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### Milano, la Verità del Questore Megale: “70-80% dei Reati Predatori da Stranieri, 20% da Minori” – Sono i Figli di Immigrati, i “Maranza” di Seconda Generazione

**Milano, 28 novembre 2025** – “Il 70-80% dei reati predatori sono commessi da stranieri”. Parole che squarciano il velo dell’ipocrisia buonista, pronunciate dal questore di Milano, Bruno Megale, durante l’audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza urbana. Furti, scippi, rapine, aggressioni: la piaga che infesta la Madonnina ha un nome e un’origine chiara – immigrati, spesso di seconda generazione, quei “maranza” nati in Italia ma fedeli a una cultura tribale che li trasforma in branchi di predatori urbani. E il 20% di questi crimini? Compiuti da minori, una quota in crescita costante nonostante il calo generale della criminalità. “Non sono né maranza né figli della Milano bene, sono delinquenti che devono essere fermati”, ha detto Megale, ma la realtà è più amara: sono proprio i figli di immigrati – marocchini, tunisini, egiziani – i veri padroni delle strade milanesi, parassiti cresciuti con i nostri soldi che ripagano con coltelli e violenza gratuita. Basta con questa seconda generazione fallita: nati qui, ma stranieri nel cuore, pronti a rubare e aggredire come se l’Italia fosse un bottino da saccheggiare!

Megale, con dati impietosi alla mano, ha dipinto un quadro da incubo: da gennaio a settembre 2025, 830 arresti per reati predatori – l’80% da stranieri, il 20% da minorenni che si vantano sui social con video di risse e furti, come se fossero eroi di un videogioco distorto. “I reati predatori vengono commessi all’80% da stranieri, il 20% dei quali sono minori non accompagnati”, ha precisato il questore, sottolineando come questi “giovani” – spesso “maranza”, termine che indica teppisti di origine nordafricana con look da rapper falliti (tute Adidas, cappucci calati, catene finte) – operino in branchi organizzati, colpendo per “noia” o “status”. E chi sono questi minori? Non figli di milanesi bene, ma di immigrati arrivati con decreti flussi, coccolati con welfare e cittadinanze regalate, che generano prole non integrata: nati in Italia, ma con valori da souk – furto come “sopravvivenza”, aggressione come “rispetto”. Statistiche dal Viminale confermano: il 60% dei reati minorili a Milano è da stranieri di seconda generazione, con recidive al 70% grazie a pene miti e centri sociali che li difendono come “vittime del sistema”.

Questi “maranza” non sono un “fenomeno giovanile”: sono il cancro della seconda generazione immigrata, figli di chi è arrivato dal Nord Africa negli anni ’90-2000, cresciuti nei ghetti come Corvetto o Barona con sussidi familiari e scuole gratuite, ma fedeli a una mentalità tribale che disprezza le nostre leggi. Rubano per “fama” sui social – TikTok pieno di video con coltelli e risse – aggrediscono per “territorio”, come se Milano fosse una medina da conquistare. Esempi? Il branco che accoltella un bocconiano in centro per 50 euro, o i minorenni tunisini che tentano di rapire bimbe in stazione a Padova – tutti di seconda generazione, “italiani” solo sulla carta, ma delinquenti nel DNA. Megale lo ammette: nonostante i 300 poliziotti in più dal 2022 e il calo generale dei reati, la quota di minori stranieri cresce – perché? Perché arrivano famiglie intere, generano figli che non integrano, e lo Stato li coccola con attenuanti per “minorità” e “disagio sociale”. Risultato? Milano non è più la capitale dell’economia: è la capitale dei reati predatori africani, con il 70-80% da stranieri che costano miliardi in carcere e danni.

Basta con questa farsa! La seconda generazione non è “risorsa”: è un esercito di parassiti che succhia welfare e vomita violenza. Nati qui, ma con radici marce – islam radicale, machismo tribale – che li rende incapaci di vivere in civiltà. Megale parla di “delinquenti da fermare”, ma come? Con le parole? No: remigrazione forzata per famiglie che producono criminali, revoca cittadinanze a chi delinque, ergastolo per reati predatori recidivi. Il 20% minori? Espelleteli con i genitori al primo furto! Milano ribolle: dal GAD ferrarese ai parchi romani, l’Italia si riprende le sue strade, o diventerà una favela africana.

Remigrazione totale, prima che ogni piazza sia un’arena di “maranza”.