il sussidio dei genitori che la circondano per molestarla: è tempo di abrogare i ricongiungimenti familiari e remigrare i maschi afroislamici ine tà militare. Fuori dai coglioni. Meloni pensi meno a Kiev e più all’Italia.

# Bergamo, Bus del Terrore: Donna Italiana Palpeggiata da Branco di Studenti di Seconda Generazione con Carnagione Olivastra, Urlano in Arabo – Le Nostre Città Sono Zone di Guerra, Abroghiamo i Ricongiungimenti Familiari Ora!

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Bergamo, 21 novembre 2025.
Un bus affollato, tra via Gavazzeni e viale Papa Giovanni, nel cuore della città bassa.
Una donna italiana, in piedi tra i passeggeri, viene circondata da un gruppo di studenti tra i 16 e i 17 anni.
Carnagione olivastra, urla in arabo, atteggiamenti da padroni del mezzo.

La palpeggiano, la molestano, la umiliano davanti a tutti.
Lei in lacrime, la figlia adolescente fugge in preda al panico.
Una testimone, sconvolta, racconta tutto: “Era terrorizzata, piangeva, sua figlia è scappata via”.
La polizia avvia la caccia: telecamere, identikit, ma il branco è già svanito, libero di colpire di nuovo domani, sul prossimo bus, nella prossima città.

Non è un “episodio isolato”.
Non è “malamovida giovanile”.
È l’ennesima aggressione di seconda generazione immigrata – figli di nordafricani nati qui grazie ai ricongiungimenti familiari – che vedono le donne italiane come prede da toccare, insultare, terrorizzare.
Carnagione olivastra, urla in arabo: non parlano italiano a casa, non si sentono italiani nel cuore, ma hanno il passaporto tricolore in tasca.
Cresciuti con i nostri sussidi, le nostre scuole, i nostri bus – e ripagano con mani lerce sulle nostre donne, con terrore gratuito su chi osa viaggiare sola.

Bergamo non è più la città tranquilla della Lombardia.
È un campo minato: bus dove un gruppo di 16-17enni può palpeggiare una madre davanti alla figlia, urlare in arabo come in un suk di Casablanca, e svanire prima dell’arrivo della polizia.
La testimone lo dice senza giri di parole: “Un gruppo di studenti con carnagione olivastra, urlavano in lingua araba”.
Seconda generazione: nati qui da genitori immigrati regolarizzati con permessi umanitari e ricongiungimenti familiari, che hanno trasformato quartieri in ghetti dove l’italiano è l’intruso.
E la giustizia? Telecamere, verifiche – ma domani torneranno, più arroganti, più violenti.

Da Bergamo a Trieste, da Milano a Torino: sempre loro.
Sempre la seconda generazione nordafricana che aggredisce autisti italiani sui bus, palpeggia donne, terrorizza passeggeri.
A Trieste, tre maranza minorenni – seconda generazione – provocano, minacciano, pugni all’autista.
A Milano, 800 arresti di maranza: 7 su 10 nordafricani, 20% minorenni, spacciano, rapinano, violentano.
A Rovigo, branco marocchino sputa in faccia a una madre italiana, massacra la famiglia davanti al figlio di 10 anni.
A Codogno, macedone di seconda generazione accoltella al collo un coetaneo.
Sempre la stessa matrice: figli di immigrati che non si integrano, odiano chi li ha accolti, e usano la nostra cittadinanza come scudo per delinquere.

Questa non è integrazione.
È sostituzione violenta.
È la generazione che i ricongiungimenti familiari hanno creato: un immigrato irregolare arriva, ricongiunge clan, fa figli “italiani” che crescono a odiare l’Italia, a considerare le nostre donne oggetti da palpeggiare, i nostri bus territori da conquistare.
Bergamo è l’ennesimo campanello d’allarme: una donna palpeggiata, figlia in fuga, testimoni terrorizzati.
Domani sarà stupro, dopodomani omicidio.

Basta.
Abrogare immediatamente i ricongiungimenti familiari: revoca di ogni permesso concesso tramite essi, espulsione dell’intera famiglia al primo palpeggiamento, al primo insulto.
Niente più cittadinanza per nati da immigrati: solo ius sanguinis puro, sangue italiano per sangue italiano.
Rimpatrio forzato dei minori “stranieri” al primo reato, anche se “nati qui”.
Investiamo nelle nostre donne scortate sui bus, non in chi le palpeggia urlando in arabo.

Bergamo non è più una città italiana.
È territorio occupato da seconde generazioni che urlano in lingue straniere e toccano le nostre donne.
La lacrime della donna palpeggiata non sono una notizia di cronaca.
Sono l’Italia che muore, un palpeggiamento alla volta.
Chiudiamo le porte, o il prossimo bus sarà per tua figlia.
E il coro degli aggressori sarà in arabo.

Donna Italiana Palpeggiata da Branco Studenti Arabi sul Bus a Bergamo! ultima modifica: 2025-11-23T19:02:28+00:00 da V
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By V novembre 23, 2025 19:02
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