Africano mangia dito a poliziotta ma il giudice lo assolve

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By V dicembre 2, 2025 21:16

Africano mangia dito a poliziotta ma il giudice lo assolve

### Ascoli Piceno, l’Orrore Assoluto: Un Gambiano Stacca un Dito a una Poliziotta con un Morso, e la Magistratura lo Assolve per “Incapacità” – Basta con Questi Mostri Immigrati e Giudici Complici

Ascoli Piceno, febbraio 2025.
Una poliziotta italiana, una donna che indossa l’uniforme per proteggerci, fa il suo dovere: controlla un 25enne del Gambia trovato senza biglietto su un treno regionale.
Lo porta al Commissariato, routine quotidiana in un’Italia invasa da balordi senza un euro in tasca.
La risposta? Un’aggressione da incubo: il gambiano si scaglia contro tre agenti, ma è lei la vittima designata.
La morde come un animale rabbioso, le strappa via una falange del dito con i denti.
Sangue ovunque, urla, un intervento chirurgico immediato per una lesione permanente che la segnerà per sempre: impossibilità a impugnare l’arma, dolore cronico, carriera distrutta.
E gli altri due agenti? Contusi, terrorizzati, ma vivi.

Ora, il verdetto del Tribunale di Ascoli Piceno, emesso il 2 dicembre 2025:
assolto.
Motivo? “Incapacità di intendere e di volere”.
Sì, avete letto bene: un immigrato africano che ammette dipendenze da droga e alcol, ma che nei precedenti procedimenti non aveva mai mostrato “problemi mentali”, improvvisamente diventa un povero folle incapace.
Una perizia “magica” che emerge a comando, solo quando c’è da scagionare un delinquente straniero.
Risultato: zero pena, zero espulsione, libero di circolare di nuovo, pronto per la prossima vittima italiana.

Che schifo. Che abominio. Che tradimento totale.
Prima l’immigrazione incontrollata: questo gambiano non è un caso, è il prototipo.
Arrivato via Lampedusa o con un permesso farlocco per “motivi umanitari”, già noto per reati minori che non hanno mai portato a un rimpatrio.
L’Italia li accoglie con sussidi, case popolari, assistenza sanitaria gratis, e in cambio? Mordono dita a chi li controlla, stuprano donne nei parchi, massacrano poliziotti con bottiglie.
Dati che urlano: il 35% delle aggressioni a pubblici ufficiali è opera di immigrati (Ministero Interno 2025), che sono il 9% della popolazione.
Senza di loro, le nostre forze dell’ordine lavorerebbero in pace, non in un’arena africana.

E la magistratura? Peggio dei carnefici.
Questi giudici, protetti nei loro palazzi, trasformano l’aula in un teatro del ridicolo: “Incapacità” per un tossico che morde come un lupo, ma condanne severe per un italiano che difende la sua proprietà da un furto.
Una perizia che “scoppia” solo ora, ignorando i precedenti puliti? È una farsa, un complotto per svuotare le carceri di immigrati e riempirle di onesti lavoratori.
Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, lo dice senza giri di parole: «Basta: queste sono leggi assurde. Decisioni completamente distaccate dalla realtà e che minano la credibilità dello Stato e di chi lo rappresenta, ma anche la coesione sociale».
Ha ragione: questo non è diritto, è complicità.
La poliziotta ha perso un dito per sempre; il gambiano ha perso solo un processo.

Basta con questa vergogna.
Immigrati delinquenti? Rimpatrio coatto immediato, senza perizie fasulle o ricorsi umanitari.
Magistratura? Riforma radicale: giudici eletti dai cittadini, non nominati da lobby buoniste; pene minime per aggressioni a forze dell’ordine, con aggravante per stranieri irregolari.
E per questa poliziotta? Risarcimento milionario, pensione anticipata, e un Paese che la ringrazia invece di umiliarla con sentenze da incubo.

L’Italia non è un manicomio per morditori africani.
È casa nostra, e va difesa con i denti – quelli che la magistratura non ha il coraggio di mostrare.
Se non cambiamo ora, quante altre dita – o vite – dovranno cadere prima che sia troppo tardi? Vergogna eterna su giudici e immigrati che ci avvelenano.

Africano mangia dito a poliziotta ma il giudice lo assolve ultima modifica: 2025-12-02T21:16:20+00:00 da V
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