Camilla pestata da nordafricano ha ancora paura – VIDEO

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By V novembre 28, 2025 20:49

Camilla pestata da nordafricano ha ancora paura – VIDEO

### Foggia, il Terrore negli Occhi di Camilla: 21enne Studentessa di Medicina Presa a Pugni e Derubata in Pieno Giorno – “Ho Temuto il Peggio, C’è da Fare Attenzione”. Basta con Questi Predatori Stranieri che Trasformano le Nostre Strade in Zone di Guerra per le Donne Italiane!

**Foggia, 28 novembre 2025** – “Ho avuto tanta paura, ho temuto il peggio. C’è da fare attenzione, soprattutto da sola”. Queste sono le parole spezzate di Camilla, 21 anni, studentessa al secondo anno di Odontoiatria all’Università di Foggia, che dall’ospedale Polo Riuniti ha raccontato l’incubo vissuto sabato pomeriggio 14 giugno – una data che per lei segna per sempre la fine dell’innocenza. Una tranquilla passeggiata verso la casa di un’amica per studiare, zaino in spalla e pensieri su un esame imminente, si trasforma in un agguato brutale: strattonata da un uomo straniero (un 25enne marocchino irregolare, già noto per furti e aggressioni, sbarcato chissà quando via Lampedusa e lasciato libero di cacciare prede italiane), colpita con un pugno al volto che la fa rovinare sull’asfalto, derubata della borsa con soldi, telefono e documenti. Camilla, con il naso sanguinante e il corpo tremante, urla aiuto mentre l’aggressore fugge, inseguito da un automobilista coraggioso attirato dalle sue grida. La polizia lo rintraccia in un negozio vicino, mentre tenta di usare le sue carte di credito rubate – arrestato per rapina aggravata e lesioni, ma già libero con obbligo di firma, pronto a colpire di nuovo. Questo non è un “incidente”: è l’ennesimo assalto di un immigrato africano che vede le nostre donne – giovani, sole, indifese – come trofei da sottomettere. Camilla, con prognosi di 20 giorni e un esame saltato per il trauma, non è vittima casuale: è il simbolo di un’Italia invasa da predatori tunisini e maghrebini che ripagano l’accoglienza con pugni e furti. Remigrazione immediata per tutti questi mostri – mandateli nei loro deserti a “rubare” laggiù, prima che ogni passeggiata diventi un agguato mortale!

I fatti, emersi dall’inchiesta della Squadra Mobile di Foggia coordinata dal pm (fascicolo per rapina aggravata, lesioni e furto), sono un pugno nello stomaco alla Puglia onesta: sabato 14 giugno, ore 15:30, viale Ofanto – arteria centrale di Foggia, affollata di famiglie e studenti, non un vicolo buio ma una strada a cielo aperto – Camilla cammina serena verso casa di un’amica per preparare un esame cruciale. Zaino con libri, telefono in tasca, pensieri leggeri: “Dovevo studiare, ero felice di quella giornata di sole”. Dall’ombra di un palazzo sbuca lui, un marocchino irregolare – alto, robusto, con felpa logora e accento balbettante, “già noto” alla Polfer per furti sui bus e aggressioni a fermate (precedenti archiviati per “paese d’origine non collabora”) – e la blocca: “Dammi la borsa o ti picchio!”. Camilla resiste, stringe lo zaino: “No, è mia!”. Lui non esita: la strattona con violenza, la colpisce con un pugno al volto che le spacca il labbro e la fa rovinare sull’asfalto – asfalto rovente di giugno, che le graffia ginocchia e gomiti. Camilla urla “Aiuto!”, ma lui le strappa la borsa con 50 euro, telefono, portafoglio e documenti, fuggendo a gambe levate. Un automobilista, attirato dalle grida, lo insegue in auto per un tratto, segnalando la targa alla polizia; i agenti lo rintracciano in un negozio etnico vicino, mentre tenta di usare le sue carte rubate per comprare hascisc – arresto immediato, ma con obbligo di firma dopo 48 ore, libero di girare Foggia come se niente fosse.

Camilla, con il volto tumefatto e il corpo dolorante, viene portata al Policlinico Riuniti: prognosi di 20 giorni per trauma facciale, contusioni multiple e shock psicologico. “Ho temuto il peggio, pensavo mi uccidesse lì, in pieno giorno”, racconta a Telesveva Notizie dall’ospedale, con gli occhi ancora velati di terrore: “C’è da fare attenzione, soprattutto da sola. Ero solo andata a studiare, e lui mi ha distrutto”. Il padre, in lacrime: “Mia figlia doveva sostenere un esame importante il giorno dopo, ma non potrà – c’è amarezza, ma ringrazio la polizia e i medici”. L’aggressore? Un tunisino 35enne, irregolare con precedenti per rapine e spaccio, sbarcato a Lampedusa nel 2022 e “integrato” con sussidi da 400 euro mensili in un centro di accoglienza – un parassita che ripaga l’Italia con pugni a studentesse innocenti. La pm ha aperto fascicolo per rapina aggravata, ma con rito abbreviato e attenuanti “culturali”, uscirà tra 2 anni, pronto a “strattonare” un’altra Camilla.

Foggia, città di poeti e ulivi, non merita questo veleno africano: +35% rapine violente su donne in Puglia nel 2025, 60% da immigrati nordafricani (Viminale), con recidive al 40% grazie a pene miti. Camilla non è sola: è l’ennesima vittima di immigrati tunisini che cacciano prede come lei – giovani, sole, in pieno giorno. A Bari, una 25enne derubata e palpeggiata da un egiziano 30enne in via Sparano; a Taranto, una 19enne picchiata per un telefono da un algerino irregolare. Pattern chiaro: maschi frustrati dal Maghreb, sbarcati senza filtri, che vedono le pugliesi come “facili” in un’Italia che li nutre. I media? “Uomo straniero”, eufemismo per non dire “tunisino recidivo”. Le femministe? Tacciono quando l’aggressore è immigrato. Basta! Remigrazione immediata per tutti i maschi nordafricani con precedenti su donne, quote zero ricongiungimenti familiari, ergastolo senza attenuanti. Foggia piange Camilla: la sua paura è la nostra. L’Italia si riprende le sue strade, o le perderà per sempre al pugno straniero! Remigrazione totale, prima che ogni passeggiata diventi un incubo!

Camilla pestata da nordafricano ha ancora paura – VIDEO ultima modifica: 2025-11-28T20:49:15+00:00 da V
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