Massacrati dai maranza li perdonano: «Ci hanno picchiati e fatto un selfie per vantarsi»

V
By V dicembre 10, 2025 22:45

Massacrati dai maranza li perdonano: «Ci hanno picchiati e fatto un selfie per vantarsi»

### Treviso, Massacrati in Dieci contro Quattro e poi: «La Nazionalità Non Conta, Tanti dei Nostri Amici Sono Stranieri»
Quando il Buonsimo Uccide Più del Tirapugni

**Treviso, 10 dicembre 2025** – Dieci contro quattro.
Un branco di baby gang (marocchini e balcanici, secondo le indagini) che arriva da dietro, tira fuori tirapugni, spacca mascelle, fracassa denti, lascia un 19enne con la mandibola in frantumi e il sogno di fare kickboxing agonistico distrutto per sempre.
Poi si fa un selfie da “vincitori” e lo posta su Instagram, come trofeo.

E la reazione del ragazzo con la faccia spaccata?
«La nazionalità non conta, tanti dei nostri amici sono stranieri, figuriamoci».

Benvenuti nell’Italia del 2025:
ti massacrano in dieci, ti riducono in un cumulo di sangue e ossa rotte, ti rubano la salute per sempre…
e tu, ancora con la bocca gonfia e il ghiaccio sulla faccia, ti preoccupi di non passare per razzista.

È la sindrome perfetta del buonismo terminale:
ti hanno appena fatto a pezzi, ma la cosa più importante è dimostrare che sei “aperto”, “tollerante”, “non giudichi per il colore della pelle”.
Anche se quel colore della pelle, quella sera, aveva i pugni chiusi e il tirapugni in mano.

«Erano in dieci contro quattro, che senso ha?» chiede uno dei quattro ragazzi aggrediti a Porta San Tomaso.
Il senso è semplice, ragazzi:
per loro siete carne da macello italiana, trofei da selfie, simboli da umiliare.
Per voi, invece, sono ancora “amici”, “persone con una mentalità deviata”, ma mai, mai, mai “stranieri”.

È la stessa mentalità che ha fatto dire alla ragazza stuprata a Conegliano:
«Credevo fosse cambiato».
È la stessa che fa dire alla madre di Giugliano, dopo che la figlia è stata rapita e violentata per ore:
«Ma sono brave persone, è solo uno sbandato».
È la stessa che trasforma le vittime in complici dei propri carnefici.

Dieci contro quattro.
E i quattro, invece di urlare «BASTA!», si preoccupano di dire:
«Non è un problema di nazionalità».
Come se dire la verità fosse più grave di finire all’ospedale con la faccia ricostruita in 3D.

Questa è la vittoria più grande del nemico:
non solo ti spacca la faccia,
ma ti convince che se lo dici ad alta voce sei tu il cattivo.

E mentre voi vi fate selfie con il ghiaccio sulla mascella per dimostrare quanto siete “tolleranti”,
loro si fanno selfie con il tirapugni per dimostrare quanto sono “forti”.

VERIFICA NOTIZIA


Complimenti, ragazzi.
Avete perso due volte:
la prima quando vi hanno massacrato,
la seconda quando avete deciso che la cosa più importante era non passare per razzisti.

La prossima volta che dieci “amici stranieri” vi circondano,
provate a difendervi gridando:
«Ragazzi, la nazionalità non conta!».
Vediamo se funziona meglio del tirapugni.

E se qualcuno vi chiama razzisti perché finalmente aprite gli occhi,
rispondete pure:
«Meglio razzista con la faccia intera
che tollerante con la mascella in frantumi».

Perché il buonismo non salva la vita.
Salva solo la coscienza di chi vi vuole morti dentro,
ma con il sorriso politically correct.

Massacrati dai maranza li perdonano: «Ci hanno picchiati e fatto un selfie per vantarsi» ultima modifica: 2025-12-10T22:45:21+00:00 da V
V
By V dicembre 10, 2025 22:45
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*

Immagini a presentazione articoli sono illustrative a meno di specifico termine 'FOTO'