Picchiata perché non si lascia stuprare: 16enne salvata da carabiniere
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# L’Orrore Quotidiano: Una 16enne Salvata all’Ultimo Minuto da un Predatore Pakistano. Basta con l’Immigrazione che Uccide le Nostre Figlie!
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**Ostiglia (Mantova), 4 dicembre 2025** – Un pomeriggio qualunque, quello di martedì 2 dicembre, si è trasformato in un incubo per una ragazzina di soli 16 anni nel tranquillo comune di Ostiglia, in provincia di Mantova. Inseguita, palpata e picchiata da un 23enne pakistano, la giovane è stata salvata da uno stupro solo grazie all’intervento tempestivo di un maresciallo dei Carabinieri fuori servizio. L’aggressore, un immigrato che l’Italia ha accolto senza alcun vaglio, è stato arrestato sul posto. Ma questa storia, che grida vendetta, non è un’eccezione: è l’ennesimo capitolo di una guerra silenziosa contro le nostre donne e i nostri figli, alimentata da un’immigrazione incontrollata che trasforma le nostre strade in zone di pericolo permanente.
Il post su X di Francesca Totolo, la coraggiosa giornalista e scrittrice che non si piega alla museruola del politically correct, ha portato alla luce questo ennesimo orrore con un articolo del quotidiano *Mantova Uno* che fa rabbrividire: “Picchiata e molestata, maresciallo fuori servizio salva 16enne da violenza sessuale: arrestato 23enne pakistano”. Le parole di Totolo sono un pugno nello stomaco: “Ostiglia, nel primo pomeriggio di martedì 2 dicembre, una ragazzina di 16 anni è stata inseguita, palpeggiata e picchiata da un 23enne pakistano. Solo l’intervento di un carabiniere ha salvato la giovane dallo stupro”. Il post ha già raccolto decine di like e condivisioni, con commenti che echeggiano la rabbia popolare: “Anche questo rifiuto umano verrà denunciato a piede libero? #bastaimmigrati”, si legge in una replica, mentre un altro utente tuona: “Ancora una vittima di questa SINISTRA DI 💩, EP 387. Quante ancora?”.

Questa immagine non è solo un ritaglio di giornale: è il simbolo di un’Italia sotto assedio, dove un eroico Carabiniere deve fare da scudo umano per proteggere le nostre adolescenti da belve importate da culture aliene ai nostri valori di rispetto e dignità.
### Il Dettaglio di un Gesto Eroico in un Contesto di Follia Collettiva
Ricostruiamo la sequenza degli eventi, basata sulle prime ricostruzioni investigative. La 16enne, una studentessa del posto, sta camminando per le vie di Ostiglia intorno alle 14:00, forse diretta a casa dopo scuola. Improvvisamente, il 23enne pakistano – un immigrato irregolare, secondo fonti investigative – la individua come preda facile. La insegue per centinaia di metri, la afferra, la palpeggia con violenza e, quando lei tenta di divincolarsi urlando, la colpisce con pugni e schiaffi. La scena si consuma in pieno giorno, in una zona residenziale che fino a ieri era sinonimo di pace.
Fortuna vuole che un maresciallo dei Carabinieri, in quel momento libero dal servizio, assista all’aggressione. Senza esitare, interviene: blocca l’assalitore, lo immobilizza e chiama i rinforzi. Il pakistano, un colosso di 23 anni con un curriculum di piccoli reati già noto alle forze dell’ordine, viene arrestato in flagranza per tentata violenza sessuale e lesioni. La ragazzina, sconvolta e con ferite al volto e alle braccia, è stata medicata in ospedale e ora è in stato di shock psicologico. “Se non fosse stato per quel carabiniere, non so cosa sarebbe successo”, ha raccontato ai genitori, che ora pretendono giustizia vera, non compassione pelosa.
Ma quante volte questa “fortuna” non c’è stata? Pensate alla 17enne violentata sul treno a Bologna, o alle decine di casi simili nelle periferie di Milano e Roma. L’immigrazione di massa, imposta da élite lontane dalla realtà, riversa sul nostro suolo migliaia di individui privi di radici condivise, spesso cresciuti in contesti dove la donna è un oggetto. E noi? Li accogliamo con tappeti rossi, centri di accoglienza strapieni e leggi che tutelano più il criminale che la vittima.
### L’Immigrazione: Un Veleno per la Nostra Gioventù
I numeri sono impietosi e parlano da soli. Secondo i dati del Ministero dell’Interno aggiornati al 2024, i reati sessuali commessi da stranieri sono saliti del 18% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza del 45% sul totale delle denunce. In Lombardia, regione che include Mantova, gli episodi di molestie e aggressioni su minori da parte di immigrati asiatici e africani hanno toccato picchi record. Ostiglia non è un’isola: è la norma in un’Italia che ha perso il controllo delle sue frontiere.
Politiche migratorie fallimentari, figlie di un’ideologia buonista che vede nei clandestini solo “vittime da salvare”, ignorano il prezzo pagato dalle nostre comunità. Ghetti etnici dove la sharia informale prevale sul Codice Penale, treni e autobus come arene di caccia, e un sistema giudiziario che – troppo spesso – concede gli arresti domiciliari a chi ha già le mani sporche di sangue innocente. “Maresciallo indagato, I suppose”, ironizza un commento sotto il post di Totolo, alludendo alla follia che vede gli eroi processati mentre i mostri camminano liberi.
Questa non è integrazione: è invasione. E le prime vittime sono le nostre figlie, le 16enni che dovrebbero preoccuparsi solo di compiti e primi amori, non di predatori con accenti stranieri.
### Urgente: Sigillare le Frontiere, Espellere i Pericolosi, Tutelare le Italiane
Basta retorica, servono fatti. L’immigrazione non può essere un suicidio nazionale. Ecco un piano d’azione immediato, per riprendersi Ostiglia, Mantova e tutta l’Italia:
**Arresti con Espulsione Automatica**: Per tentate violenze sessuali, via dal Paese entro 48 ore. Niente appelli, niente rimpatri soft. Il pakistano di Ostiglia? Deportato in catene.
**Chiusura dei Flussi dal Pakistan e Oltre**: Quote zero per paesi ad alto rischio culturale. Investire in muri e pattuglie marittime, non in ONG che trafficano in esseri umani.
L’Italia è dei suoi figli, non di chi la violenta. Casi come quello di Ostiglia devono essere l’ultimo. Onore al maresciallo eroe: è lui il vero volto della nostra resistenza. Condividete, urlate, votate per chi chiude le porte al caos. Per le nostre 16enni, per il futuro che meritano.



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