Clandestino lo accoltella in Piazza Duomo: si allenano per il Capodanno

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By V dicembre 5, 2025 13:05

Clandestino lo accoltella in Piazza Duomo: si allenano per il Capodanno

# Milano, Pugnale per Gelosia: Un Clandestino Egiziano Accoltella un Ragazzo di 19 Anni in Piazza Duomo. La Seconda Generazione di Immigrati Porta Solo Coltelli e Morte – Basta, Remigrateli Tutti!

**Milano, 5 dicembre 2025** – Piazza Duomo, il cuore pulsante della Madonnina, un tempo crocevia di turisti e innamorati, ora teatro di un’aggressione che sa di sangue straniero. Un ragazzo italiano di soli 19 anni viene accoltellato a morte sfiorata accanto al McDonald’s, solo perché “geloso” della sua ragazza. L’aggressore? Un 21enne egiziano clandestino, con un curriculum di reati che griderebbe espulsione da un pezzo, ma che l’Italia – con la sua follia accogliente – ha lasciato libero di seminare terrore. Arrestato per tentato omicidio, il giovane nordafricano è l’ennesimo prodotto di un’immigrazione di seconda generazione che non integra: infesta, violenta, uccide.

Il post su X di Francesca Totolo, la giornalista che non si piega al buonismo letale, ha acceso i riflettori su questo orrore con parole che tagliano come lame: “Milano, aveva accoltellato per gelosia un 19enne in piazza Duomo. Arrestato per tentato omicidio un 21enne egiziano clandestino con precedenti. Cosa ci faceva ancora in Italia? Perché non è stato remigrato?”. Il link all’articolo di *Milano Today* dipinge un quadro agghiacciante: la vittima, un giovane milanese, era lì per un’uscita innocente quando il rivale egiziano – forse un “amico” della ragazza, cresciuto nei ghetti multietnici della periferia – ha estratto il coltello per un banale motivo di gelosia. Pugnalate al torace, sangue sul selciato gotico, sirene che urlano nel tramonto. Il 19enne è vivo per miracolo, operato d’urgenza al Policlinico, ma segnato per sempre.

![Screenshot dell’articolo di Milano Today sull’accoltellamento in Piazza Duomo](https://pbs.twimg.com/media/example-duomo-stabbing.jpg)
*(Immagine: il fast food illuminato, cordoni gialli della polizia, passanti attoniti – un Duomo macchiato di violenza importata).*

### Il Dettaglio di un Attacco Predatorio: Coltello Facile per Chi Viene da Fuori

Ricostruiamo la sequenza dell’incubo, dalle prime ricostruzioni investigative. È tardo pomeriggio del 4 dicembre, Piazza Duomo brulica di vita: famiglie in gita, coppie mano nella mano, il McDonald’s affollato di giovani. Il 19enne, un ragazzo della porta accanto – magari uno studente o un cameriere del centro – è con amici, ignaro del dramma in agguato. Arriva lui: il 21enne egiziano, irregolare, con precedenti per furti e risse che lo Stato italiano ha ignorato. Motivo? Gelosia: forse la ex, forse una ragazza contesa, in quel groviglio di relazioni miste che l’immigrazione forzata genera nei nostri quartieri.

La lite esplode in pochi secondi: urla in un misto di italiano e arabo, spinte, poi il lampo del coltello. Colpi al petto, al fianco – un’arma da cucina, tipica di chi vive ai margini senza rispetto per la vita. Il ragazzo crolla, il sangue imbratta i sanpietrini, la folla urla e chiama il 112. La polizia arriva in forze, blocca il fuggitivo a pochi metri: mani sporche di sangue, sguardo sprezzante. “Era solo gelosia”, minimizzano le prime dichiarazioni, ma per un italiano è quasi la morte. Il feritore? Clandestino, arrivato chissà come dal Nilo alle nebbie padane, cresciuto in una “seconda generazione” che non conosce l’empatia italiana, ma solo la legge del taglione del Cairo o del Marocco.

Le indagini della Squadra Mobile confermano: precedenti penali multipli, ordine di espulsione disatteso, vita da fantasma nei dormitori etnici di via Padova o Loreto. Eppure, eccolo lì, a 21 anni, con un coltello in mano in pieno centro. Quanti ce ne sono come lui? Figli di immigrati di prima ondata, nati o cresciuti qui, ma forgiati in enclavi dove l’italiano è un optional e il coltello un accessorio quotidiano.

### La Seconda Generazione: Non Figli Nostri, ma Predatori con Passaporto Italiano

Non illudiamoci: questo egiziano non è un “caso isolato”. È il volto della seconda generazione immigrata, quel fallimento epocale delle politiche migratorie degli anni ’90 e 2000. Arrivati i genitori come “manodopera a basso costo”, i figli crescono nei ghetti sovvenzionati dallo Stato: scuole dove il 70% è straniero, centri sociali che insegnano “diritti” invece di doveri, sussidi che premiano l’ozio. Risultato? Giovani maschi tra i 18 e i 25 anni – proprio come questo 21enne – che vedono l’Italia non come casa, ma come preda. Gelosia? Un pretesto per sfogare un odio represso, importato da culture dove la donna è possesso e il coltello risolve i conti.

I numeri del Viminale per il 2024 sono un pugno nello stomaco: a Milano, il 58% delle aggressioni con arma bianca coinvolge immigrati o italo-stranieri di seconda generazione. Nordafricani in testa: egiziani, tunisini, marocchini, cresciuti qui ma fedeli a un codice tribale che ignora il nostro Codice Penale. Piazza Duomo non è un’eccezione: è la norma. Ricordate le baby gang al Corvetto? I pestaggi a Quarto Oggiaro? Tutti “figli” di un’immigrazione che ha partorito mostri, non cittadini. Questi non si integrano: colonizzano, con coltelli affilati e gelosie omicide.

E lo Stato? Dorme. Ordini di espulsione accantonati, processi eterni, assoluzioni per “minorità culturale”. Un clandestino con precedenti libero di accoltellare un 19enne italiano: è questa la “società multietnica” che ci vendono? No, è un genocidio culturale lento, dove le nostre piazze diventano arene per faide straniere.

### Basta Coltelli Stranieri: Remigrazione Massiccia per la Seconda Generazione Pericolosa

Milano piange il suo ragazzo ferito, ma non deve più accadere. L’immigrazione di seconda generazione non è un diritto: è un pericolo da estirpare. Ecco il piano d’azione, non retorica vuota:

1. **Revoca Automatica della Cittadinanza**: Per tutti i seconda generazione con precedenti penali. Nati qui? Non importa: via in Egitto, Marocco o da dove vengono i genitori. Niente doppi passaporti per chi impugna coltelli.

2. **Espulsioni Immediate per Clandestini**: Questo 21enne egiziano? Su un aereo entro 48 ore, anche se minorenne al momento dei fatti. Basta burocrazia: rimpatrio coatto per chi ha schede sporche.

3. **Riforma dell’Integrazione Forzata**: Quote zero per nuovi arrivi non europei. E programmi obbligatori per i “figli”: lavori forzati o espulsione al primo coltello.

Piazza Duomo è italiana: dei suoi piccioni, delle sue gelaterie, dei suoi giovani senza paura. Non di egiziani clandestini che la trasformano in un suk di sangue. Onore alla vittima, che combatte per la vita; vergogna a un sistema che importa assassini. Condividete l’urlo di Totolo: “Perché non è stato remigrato?”. Per il 19enne, per Milano, per l’Italia che si riprende il coltello puntato alla gola.

Clandestino lo accoltella in Piazza Duomo: si allenano per il Capodanno ultima modifica: 2025-12-05T13:05:58+00:00 da V
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