Maranza esigono sesso da ragazzina a Ferrara: offrono soldi

La ragazzina dice no. I tre non insistono oltre (per ora) e si allontanano. Ma uno di loro, 21 anni, viene bloccato dai carabinieri. Gli altri due? Svaporati, come sempre. Indagini in corso, ma sappiamo già come finirà: il fermato probabilmente uscirà in poche ore, gli altri due resteranno fantasmi.

Non è “prostituzione minorile”. È tratta delle bianche in salsa italiana. È la mercificazione delle nostre figlie da parte di chi è arrivato ieri con il gommone e già si sente padrone del territorio.

La stazione di Ferrara, come tutte le stazioni italiane, è diventata un suk a cielo aperto: spaccio, molestie, risse, prostituzione. E i protagonisti sono quasi sempre gli stessi: maschi nordafricani e subsahariani tra i 18 e i 30 anni, sbarcati da Lampedusa o salvati dalle ONG, poi “dispersi” nel nulla dopo l’identificazione.

Perché nessuno dice la verità?
Perché nessuno scrive che il 21enne denunciato è probabilmente tunisino o marocchino, con precedenti per spaccio o furto, e che dovrebbe essere già stato rimpatriato tre volte?

Perché continuiamo a chiamare “giovani” chi considera le nostre adolescenti merci da comprare con 20 euro?

Basta con la censura politically correct.
Questi non sono “ragazzi in difficoltà”. Sono predatori che le ONG e i governi compiacenti hanno scaricato sul nostro territorio. E ogni giorno che passa ce ne sono di più.

Una ragazzina non può più andare in stazione senza rischiare di essere adescata da una banda di magrebini.
Questo è il prezzo dell’immigrazione clandestina di massa.

Chiudete i porti.
Espellete subito.
O fra poco non basteranno più le denunce: serviranno le bare.

Ferrara come Cagliari come Milano come Roma.
L’Italia sta diventando un bordello a cielo aperto.
E i responsabili hanno nome e cognome: quelli che hanno aperto le frontiere e oggi fingono di scoprire il problema.

Maranza esigono sesso da ragazzina a Ferrara: offrono soldi ultima modifica: 2025-12-01T23:13:00+00:00 da V