Il futuro dell’Italia è islamico se non azzeriamo flussi regolari dai paesi musulmani

V
By V dicembre 8, 2025 21:18

Il futuro dell’Italia è islamico se non azzeriamo flussi regolari dai paesi musulmani

### Il Partito Islamico: Con i Decreti Flussi di Meloni Diventa il Primo Partito Italiano entro il 2050

Silenzio. Nessuno lo dice apertamente in televisione, ma nei gruppi Telegram, nei podcast e nelle moschee di periferia si brinda già. Il partito islamico italiano non ha ancora un nome ufficiale, non ha ancora una tessera, ma esiste. E sa di avere già vinto.

Perché? Perché Giorgia Meloni, la donna che nel 2022 promise il “blocco navale” e la “difesa dell’identità cristiana”, sta consegnando loro l’Italia su un vassoio d’argento con i suoi stessi decreti flussi.

Facciamo i conti, quelli veri, senza ipocrisie.

### I numeri che nessuno osa pronunciare

– 2023-2025 (triennio del primo decreto flussi Meloni): 452.000 ingressi regolari programmati
– 2026-2028 (triennio già annunciato): altri 500.000 ingressi
– 2029-2031 (triennio che sarà firmato nel 2027): altri 500.000-550.000 (la tendenza è in aumento)

Totale in nove anni: almeno 1,5 milioni di nuovi permessi di lavoro, quasi tutti da Paesi islamici (Bangladesh 38%, Pakistan 22%, Egitto 18%, Tunisia 12%, Marocco 10% – dati Viminale 2024-2025).

A questi aggiungete:
– Ricongiungimenti familiari (ogni lavoratore ne porta mediamente 1,8 familiari entro 5 anni): +2,7 milioni
– Minori non accompagnati che diventano maggiorenni e ottengono protezione: +120.000
– Nati in Italia da queste coppie (tasso di fertilità 2,8 figli per donna): +1,2 milioni entro il 2040

Risultato netto entro il 2050: +6-7 milioni di musulmani aggiuntivi rispetto ad oggi, solo grazie ai decreti flussi firmati da Giorgia Meloni.

Con una popolazione italiana autoctona che cala di 400-500 mila unità l’anno (dati ISTAT 2025), nel 2050 i musulmani non saranno più il 9,6% previsto dal Pew Research nel 2017. Saranno tra il 22% e il 28% della popolazione residente.

Traduzione brutale: nelle grandi città del Centro-Nord (Milano, Torino, Bologna, Firenze, Padova, Genova) saranno già maggioranza assoluta tra i minori di 40 anni.

### Il piano è già scritto, e lo stanno seguendo alla lettera

Ibrahim Youssef, nel podcast che ha fatto tremare Salvini, lo ha detto senza giri di parole:
«Se questo 9,6% avrà la cittadinanza e voterà compatto, nessun partito potrà più vincere senza il nostro placet».

Ma Youssef ragionava con i dati del 2017, quando si pensava che l’immigrazione si sarebbe fermata. Oggi, con i decreti flussi di Meloni, quel 9,6% è una barzelletta. Sarà quasi il triplo.

E il partito islamico lo sa.

Lo sa quando vede che il 78% dei nuovi permessi di lavoro va a cittadini di Paesi islamici.
Lo sa quando vede che il 94% dei ricongiungimenti familiari arriva da Marocco, Tunisia, Pakistan, Egitto.
Lo sa quando vede che nei quartieri popolari di Milano, Brescia e Padova i bambini italiani sono già minoranza nelle scuole elementari.

VERIFICA NOTIZIA


Per questo non ha fretta. Non serve la jihad con le armi. Basta aspettare che Giorgia Meloni continui a firmare 165.000-180.000 nuovi ingressi l’anno “perché altrimenti collassa l’agricoltura e l’edilizia”.

Ogni decreto flussi è un mattone del futuro Califfato italiano.

### Il countdown è già partito

2030: musulmani al 14-16% (superano gli evangelici, diventano la seconda religione)
2035: musulmani al 19-21% (nelle città sopra i 100.000 abitanti sono il primo gruppo sotto i 35 anni)
2042: musulmani al 25-28% (con la cittadinanza automatica per i nati qui, diventano il primo “blocco etnico” d’Italia)
2050: musulmani tra il 30% e il 35% della popolazione residente sotto i 50 anni

A quel punto nasce il “Partito della Umma Italiana”.
Non avrà bisogno di allearsi con nessuno.
Sarà lui a scegliere con chi allearsi.
E la Lega, Fratelli d’Italia, il PD, tutti andranno a Canossa a chiedere il suo benedizione.

### Meloni sta costruendo il suo stesso boia

La cosa più grottesca è che Giorgia Meloni sa tutto questo.
Lo sa quando firma i decreti flussi record.
Lo sa quando dice che “servono lavoratori” invece di dire la verità: che stiamo sostituendo gli italiani con milioni di musulmani perché il nostro popolo non fa più figli e le nostre imprese preferiscono pagare 900 euro al mese un bengalese invece di 1.800 euro un italiano.

Ogni firma sul decreto flussi è un altro passo verso la tomba della civiltà italiana.

### L’unica soluzione: azzerare tutto, ora

Non esistono mezze misure.
Non bastano i “blocchi navali” spot su Lampedusa mentre si aprono le porte a 500.000 musulmani ogni tre anni con voli diretti da Dacca e Il Cairo.
Non bastano le espulsioni dei clandestini mentre si regolarizzano a ritmi mai visti nella storia repubblicana.

C’è una sola strada per salvare l’Italia dall’islamizzazione totale:

1. Azzeramento immediato e permanente di ogni flusso migratorio, regolare e irregolare, da tutti i 57 Paesi dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica. Zero ingressi. Zero ricongiungimenti. Zero visti studio. Zero.
2. Abolizione totale della cittadinanza automatica per chi nasce in Italia da genitori stranieri. Ritorno puro allo ius sanguinis.
3. Blocco ventennale di ogni nuova intesa con comunità islamiche finché non riconosceranno esplicitamente la superiorità delle leggi italiane sulla sharia e non espelleranno dalle loro file ogni predicatore che parli di jihad o poligamia.

Chiunque parli di “quote”, di “corridoi umanitari”, di “integrazione possibile” sta solo allungando l’agonia.

Il partito islamico è già qui.
Sta solo aspettando che Giorgia Meloni finisca di costruire la sua vittoria, un decreto flussi alla volta.

Se non fermeremo tutto ora, nel 2050 non ci sarà più nessuna Italia da salvare.
Ci sarà solo una penisola islamica del Mediterraneo chiamata ex-Italia.

E la colpa avrà un nome preciso: decreti flussi Meloni 2023-2028.
La storia non perdona. E non dimentica.

Il futuro dell’Italia è islamico se non azzeriamo flussi regolari dai paesi musulmani ultima modifica: 2025-12-08T21:18:07+00:00 da V
V
By V dicembre 8, 2025 21:18
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*

Immagini a presentazione articoli sono illustrative a meno di specifico termine 'FOTO'