Maranza armati di coltello invadono le città italiane
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### Immigrati e Paura: i Maranza col Coltello, l’Armageddon Armato che l’Italia Non Può Più Ignorare
**Roma, 25 novembre 2025** – Da Milano al Sud, le nostre città sono diventate campi di battaglia dove i “maranza” – crasi tra “marocchino” e “zanza”, sinonimo di ladro e imbroglione – escono di casa con il coltello in tasca come se fosse un accessorio da moda, non un’arma omicida. Giovani immigrati di seconda generazione, nati qui ma cresciuti con l’odio per le nostre regole, seminano terrore da Nord a Sud: rapine, accoltellamenti, minacce di sgozzamento. Un’arma facile da reperire nei bazar etnici o rubata da ferramenta, ma letale nelle mani di chi vede l’Italia come un territorio da conquistare. Basta con le scuse del “disagio giovanile”: questa è un’invasione armata, un fallimento totale dell’accoglienza che ci sta costando sangue e libertà.
A Milano, la “danza del coltello” è diventata virale sui social: maranza nordafricani, con felpe Adidas e catene d’oro finte, ballano a ritmo di trap araba sfoderando lame per intimidire e colpire. Nel gennaio scorso, video esplosivi mostravano bande che “provavano” l’arma come un coreografia mortale, vantandosi di scippi e stupri in periferie come Corvetto o Barona. E non è folklore: a ottobre, un 22enne bocconiano è stato accoltellato in corso Como da cinque minorenni maranza, lasciandolo invalido per una rapina da 50 euro. Si filmavano ridendo, postando su TikTok “Non l’hanno scoperto” – prima di finire arrestati. In tre anni, i tentati omicidi con coltello sono triplicati, con 10 rapine al giorno in centro: i maranza non rubano per fame, ma per status, sfidando la polizia con video di vandalismi e insulti come “Vaff*** Italia”.
Scendendo al Sud, il coprifuoco imposto dal terrore: a Tor Bella Monaca o nei quartieri di Napoli, bande di egiziani e marocchini pattugliano le strade dopo le 20, coltello in mano, urlando “Se vi troviamo fuori casa, vi sgozziamo”. Un video di maggio, ripreso a Roma, ha gelato il sangue: un gruppo di maranza minaccia famiglie intere, imponendo regole da sharia urbana. E a Pordenone, sabato sera in stazione: un 15enne italiano derubato di felpa e cintura sotto la minaccia di un serramanico, mentre un 16enne di Brugnera perde telefono e scarpe da un branco chiassoso. “Figli di immigrati”, dicono le cronache, ma con look da gang – tuta acetata, riccioli rasati – e violenza da predatori. Le forze dell’ordine? Impotenti: solo il 10% delle rapine denunciate, carceri minorili sovraffollate dove uno su due è straniero.
Il fenomeno esplode ovunque: a Como e Cantù, tre aggressioni in un weekend a ottobre – un 19enne accoltellato, una 25enne rapinata in piazza Volta con lama alla gola, turisti indiani derubati a Villa Olmo da egiziani minorenni. A Verona e Bologna, il 44-55% delle lesioni da coltello sono opera di under 18 immigrati; a Genova, il 71% dei minori arrestati è straniero. Anche al corteo del 25 aprile a Milano, una decina di “ragazzini egiziani” ha scatenato il panico in Duomo: coltellate, calci, lancio di sedie contro la Brigata Ebraica, urlando insulti razziali. E a Ferrara o Parma? Stesse storie: palpeggiamenti e fughe con lama, come il 19enne straniero che manomette il braccialetto per evadere dopo un tentato stupro.
Questi maranza non sono “vittime del sistema”: sono il sistema marcio che abbiamo creato, accogliendo senza filtri famiglie da culture retrograde dove il coltello è “tradizione” e la donna è preda. Statistiche alla mano: immigrati e loro figli commettono il 40% dei reati con lama nelle città del Nord, normalizzando la violenza sui social come “stile di vita”. La trap li esalta – “Pistole nella Fendi” – e i centri sociali li difendono come “proletari emarginati”. Ma i veri proletari sono gli italiani che barricano le porte, le mamme che non lasciano uscire le figlie, i nonni terrorizzati nei parchi.
Basta! Questa paura non è razzismo: è sopravvivenza. Chiudete i porti, revocate cittadinanze a chi delinque, pene minime 20 anni per uso di coltello, espulsioni immediate per famiglie che generano mostri. Politici codardi, smettetela di finanziare l’invasione: i maranza col coltello non sono “nuovi italiani”, sono un esercito nemico. L’Italia si riprende le sue strade, o diventeranno fosse comuni per i nostri figli. Il popolo non ha più paura: ha rabbia, e presto esploderà.



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