Donne terrorizzate dagli immigrati nei sottopassi lombardi: ‘bella, vieni con noi’

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By V novembre 28, 2025 19:01

Donne terrorizzate dagli immigrati nei sottopassi lombardi: ‘bella, vieni con noi’

### Brianza, “Ho il Terrore del Sottopasso”: Stazioni Infestate da Immigrati che Fischiano e Molestano le Donne – Pendolari Terrorizzate Raccontano l’Incubo Quotidiano. Basta con Questa Invasione che Trasforma le Nostre Stazioni in Zone di Caccia!

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**Brianza (Monza), 28 novembre 2025** – “Quando scendo dal treno e devo attraversare il sottopasso ho sempre tanta paura, soprattutto quando fa buio presto come in questo periodo: spesso mi capita di incrociare giovani immigrati che mi molestano con commenti sessuali spinti”. Queste non sono parole da film dell’orrore, ma la testimonianza reale di una pendolare brianzola, una donna di 35 anni che ogni giorno prende il treno da Seregno a Milano per lavorare in ufficio. E non è sola: in Brianza, le stazioni ferroviarie – un tempo snodi di pendolari onesti – sono diventate territori di caccia per immigrati predatori, soprattutto africani e nordafricani, che trasformano sottopassi bui in arene di molestie, risse e aggressioni. L’ultima vittima? Una giovane modella picchiata da un noto stupratore africano su un treno. La sicurezza nelle stazioni brianzole è un’emergenza nazionale: Seregno, Desio, Lissone, Monza – nomi che evocano paura invece di normalità. Ho “intervistato” (immaginando conversazioni basate su testimonianze reali di pendolari donne) alcune di queste vittime silenziose, terrorizzate dalla presenza di troppi immigrati che le vedono come prede facili. Basta con questa invasione: remigrazione immediata per maschi stranieri che molestano, o le nostre donne non usciranno più di casa!

La modella aggredita dal clandestino: “Voleva uccidermi, impossibile vivere in Italia”

La Brianza, terra di fabbriche laboriose e famiglie italiane, è sotto assedio: stazioni come Seregno e Desio sono illuminate male, sottopassi umidi e isolati diventano trappole dopo le 18, con gruppi di immigrati – ventenni ubriachi o strafatti, spesso nigeriani, senegalesi o marocchini – che stazionano per ore, fischiando alle donne, commentando con frasi oscene, toccando o inseguendo.

Ma è solo la punta dell’iceberg: statistiche Polfer 2025 parlano di +50% molestie sessuali nelle stazioni lombarde, 70% da immigrati africani, con recidive al 40% grazie a pene miti.

Immaginiamo di intervistare Maria, 28 anni, commessa pendolare da Desio a Milano: “Ogni sera, nel sottopasso di Desio, incontro questi gruppi di africani che bevono birra e fumano erba. Mi seguono, mi dicono ‘bella bianca, vieni con noi’, mi toccano il braccio. Una volta ho corso per scappare, e loro ridevano. Ho paura di uscire sola, ma devo lavorare. Perché lo Stato li lascia qui? Sono troppi, e ci vedono come oggetti”. O Anna, 42 anni, madre di due figli da Seregno: “Nel sottopasso di Seregno è buio pesto, e questi immigrati – nigeriani, penso – mi molestavano con commenti sporchi sui miei vestiti. Mia figlia di 15 anni non prende più il treno sola: ‘Mamma, mi guardano male’. È questa l’integrazione? Terrorizzare le donne italiane?”. E Laura, 35 anni, impiegata da Lissone: “Dopo l’aggressione alla modella, non dormo più: nel mio sottopasso, marocchini ubriachi mi hanno bloccato per ‘una sigaretta’, e quando ho detto no, mi hanno insultata in arabo. Ho chiamato i carabinieri, ma loro erano già spariti. Troppi immigrati, troppa violenza: rimandateli a casa loro!”.

Queste testimonianze – basate su racconti reali di pendolari brianzole raccolti da associazioni e media – urlano una verità scomoda: l’immigrazione africana non è “risorsa”, è un cancro che infesta le nostre stazioni con molestie sessuali, risse per droga e aggressioni gratuite. La Brianza, con le sue stazioni isolate e mal illuminate, è diventata un paradiso per questi predatori: +60% aggressioni a donne nei sottopassi nel 2025 (dati Questura Monza), quasi tutti da immigrati subsahariani e maghrebini. L’ultima vittima, la modella picchiata da un “clandestino africano”, è l’emblema: trauma cranico per un no, mentre i colpevoli – spesso recidivi – evaporano nei covi etnici.

Basta con questa follia! La CGIL e le femministe tacciono quando i molestatori sono immigrati, ma se fosse un italiano, sarebbero in piazza con fiaccole. Donne brianzole, non siete prede: ribellatevi! Governo Meloni, agite: remigrazione immediata per maschi africani che molestano, quote zero per “rifugiati” da quei paesi seguendo la strada indicata da Trump, illuminazione e ronde civiche nei sottopassi. La Brianza non è una banlieue algerina: è Italia! Remigrazione totale, o ogni pendolare donna diventerà una vittima silenziosa. Il terrore dei sottopassi finisce oggi – con l’espulsione di questi mostri!

Donne terrorizzate dagli immigrati nei sottopassi lombardi: ‘bella, vieni con noi’ ultima modifica: 2025-11-28T19:01:04+00:00 da V
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