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Furba. Non cancellare la festa ma sostituirla. Purtroppo per lei i musulmani odiano anche Babbo Natale.

# Genova, Sindaco PD Salis Cancella il Presepe: “Babbo Natale Più Inclusivo” – È la Sharia Soft che Dittatura il Natale Cristiano! Da Bruxelles a Palazzo Tursi, l’Islamizzazione Cancella le Radici – Azzerate l’Immigrazione Regolare Islamica o il 25 Dicembre Sarà Haram!

**Genova, 29 novembre 2025** – Un oltraggio che squarcia il cuore del Natale ligure, un sacrilegio che profana Palazzo Tursi – sede storica del Comune genovese – con la cancellazione del presepe tradizionale, sostituito da un “villaggio di Babbo Natale più inclusivo”. Non è un “cambiamento moderno”: è l’islamizzazione strisciante che detta legge sulle nostre feste, neutralizzando la Natività per non “offendere” sensibilità multiculturali – ovvero, musulmane. La sindaca PD Silvia Salis, astro nascente della sinistra, ha deciso di eliminare il presepe dalla Sala delle Conferenze di Tursi, optando per luminarie laiche e un Babbo Natale “universale” che, come tuona Carlo Fidanza (FdI), “cancella le nostre radici cristiane”. L’articolo di *Secolo d’Italia* – “La sindaca Salis cancella il presepe, meglio il ‘più inclusivo’ Babbo Natale. Ma non era cattolica?” – è un grido d’allarme che riecheggia come un tuono: “La giunta Salis è arrivata a politicizzare anche il Natale. A sostenere che non va bene il presepe, con tutti simboli religiosi e civili che racchiude, è stata la sindaca che si è detta cattolica”. Fidanza attacca: “Uno schiaffo alla tradizione”, mentre la Lega di Genova accusa di “resa culturale” per compiacere l’elettorato islamico. Questo non è “inclusività”: è abdicazione alla sharia soft, un passo verso l’Europa senza Croce. Mentre Salis esalta “diversità”, Genova – culla di presepi in legno secolare – si piega. Azzerate l’immigrazione regolare islamica – stop totale a ingressi da paesi islamici – o il Natale italiano diventerà un “villaggio inclusivo” dove Maria, Giuseppe e Gesù sono ombre laiche, e la mezzaluna sorgerà sulle luminarie!

### Genova, il Presepe Cancellato: Da Tradizione Ligure a “Babbo Natale Inclusivo” – La Sindaca Salis Piega il Natale alla Sharia Soft

Immaginate Palazzo Tursi, baluardo dogale genovese con le sue sale affrescate, illuminate non dal presepe con il Bambin Gesù ma da un “villaggio di Babbo Natale” – elfi, renne, regali laici, senza un pastore o una capanna. La decisione di Salis, annunciata con ipocrita enfasi su “inclusività per tutti”, ha scatenato un terremoto: “Non va bene il presepe, con tutti i simboli religiosi e civili che racchiude”, ha dichiarato la sindaca, che si dice “cattolica” ma preferisce un Natale “universale” per non escludere “chi non condivide la tradizione cristiana”. *Secolo d’Italia* lo inchioda: “La sindaca Salis cancella il presepe, meglio il ‘più inclusivo’ Babbo Natale. Ma non era cattolica? FdI all’attacco”. Fidanza ruggisce: “Uno schiaffo alla tradizione genovese, che ha una secolare storia di presepi in legno scolpito a Chiavari”. La Lega locale accusa: “Politicizzazione del Natale, resa culturale per compiacere l’elettorato immigrato”. Non è fantasia: Genova, con 15% musulmani (Ismu), vede la comunità islamica crescere del 5% annuo grazie a ricongiungimenti familiari, e Salis – eletta con il PD – sceglie di neutralizzare la Natività per “tolleranza”. Ma tolleranza verso chi? Verso l’Islam che vede il presepe come idolatria, Maria come “prostituta cristiana”, e impone halal e Eid al posto del 25 dicembre. Questo non è progresso: è islamizzazione soft, un Natale dereligiosizzato per compiacere moschee abusive e ghetti halal.

### L’Islamizzazione del Natale: Da Bruxelles a Genova, Tradizioni Cancellate per Non “Offendere” la Sharia

Genova non è isolata: è l’eco di Bruxelles, dove il presepe in Grand-Place ha ridotto la Sacra Famiglia a sagome senza volto – silhouette in patchwork “per tutti i toni della pelle” – per “inclusività universale”. *Secolo d’Italia* lega i fili: “Ogni anno attacchi al presepe per non offendere altre religioni”, con Genova che sostituisce la capanna con Babbo Natale laico. In Francia, presepi pubblici vietati per “laicità” (ma moschee finanziate); in Germania, mercatini rinominati “d’inverno”; in Belgio, crocifissi rimossi da scuole. L’Europa si auto-censura: 25 milioni di musulmani (Eurostat), natalità tripla, flussi che importano 1 milione annui. Risultato? Ghetti dove la sharia detta legge: velo under 14 a Bruxelles, halal mense, Natale “offensivo”. Fidanza ha ragione: “Cancellare le nostre radici per compiacere qualche islamico è suicidio culturale”. In Italia? A Bologna presepi rimossi per “tolleranza”; a Mantova alberi natalizi distrutti da maranza maghrebina; a Parabiago vandali marocchini che bruciano presepi. Salis, “cattolica” per comodo, piega Genova alla sharia soft: un presepe cancellato è un passo verso un Natale haram, dove Maria è “prostituta” e Gesù un profeta minore.

### La Vera Colpa: Immigrazione Regolare Islamica che Gonfia Comunità e Dittatura “Inclusività” – Azzera i Flussi o il Natale Sparirà!

Questo oltraggio non nasce dal nulla: è il frutto velenoso dell’immigrazione regolare islamica, che ogni anno spalanca le porte a 150mila ingressi da paesi wahhabiti – Marocco, Pakistan, Egitto – più ricongiungimenti familiari che triplicano clan. Risultato? 3 milioni di musulmani in Italia, 15% a Genova, con natalità 2,5 figli vs 1,2 italiana, che gonfiano ghetti e moschee abusive. La “inclusività” di Salis? Copertura per non offendere chi vede il presepe come bestemmia: 40% under 25 musulmani pro-sharia (Ifop Francia), con rifiuto “mescolanza uomo-donna” al 45%. La sinistra esalta “diversità”: ma è abdicazione, un Natale laico che prefigura sharia. Governo Meloni, non assecondate il PD: azzerate l’immigrazione regolare islamica – decreto shock che blocchi flussi da wahhabiti, revoca permessi sospetti, ius sanguinis ferreo. Vietate presepi “neutrali”, imponete crocifissi pubblici. Petizioni, marce, voto di ferro: per Salis che cancella, per Genova cristiana. Azzerate ora, o il 25 dicembre pregherò in arabo. Ribelliamoci: il presepe non si neutralizza!

Quest'anno a Palazzo Tursi, sede del Comune di #Genova, non verrà allestito il tradizionale #presepe che da anni vede alternarsi le associazioni dei vari quartieri della città. La sinistra non si smentisce mai: cerca di censurare o cancellare i simboli delle nostre tradizioni e… pic.twitter.com/ClAh8fHkoo

— Silvia Sardone (@SardoneSilvia) November 28, 2025