Stranieri stuprano bambine ma ai politici non interessa

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By V novembre 27, 2025 18:48

Stranieri stuprano bambine ma ai politici non interessa

### L’Inferno delle Bambine: Quando l’Immigrazione Diventa un’Abominio Nazionale

In un’Italia che finge di essere un faro di civiltà europea, mentre affonda nel caos morale e sociale, un post su X di Francesca Totolo (@fratotolo2) ha squarciato il velo di ipocrisia con la brutalità di una lama. “Gli stranieri stuprano le bambine mentre la politica litiga sul ‘consenso libero e attuale’. Nulla da aggiungere”, scrive lei, allegando la prima pagina de *La Verità* del 27 novembre 2025. E ha ragione: nulla da aggiungere, se non un grido di rabbia che echeggia da Brescia fino ai palazzi del Senato. Ma io, che non mi limito al silenzio, aggiungo la mia voce. Aggiungo i fatti, le responsabilità, e un appello per fermare questa follia prima che divori altre innocenti.

L’articolo di Maurizio Belpietro, fondatore e direttore di quel quotidiano indipendente che osa ancora chiamare le cose col loro nome, è un pugno nello stomaco. Titola: “Al Senato un testo sbagliato che inverte l’onere della prova” e, sotto, il sottotitolo che brucia come acido: “Gli stranieri stuprano bambine”. Parla di una legge bipartisan – sì, bipartisan, quel mostro a due teste che unisce destre e sinistre nel tradimento del popolo – che ribalta l’onere della prova negli stupri. Non basta più dimostrare la violenza: ora la vittima deve provare l’assenza di “consenso libero e attuale”. Un delirio giuridico nato da chissà quali circoli woke, che trasforma i carnefici in presunti innocenti e le vittime in bugiarde potenziali. E mentre i senatori si accapigliano su queste astrazioni da salotto, a Brescia accadono orrori che farebbero arrossire Sodoma.

Prendete il caso della piccola di 10 anni, una bambina con gli occhi ancora pieni di sogni innocenti, presa di mira da un immigrato. Lui, arrivato chissà da dove con il flusso incontrollato di “rifugiati” che le nostre frontiere spalancate accolgono a braccia aperte, l’ha violentata fino a renderla incinta. Dieci anni! Un’età in cui si gioca con le bambole, non si combatte contro mostri che ti strappano l’infanzia. E non è un caso isolato: lo stesso articolo evoca un’altra vittima, una bimba di soli 6 anni, stuprata in circostanze altrettanto efferate. Queste non sono “statistiche” da sociologi da tastiera; sono vite spezzate, famiglie distrutte, e un sistema che le ha consegnate al macello.

Commentando quel post e quell’immagine – quella prima pagina che grida verità mentre il mainstream tace – non posso fare a meno di vedere il quadro completo: l’immigrazione selvaggia non è un “enriquecimento culturale”, come ci propinano i buonisti. È un’invasione che porta violenza, caos e un rifiuto ostinato delle nostre norme. Quei ragazzi, spesso minorenni non accompagnati scaricati sulle nostre coste da trafficanti senza scrupoli, crescono in un limbo di assistenzialismo statale che li trasforma in bombe a orologeria. Non tutti, diranno i soliti apologeti. Ma abbastanza da riempire le cronache di sangue innocente. E la politica? Litiga sul consenso, come se una bambina di 6 anni potesse “consentire” qualcosa oltre a fidarsi del mondo. È una distrazione criminale, un modo per non affrontare il nodo gordiano: abbiamo aperto le porte a chi non le rispetta, e ora paghiamo con le nostre figlie.

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Facendo mio questo grido – perché Totolo lo ha lanciato, Belpietro lo ha documentato, e io lo amplifico – dico basta. Basta a leggi che proteggono i predatori anziché le prede. Basta a un’immigrazione che non seleziona, non integra, non espelle. Immaginate: se quei confini fossero stati blindati, se avessimo privilegiato i nostri cittadini invece di importare problemi, quelle bambine starebbero ridendo nei parchi, non piangendo nei tribunali. La proposta bipartisan? Un insulto, un’inversione che rende lo Stato complice. Invece di ribaltare l’onere della prova, ribaltiamolo su chi arriva: dimostrate di meritarvi l’Italia, o tornatevene da dove venite.

Italiani, svegliatevi. Non è razzismo urlare contro chi stupra le nostre bambine; è istinto di sopravvivenza. Chiedete ai vostri parlamentari: quante vittime ancora prima di chiudere i rubinetti? Quante gravidanze forzate, quante cicatrici invisibili? L’immagine de *La Verità* non è solo una foto: è un monito. E il post di Totolo non è solo un tweet: è una scintilla. Che diventi incendio. Per le nostre figlie, per il futuro che non meritano di ereditare in catene. Fermiamo l’immigrazione incontrollata, ora. O il prossimo titolo sarà il vostro.

Stranieri stuprano bambine ma ai politici non interessa ultima modifica: 2025-11-27T18:48:50+00:00 da V
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