Italia al Collasso: delinquenti di seconda generazione occupano scuole

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By V dicembre 5, 2025 23:30

Italia al Collasso: delinquenti di seconda generazione occupano scuole

# L’Italia al Collasso: Scuole Svuotate e Carceri Piene, Basta Ricongiungimenti Familiari per Fermare la Sostituzione Etnica!

L’Italia sta vivendo una metamorfosi silenziosa e devastante, un processo che non è più solo un flusso migratorio incontrollato, ma una vera e propria invasione che erode le basi della nostra società. Da un lato, le scuole – un tempo baluardo di educazione e identità nazionale – si trasformano in enclavi straniere dove i bambini italiani sono minoranza o assenti del tutto. Dall’altro, le carceri minorili pullulano di “baby-criminali” stranieri, forgiati da un sistema che li accoglie invece di proteggerci. Questi non sono fenomeni isolati: sono i due volti della stessa medaglia, un’immigrazione selvaggia alimentata dai ricongiungimenti familiari che sta importando i nostri futuri padroni e crescendo i nostri nemici. È ora di dire basta: abrogazione immediata dei ricongiungimenti familiari, per azzerare i flussi e rimpatriare chi minaccia la nostra sicurezza e il nostro futuro.

### Scuole senza Italiani: L’Importazione dei Nostri Sostituti

Immaginate di entrare in un’aula scolastica italiana e di non sentire una sola parola in italiano tra i banchi. Non è fantascienza: è la realtà di oggi, come denunciato in un recente allarme rosso sulle nostre scuole. In soli vent’anni, dal 2002-2003 al 2022-2023, gli studenti stranieri sono esplosi da 240.000 a 915.000, un incremento del 281%, mentre gli italiani (inclusi i naturalizzati) sono crollati da 8,5 milioni a 7,2 milioni, un calo del 15%. Su base trentennale, l’aumento è ancor più drammatico: +1.510% nelle scuole dell’infanzia, +1.275% nelle primarie, +2.078% nelle medie inferiori e un vertiginoso +3.700% nelle superiori.

Oggi, l’11,2% della popolazione scolastica è straniera, ma in alcune regioni tocca picchi allarmanti: 18,4% in Emilia-Romagna, 17,1% in Lombardia, 15,8% in Liguria. Il Nord assorbe il 65,2% di questo flusso, trasformando interi quartieri in zone franche multiculturali. E non si tratta di integrazioni pacifiche: il tasso di abbandono scolastico tra gli stranieri è tre volte superiore a quello degli italiani, e il 26,4% di loro accumula ritardi (fino al 48% nelle superiori), contro il 7,9% degli italiani. Due terzi di questi studenti sono nati in Italia, ma parlano raramente la nostra lingua in famiglia, creando barriere culturali insanabili.

Esempi concreti? A Milano, la scuola primaria Radice a San Siro è al 100% straniera; l’Istituto comprensivo Cappelli arriva al 62,5%, con plessi dove gli italiani sono tra il 50% e l’80%. Nel Municipio 2, l’Istituto Perasso ha il 70% di stranieri alla primaria. A Mestre, la scuola “Cesare Battisti” conta un solo italiano su 61 studenti. A Padova, la media Giacomo Zanella ha classi prime con il 63% di figli di immigrati, per lo più nati qui ma culturalmente distanti. A Brescia, il 35% dei nuovi nati è straniero, e nelle scuole dell’infanzia delle zone centro-sud-ovest il 51,47% non è italiano. In totale, in oltre 1.000 asili nido e primarie, gli stranieri superano il 40%. Contro un tasso di natalità italiano di 1,2 figli per donna, questa è una sostituzione etnica in atto: stiamo formando generazioni che non condividono la nostra storia, i nostri valori, la nostra lingua.

E chi alimenta questo esodo scolastico? I ricongiungimenti familiari, che permettono a un immigrato di far arrivare interi clan, gonfiando artificialmente i numeri e frammentando la coesione sociale. Senza di essi, non avremmo queste “scuole senza italiani”, ma aule dove i nostri figli imparano a essere padroni della propria terra, non ospiti tollerati.

### Carceri Minorili: La Fabbrica di Nemici che Stiamo Nutrendo

Se le scuole sono il fronte educativo della crisi, le carceri minorili ne sono quello penale: qui non formiamo cittadini, ma delinquenti. Al 31 marzo 2025, su 597 reclusi under 18, il 49,9% erano stranieri. A Milano, nel carcere Beccaria, la quota schizza all’78%, con l’87% proveniente da Paesi islamici. Il rapporto Viminale 2023 è impietoso: il 51% degli arresti e denunce di minorenni coinvolge stranieri; su 315 baby-stupratori, 177 (il 56%) sono immigrati.

Gli stranieri sono solo il 9% della popolazione italiana (inclusi i clandestini), ma rappresentano il 32% dei detenuti totali al 31 ottobre 2025, circa 20.000 individui che contribuiscono al sovraffollamento cronico. Nei reati, dominano: 41% degli stupri, 29% delle percosse, 27% dei maltrattamenti familiari, e un abominevole 83% nella tratta di esseri umani. In 40 carceri, come Sondrio (73% stranieri) o Trieste (70,2%), gli italiani sono minoranza. Questi “baby-criminali” commettono reati da adulti: violenza sessuale, aggressioni, abusi familiari, spesso radicati in culture che importano violenza e intolleranza.

Guardate la Francia o la Svezia: lì, i figli di immigrati popolano le banlieue violente, dove l’insicurezza per le donne è la norma e i reati futuri sono una bomba a orologeria. In Italia, stiamo replicando lo stesso errore: ghetti che rubano risorse alle scuole e ai tribunali, trasformando i nostri penitenziari minorili in fabbriche di jihadisti e stupratori. E anche qui, i ricongiungimenti familiari giocano un ruolo sinistro: portano famiglie intere, inclusi minori non integrati, che crescono in ambienti ostili, alimentando un ciclo di microcriminalità che ci costa caro in termini di sicurezza e risorse.

### Un Solo Nemico, Una Soluzione Drastica: Abrogare i Ricongiungimenti Familiari!

Questi due scenari – scuole svuotate di italiani e carceri invase da stranieri – non sono casuali: sono il risultato di politiche migratorie folli che privilegiano l’importazione di manodopera low-cost a scapito della nostra demografia e sicurezza. I ricongiungimenti familiari, con la loro logica familista indiscriminata, amplificano il problema: un immigrato arriva, ne chiama altri dieci, e presto abbiamo quartieri irriconoscibili, classi etnicamente divise e prigioni piene di “nemici” che lo Stato italiano ha generosamente accolto e “educato”.

È tempo di agire con la fermezza che la Francia e la Danimarca hanno mostrato, azzerando ingressi extraeuropei e incentivando la natalità italiana. Chiediamo l’abrogazione immediata dei ricongiungimenti familiari: non più catene migratorie infinite, ma rimpatri forzati per delinquenti e loro familiari, espulsioni sommarie per chi delinque, e politiche che proteggano i nostri figli prima di tutto. Senza questo, le nostre strade diventeranno campi di battaglia, le scuole moschee improvvisate, e l’Italia un ricordo sbiadito.

Italiani, svegliamoci: la sostituzione etnica non è un complotto, è una realtà che stiamo vivendo. Abrogazione ora, o prepariamoci a inchinarci ai nostri “futuri padroni”. Il futuro è nostro, se lo reclamiamo.

*(Fonti: Analisi basata su dati MIUR e Ministero della Giustizia.)*

Italia al Collasso: delinquenti di seconda generazione occupano scuole ultima modifica: 2025-12-05T23:30:39+00:00 da V
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By V dicembre 5, 2025 23:30
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