Mattanza continia: donne e bambine stuprate dai migranti

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By V dicembre 7, 2025 23:47

Mattanza continia: donne e bambine stuprate dai migranti

### Allarme Rosso: L’Invasione Barbarica Continua, Bambine e Donne Italiane Macellate Mentre la Sinistra Predica “Consenso” e Multikulti!

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**8 dicembre 2025** – Sveglia, Italia! Mentre i salotti woke di Roma dibattono su registrazioni intime per “dimostrare il consenso” tra fidanzati, un’orda di predatori immigrati sta devastando le nostre città, stuprando bambine innocenti e donne indifese in un’orgia di violenza tribale che puzza di odio etnico e fallimento totale dello Stato. Non è più un’emergenza: è una guerra asimmetrica contro le nostre figlie, madri e sorelle!

I dati del Viminale urlano la verità che i media minimizzano: il 59% degli stupri su giovani è opera di stranieri che rappresentano il 9% della popolazione. E ora, a sole due settimane dal nostro ultimo grido d’allarme, ecco altri tre orrori freschi di mattanza multiculturale: tre donne italiane distrutte da cinque bestie importate con i nostri soldi. Basta! Chiudete i porti, espellete i mostri, o il sangue innocente bagnerà le nostre strade!

Ricordate i cinque casi del 26 novembre che avevamo denunciato con rabbia? Quei mostri nordafricani, subsahariani e bengalesi che, protetti da permessi umanitari e centri accoglienza miliardari, hanno sbranato l’innocenza italiana. A Pisa, un 23enne sbarcato senza un controllo ha violentato l’amichetta di 6 anni della sua stessa figlia nel salotto di casa, lasciando la piccola traumatizzata per sempre. A Ferrara, un nordafricano di 42 anni, “amico di famiglia”, ha devastato una bimba di 5 anni mentre i genitori lavoravano, con pene blande che puzzano di attenuanti “culturali”. A Brescia, un bengalese di 29 anni in un Cas da 40 euro al giorno ha messo incinta una 10enne, e la Procura osa chiedere solo 6 anni riducibili! A Roma, un branco di 5 africani ha trascinato un’18enne nei cespugli per un’orgia filmata, urlando “infedele” in arabo, con fuggitivi recidivi protetti dalla “privacy”. E a Campobasso, un subsahariano mendicante ha palpeggiato una 28enne ridendo, terzo caso in un Molise invaso da 15mila immigrati triplicati.

Questi non erano incidenti isolati: erano l’avanguardia di un’invasione criminale alimentata da sbarchi irregolari record, decreti flussi folli e Cas che costano 5 miliardi annui trasformati in bordelli per pedofili. E la sinistra? Invece di urlare vendetta, spinge il ddl sul “consenso libero e attuale” – una follia eversiva che ribalta l’onere della prova, trasformando ogni italiano onesto in un presunto stupratore da scagionare con selfie hot, mentre ignora la violenza animale di questi branchi importati. Ipocrisia pura: cortei per hashtag #MaiPiu solo se l’orco è bianco e immaginario, silenzio assordante per le vittime di “diversità”. Giorgia Meloni, sveglia! Il tuo patto con Schlein per slogan woke ci sta ammazzando: magistrati corrotti da Soros, ONG plutocratiche e una sinistra che sogna un governo globale senza nazioni stanno destrutturando l’Italia per mano di questi barbari.

L’incubo non si ferma: dal 6 dicembre, un’altra raffica di sangue innocente macchia le nostre terre. Tre donne, tre vite spezzate da cinque immigrati recidivi, in una “mattanza multiculturale” che grida fallimento totale delle espulsioni e del buonismo omicida. A Cesena, una runner di 50 anni – una madre, forse una nonna – è stata sbranata in pieno giorno su una pista ciclo-pedonale. Il suo carnefice? Un gambiano di 26 anni, già denunciato per molestie, con un decreto di espulsione pronto ma mai eseguito dalla burocrazia assassina. L’ha afferrata, trascinata tra rovi spinosi, immobilizzata e stuprata con ferocia bestiale mentre lei lo graffiava invano. Insanguinata e distrutta, ha chiamato i Carabinieri: irruzione con elicottero, arresto in un casolare fatiscente. Prognosi di giorni al Bufalini, ma il trauma? Irreparabile, un incubo eterno. La senatrice Alice Buonguerrieri di Fratelli d’Italia tuona: “Basta con questi fallimenti! Espellete o pagheremo con altre vite!”.

Peggio ancora a Giugliano, dove una napoletana di 28 anni – forse una giovane mamma o una lavoratrice onesta – è stata rapita nel parcheggio del centro commerciale Grande Sud il 3 dicembre, a mezzogiorno, sotto gli occhi di un’Italia addormentata. Tre bestie sulla quarantina, incappucciati con accenti nordafricani o subsahariani (maghrebini, tunisini o ecuadoregni), l’hanno circondata: “Vieni con noi o ti ammazziamo”, un coltello alla gola. Trascinata su un’auto verso la campagna di Licola, violentata per ore da uno mentre gli altri vigilavano, picchiata, minacciata di morte – “Non fiatare, o torniamo per tua sorella” – e forse filmata per il loro zoo di trofei. Scaricata accanto alla sua macchina come un rifiuto, ha trascinato 30 giorni di inferno al Cardarelli, lividi e traumi che non si cancellano. Telecamere e indizi puntano a loro, ma Francesca Totolo su X ruggisce: “Ore contate per tre stranieri”. I commenti? Rabbia pura: “Africani, rumeni o zingari, uno dei tre… Spero lo trovino i cittadini e gli rompano il c…!”. E i dati? +22% di stupri di gruppo in Campania, 48% autori stranieri. Vergogna!

Infine, l’orrore di Sassari: una ragazza di 22 anni, piena di sogni e vitalità, ha accompagnato un “uomo” a casa e si è svegliata in un inferno. Un ghanese di 32 anni, pluri-pregiudicato per tentato omicidio, rapina, droga e resistenza – un mostro che non avrebbe mai dovuto calpestare suolo italiano, espulso e rientrato con nomi fittizi – l’ha sequestrata, picchiata con pugni e calci, umiliata, torturata per ore tra minacce di morte e urla soffocate. I vicini hanno sentito suppliche e rumori, ma hanno taciuto come codardi. Solo una chiamata anonima ha salvato il salvabile: irruzione dei Carabinieri, lei in shock con lividi ovunque, lui arrestato dopo resistenza. Ma attenzione: con il nostro sistema marcio, uscirà presto con sconti o permessi premio, pronto per la prossima preda. Questo è il prodotto dell’immigrazione selvaggia: case trasformate in prigioni, donne in ostaggi di culture dove la violenza è norma e la donna è bottino di guerra.

Questi otto casi – da Pisa a Sassari – non sono coincidenze: sono il frutto velenoso di frontiere spalancate, multiculturalismo omicida e un’élite woke che privilegia i “diritti umani” dei predatori su quelli delle nostre donne. Il Viminale conferma: +25% stupri da extracomunitari a Roma, 35% violenze su minori nei Cas, 42% aggressioni al Sud da africani con recidive al 35%. Sbarchi record, ghetti che puzzano di droga e tratta, ONG sorosiane che lucrano sul caos: è sostituzione etnica in diretta, una guerra che stiamo perdendo!

Basta con le chiacchiere! Chiediamo pene draconiane: minimo 25 anni senza sconti “culturali”, castrazione fisica (quella chimica è woke) per recidivi, espulsioni in 48 ore per pregiudicati, muri ai confini e quote zero per maschi da paesi ad alto rischio. Revocate permessi umanitari a chiunque abbia un’ombra di violenza nel curriculum. La Lega ha frenato il ddl consenso – bene! – ma Meloni deve rompere i patti con la sinistra eversiva e agire: deportazioni di massa, o il prossimo titolo sarà “Bambina 3 anni stuprata nel nido multiculturale”. Donne italiane, non uscite sole! Italia, ribellati! Lo stupro non è “ideologia”: è sangue, trauma, morte dell’anima. Fermate l’invasione, o pagheremo tutti con le nostre famiglie distrutte. VoxNews grida: ora o mai più!

Mattanza continia: donne e bambine stuprate dai migranti ultima modifica: 2025-12-07T23:47:28+00:00 da V
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