Branco nordafricani massacra giovani italiani che osano parlare nel ‘loro’ quartiere
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### Treviso, “Una Parola di Troppo” e i Maranza Ti Spaccano la Faccia: Un 19enne Massacrato con Mascella e Orbita Fratturate – Gli Italiani Non Possono Nemmeno Parlare Più!
Treviso, in pieno centro, quattro ragazzi tra i 17 e i 19 anni sono stati massacrati di botte da un branco formato da una decina di giovani marocchini e balcanici pic.twitter.com/Vm2fFfNMEQ
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 7, 2025
**Treviso, 7 dicembre 2025** – Basta una parola.
Una sola parola di troppo e sei morto.
Sabato sera, zona Porta San Tomaso/Porta Manzoni, viale Bartolomeo Burchiellati.
Un gruppo di trevigiani, ragazzi normali, italiani, stanno camminando.
Passa la gang dei maranza.
Uno di loro dice qualcosa – forse “fate piano”, forse “non urlate”, forse semplicemente “scusate”.
Non importa cosa abbia detto.
Importa che l’ha detto.
La risposta?
Due pugni in faccia.
Mascella fratturata.
Orbita fratturata.
Il 19enne finisce sotto i ferri.
Gli altri scappano terrorizzati.
La gang?
Seconda generazione, nordafricani, tunisini, marocchini, algerini – quei “ragazzi” che hanno il passaporto italiano ma l’anima da ghetto.
Quelli che comandano la strada.
Quelli che decidono chi può parlare e chi deve stare zitto.
E se osi aprire bocca, ti massacrano.
Questa è l’Italia del 2025:
– Gli italiani devono camminare guardando a terra
– Devono abbassare la musica
– Devono chiedere il permesso per respirare
Perché se dici “una parola di troppo”, arrivano loro.
E non c’è polizia che tenga.
Non c’è legge che tenga.
Non c’è Stato che tenga.
Treviso, la “città felice”, è diventata un altro pezzo d’Italia occupato.
Dove un 19enne finisce in ospedale con la faccia distrutta solo perché ha osato esistere nello stesso marciapiede dei maranza.
E i giornali?
“Violento scontro”.
“Rissa tra giovani”.
Mai una volta che scrivano la verità:
Un branco di immigrati di seconda generazione ha massacrato un ragazzo italiano perché ha parlato.
Basta.
Questi non sono “ragazzi”.
Sono nemici.
Sono un esercito di occupazione con il nostro passaporto.
Revoca della cittadinanza per chi entra nelle baby gang.
Espulsione delle famiglie intere.
Daspo permanente dalle città venete.
E se la polizia non arriva in tempo, che i cittadini si organizzino.
Perché se lo Stato ci abbandona, ci difenderemo da soli.
Treviso è nostra.
Le nostre strade sono nostre.
E chi le occupa con la violenza deve sparire.
La prossima volta che un maranza alza la mano su un italiano,
non sarà solo il 19enne a finire in ospedale.
Parola di italiano che non china più la testa.



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