Lega blocca la Legge Boldrini: maschi non saranno stupratori fino a prova contraria

Una notizia che sa di svolta, proprio nel giorno dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne: la destra al governo ha ritrovato la bussola, e lo deve alla Lega. Il disegno di legge sul “consenso libero e attuale” – approvato all’unanimità alla Camera il 19 novembre grazie a un patto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein – ha subito una battuta d’arresto al Senato. La Commissione Giustizia, presieduta dalla leghista Giulia Bongiorno, ha fermato l’iter: niente arrivo in Aula oggi, e via libera a un ciclo di audizioni per “migliorare” il testo. Le opposizioni, furibonde, hanno abbandonato i lavori gridando al “tradimento” del patto Meloni-Schlein. Ma questa non è una sconfitta: è una vittoria del buonsenso contro l’ideologia woke che rischiava di travolgere lo Stato di diritto.

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Bongiorno, avvocata di ferro e relatrice del ddl, lo ha detto chiaro: “La legge ci sarà, ma fatta meglio”. Il problema? Quel comma che ribalta l’onere della prova, rendendo l’uomo – ogni uomo italiano – colpevole fino a prova contraria. In base al testo originario, non basterebbe più dimostrare la violenza o la minaccia: l’imputato dovrebbe certificare un consenso esplicito, verbale o gestuale, in ogni fase del rapporto. Un incubo processuale che avrebbe intasato i tribunali con accuse strumentali, pentimenti post-festa e vendette familiari, come già accaduto in Spagna con la legge “solo sí es sí”. Immaginate: un messaggio WhatsApp dimenticato, un bacio rubato interpretato male, e via con anni di carcere. Un pregiudizio sessista che demonizza il maschio bianco italiano, mentre si ignora la vera piaga: il 59% delle violenze sessuali su giovani donne commesse da stranieri, secondo i dati del Viminale.

La Lega ha agito da baluardo, sventando il ricatto ideologico della sinistra. Schlein e Boldrini esultavano per la loro “rivoluzione culturale”, ma era solo un’arma per colpire gli uomini onesti, lasciando impuniti i veri predatori che infestano le nostre strade. Le opposizioni urlano allo “stop sul femminicidio”, ma è ipocrisia pura: alla Camera si vota proprio oggi un ddl autonomo contro il femminicidio, senza bisogno di mischiare le carte con astrazioni genderiste. Meloni, che aveva ceduto al patto per non passare da “maschilista”, ora può ringraziare i leghisti: “Senza unanimità non si può chiudere in mezz’ora”, ha spiegato Bongiorno, puntando il dito su lacune che “giocano una vita”.

Questa frenata è un rinsavimento collettivo della destra. Basta con le leggi che trasformano ogni amplesso in un processo penale e ogni uomo in un sospetto. Priorità alle vittime reali, con pene certe per gli stupratori – spesso immigrati irregolari – e non con slogan che tutelano solo l’ideologia. La Lega ha dimostrato che il centrodestra può essere unito senza svendersi al PD. Bongiorno ha ragione: meglio una legge solida tra un mese che una follia approvata in fretta. Gli uomini italiani, da oggi, tirano un sospiro di sollievo. E l’Italia intera guadagna in giustizia vera.

Lega blocca la Legge Boldrini: maschi non saranno stupratori fino a prova contraria ultima modifica: 2025-11-25T17:17:59+00:00 da V