Il partito islamico: “Presto saremo il 10% e nessuno potrà fermarsi”
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### L’Invasione Silenziosa: La Strategia Islamista per Dominare l’Italia entro il 2050
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In un’epoca in cui le frontiere europee sembrano siepi di carta stracciata, un podcast recente getta una luce sinistra su ciò che potrebbe attendere l’Italia: una “sottomissione gentile”, come la definì Michel Houellebecq nel suo profetico romanzo *Sottomissione*. L’articolo pubblicato su *Il Giornale* il 7 dicembre 2025, intitolato “Ecco la strategia islamista. ‘Nel 2050 saremo il 10%: nessuno sarà contro di noi'”, non è solo un resoconto giornalistico, ma un campanello d’allarme che riecheggia le paure più profonde di una nazione sotto assedio demografico e culturale. Basato su un’intervista a Ibrahim Youssef, attivista dei Giovani Musulmani d’Italia e divulgatore con un dottorato in Scienze Politiche e Filosofia, il pezzo rivela una roadmap esplicita per l’ascesa politica dell’Islam in Italia, supportata da proiezioni demografiche agghiaccianti del Pew Research Center. Non si tratta di fantasie complottiste, ma di parole pronunciate apertamente, che meritano un’analisi estesa e allarmata: perché se non agiamo ora, entro il 2050 l’Italia potrebbe non essere più nostra.
#### Le Proiezioni Demografiche: Da Minoranza a Potenza Elettorale
Al cuore dell’articolo c’è un dato che gela il sangue: secondo il Pew Research Center, la popolazione musulmana in Italia passerà dall’attuale 4,6% (circa 2,7 milioni di persone nel 2022) a un vertiginoso 9,6% entro il 2050, superando i 5 milioni di individui. Non è un aumento casuale, ma il frutto di un’immigrazione incontrollata, unita a tassi di natalità differentiali che vedono le famiglie musulmane crescere a ritmi esponenziali rispetto a quelle autoctone, in declino demografico. Immaginate: quasi 1 italiano su 10 sarà musulmano, e se la maggior parte otterrà la cittadinanza – facilitata da politiche sinistrorse che regalano permessi come caramelle – quel 9,6% diventerà un blocco elettorale monolitico. Youssef lo dice senza giri di parole: “Se votiamo i nostri, controlleremo la politica”. È una minaccia velata, ma concreta: partiti come la Lega, un tempo baluardo contro l’islamizzazione, potrebbero essere costretti a inginocchiarsi per non perdere voti, passando da critici dell’immigrazione a cortigiani dell’Islam politico.
Questi numeri, però, sono solo la punta dell’iceberg. Il Pew Research Center, in uno studio del 2017 aggiornato nel 2023, prevede scenari ancora più catastrofici se l’immigrazione “regolare” e “irregolare” persiste. Nello scenario “medio” (quello citato nell’articolo), l’Europa vedrà i musulmani salire al 7,4-14% della popolazione totale entro il 2050, ma in Italia, con flussi migratori concentrati dal Mediterraneo, il picco è più alto. E se consideriamo lo scenario “alto migrazione”, che include ondate continue come quelle del 2015-2016 (oltre 1 milione di arrivi solo in Europa), la quota italiana potrebbe sfiorare il 12-15%: oltre 7 milioni di musulmani, abbastanza per imporre leggi halal nelle scuole, moschee che torreggiano sulle cattedrali e un velo culturale che soffoca la nostra identità cristiana. Dati Eurostat del 2024 confermano: nel solo 2023, 180.000 ingressi irregolari dal Nord Africa, con una percentuale schiacciante di origine islamica. Allarmanti? Altroché: è un’invasione demografica che trasforma l’Italia da culla della civiltà occidentale a esperimento multiculturale fallito.
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#### La Strategia Rivela: Copiare gli Ebrei, Infiltrarsi Step by Step
Youssef non nasconde l’ammirazione per modelli “riusciti”. “La comunità ebraica l’ha avuta”, dice, riferendosi alla lobby sionista che ha ribaltato il discorso politico: da secoli di antisemitismo a un sostegno bipartisan a Israele, con partiti di destra che oggi sventolano la stella di David. Perché non fare lo stesso per l’Islam? La ricetta è chiara: “Prima venga la cultura e poi la politica”. Inizia con l’infiltrazione gentile – film, media, associazioni scolastiche – per normalizzare hijab, ramadan e sharia light. Poi, “step by step”, appoggiare candidati musulmani, anche se all’inizio promuovono solo “il massimo che dev’essere promosso”. Citando Zohran Mamdani, il sindaco di New York eletto nel 2025 (un musulmano progressista, ma “spero che nel 2050 ci siano personaggi molto meglio di Mamdani”, ammette Youssef), l’attivista evoca un futuro di sindaci, parlamentari e ministri islamici che, un voto alla volta, riscriveranno le nostre leggi.
Questo approccio riecheggia documenti storici della Fratellanza Musulmana, come il piano di “conquista culturale” delineato da Sayyid Qutb negli anni ’50: non con la spada, ma con la penna, il voto e la demografia. In Italia, vediamo già i semi: il partito Muro27 a Roma, che su Facebook raduna migliaia di follower musulmani per “diritti islamici”. E le sinistre? Complici, con ius soli e cittadinanza express che accelerano il processo. L’articolo di *Il Giornale* lo denuncia con forza: finché i musulmani restano “sul menù” (preda della retorica xenofoba), non cambierà nulla; ma una volta “al tavolo”, nessuno oserà opporsi. È un monito: la “lungimiranza politica” che Youssef invoca non è integrazione, ma supremazia.
#### Conseguenze Allarmanti: Una Società sotto Sottomissione
Estendendo l’analisi, questi dati e strategie dipingono un’Italia irriconoscibile. Immaginate Roma nel 2050: il Colosseo ombreggiato da minareti, feste patronali sostituite da Aïd, e un Parlamento dove la Lega propone mozioni pro-Israele per non alienare elettori halal. Il rischio non è solo politico: è culturale ed esistenziale. Studi come quello del Gatestone Institute (2024) avvertono di “no-go zones” in espansione – da Torino a Milano – dove la polizia esita a entrare, e casi di apostasia puniti con fatwa informali. In Francia, già al 10% musulmana, Marine Le Pen ha perso terreno proprio per paura di alienare quel blocco; in Italia, Giorgia Meloni rischia lo stesso se non inverte la rotta.
Peggio: la natalità. Mentre gli italiani fanno 1,2 figli per donna (ISTAT 2024), le famiglie musulmane ne fanno 2,6-3, superando il tasso di sostituzione. In 25 anni, non solo +5 milioni di immigrati, ma generazioni native che diluiscono il nostro DNA culturale. E l’economia? Welfare sovraccarico: i 5 milioni di musulmani proiettabili richiederanno miliardi in sussidi, scuole coraniche e sanità parallela, mentre l’Italia invecchia e implode.
#### Un Appello all’Azione: Fermare l’Invasione Ora
L’articolo di *Il Giornale* non è allarmismo gratuito, ma un invito alla vigilanza. Youssef, con la sua schiettezza, ci consegna la mappa del nemico: una strategia che sfrutta la nostra ingenuità democratica per un takeover silenzioso. Dobbiamo reagire con muri veri, non retorici: azzerare l’immigrazione regolare islamica, abrogare i ricongiungimenti familiari. Altrimenti, come Houellebecq profetizzò, la sottomissione sarà totale.



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