Nigeriano la prende a pugni per strada: Brescia vietata alle donne italiane
Related Articles
### Brescia sotto Assedio: Clandestino Nigeriano Colpisce una Giovane Donna con un Pugno Selvaggio – Basta con Questi Mostri per Strada!
**Brescia, 8 dicembre 2025** – L’Italia è diventata un’arena a cielo aperto, dove le donne non possono più camminare tranquille per le vie delle loro città senza rischiare di essere massacrate da bestie clandestine che lo Stato italiano coccola invece di cacciare. L’ultimo orrore, avvenuto ieri sera nel cuore di Brescia, in via Sostegno, è l’ennesima pugnalata al ventre della nostra sicurezza: una giovane donna, innocente e indifesa mentre passeggiava nei pressi della fermata della metropolitana, è stata assalita senza motivo apparente e colpita con un **violento pugno al volto** da un 36enne nigeriano, irregolare sul territorio e già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona. Fermato dalla polizia, questo mostro avrebbe dovuto essere rimpatriato da tempo, ma eccolo lì, libero di seminare terrore. La vittima, ancora sotto shock e con il volto tumefatto, è il simbolo di un Paese che ha perso il controllo: quante donne dovranno ancora pagare con il sangue le follie dell’accoglienza indiscriminata?
Brescia, aggredita improvvisamente mentre passeggiava nei pressi della fermata della metropolitana, una giovane donna è stata colpita con un violento pugno da un
👉 36enne nigeriano
👉 clandestino
👉 già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro la personaLa… pic.twitter.com/UF0n8Xx0ab
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 8, 2025
L’aggressione, riportata in tempo reale dal portale *Brescia Today* e rilanciata con forza da Francesca Totolo su X (@fratotolo2), è un incubo che si ripete con cadenza quotidiana. La giovane, di cui non sono stati diffusi dettagli per tutelarne la privacy, stava semplicemente godendosi una passeggiata serale quando il clandestino l’ha aggredita improvvisamente, scaraventandola a terra e colpendola con una violenza inaudita. Il pugno, sferrato con la ferocia di chi non ha nulla da perdere, le ha provocato lesioni al volto, contusioni e un trauma psicologico che la segnerà per mesi. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Questura di Brescia, che hanno identificato e fermato l’aggressore grazie alle descrizioni della vittima e alle telecamere di sorveglianza. Ma qui sta il dramma: questo 36enne nigeriano non è un fantasma emerso dal nulla. **È un recidivo**, con un curriculum criminale che include aggressioni e reati violenti, eppure è stato lasciato in Italia, a vagare come un lupo tra le pecore. “Perché non è stato remigrato?”, tuona Totolo nel suo post virale, che ha già raccolto centinaia di like, repost e commenti furiosi. Una domanda che riecheggia l’indignazione di un’intera Nazione stanca di essere ostaggio di questi “risorse” che portano solo caos e sangue.
Immaginate la scena: una via tranquilla di Brescia, a due passi dal centro storico, trasformata in un ring di violenza importata. La donna, probabilmente una lavoratrice o una studentessa come tante, si ritrova con il volto sfigurato da un colpo brutale, mentre il suo aggressore – un immigrato irregolare che ha abusato della nostra ospitalità – scappa ridendo della nostra debolezza. E le reazioni sui social? Un’esplosione di rabbia giustificata: “Le femministe che urlano contro il cat-calling che dicono ora?”, ironizza un utente, mentre un altro invoca “evirazione ed espulsione immediata”. “Ogni giorno nuove violenze, sempre gli stessi violenti, sempre le stesse vittime”, denuncia un terzo, e non ha torto. Brescia, un tempo fiore all’occhiello della Lombardia industriosa, è ormai preda di bande di spacciatori e aggressori stranieri: il centro storico è un “fortino dello spaccio”, come lamenta un commentatore, e le nostre strade sono pattugliate da questi predatori invece che da cittadini onesti.
Ma il vero scandalo, quello che fa ribollire il sangue nelle vene, è la complicità dello Stato. Perché un clandestino con precedenti penali non è stato espulso anni fa? Le leggi sull’immigrazione sono un colabrodo: arrivano su barconi, si dichiarano “profughi” da chissà quale “guerra”, e invece di aiutarli a casa loro, li scarichiamo nelle nostre città, dove diventano bombe a orologeria. Ricordate i casi recenti? A giugno, un altro 26enne ha aggredito una minorenne per una catenina, colpendola in pieno volto – e anche lui era straniero. A Brindisi, una donna con il cane è stata presa a pugni e calci da un “giovane straniero”. E a Brescia stessa, solo pochi giorni fa, un marito ha picchiato la moglie davanti ai figli. Ma quando si tratta di immigrati irregolari, la giustizia italiana balbetta: espulsioni rimandate, pene ridicole, e le vittime? Dimenticate. Il Questore Paolo Sartori ha disposto l’espulsione per casi simili, ma quante volte è stata eseguita davvero? L’UE ci minaccia con “ritorsioni” se osiamo difenderci, e i governi – da Meloni in giù – nicchiano, tradendo il mandato del popolo che ha votato per i confini blindati.
È un allarme rosso, cittadini italiani! Le nostre donne non sono carne da macello per bande di delinquenti africani che odiano la nostra civiltà. Via Sostegno non è un’eccezione: è la regola in un’Italia invasa da oltre 150mila “ospiti” che prosciugano miliardi dalle nostre tasche per poi ricambiarci con pugni e coltellate. La giovane bresciana di ieri poteva essere vostra figlia, vostra sorella, la vostra compagna. Basta con questa ipocrisia buonista che ci sta uccidendo! Pretendiamo remigration immediata per tutti i clandestini recidivi, confini sigillati e pene draconiane: chi colpisce una donna deve marcire in cella o volare via dal nostro Paese. Brescia grida vendetta, l’Italia intera deve svegliarsi prima che sia troppo tardi. Donne d’Italia, non uscite più sole? No, questo non è il messaggio: è ora di ribellarci, armati di legge e di furore civile. Il governo agisca, o il popolo lo farà al suo posto!



Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment