Migrante tenta violenza su bimba di 3 anni all’asilo
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### Cardano al Campo, l’Orrore dell’Innocenza Violata: Algerino Clandestino di 35 Anni Strattona e Bacia sulla Bocca una Bimba di 3 Anni Davanti all’Asilo – Arrestato, Ma Quante Altre Piccole Vittime Prima che lo Stato Chiuda i Porti?
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**Cardano al Campo (Varese), 10 dicembre 2025** – Un bacio sulla bocca.
Queste parole, innocenti in un contesto familiare, diventano un incubo da film dell’orrore quando pronunciate davanti a un asilo nido affollato di madri e bimbi. Martedì 9 dicembre, nel pomeriggio assolato di Cardano al Campo – un tranquillo comune a due passi da Malpensa, dove le famiglie mandano i figli a scuola sognando un futuro sereno – un algerino clandestino di 35 anni, senza fissa dimora e irregolare sul suolo italiano, ha trasformato l’uscita dall’asilo in un’aggressione sessuale che ha gelato il sangue di tutti i presenti. Ha osservato la piccola di soli 3 anni come un predatore in agguato, si è avvicinato con rapidità felina tra la confusione dei genitori, l’ha strattonata con violenza afferrandola per il braccetto, e l’ha baciata insistentemente sul viso e sulla bocca – un gesto predatorio, osceno, che ha fatto urlare di terrore la madre e la zia. Solo l’intervento fulmineo delle donne e l’allarme immediato alla polizia hanno strappato la bimba dalle sue grinfie, ma il trauma? Quello resterà per sempre: pianti isterici, incubi, una fiducia infantile spezzata da mani straniere che non dovrebbero nemmeno sfiorare il nostro suolo. Arrestato in flagranza dopo una fuga di appena 150 metri, l’uomo è ora in carcere a Busto Arsizio con accuse di violenza sessuale aggravata su minore – un reato che prevede fino a 12 anni. Ma quante altre bambine di 3 anni dovranno subire baci da mostri importati prima che il governo Meloni trasformi le promesse in muri e rimpatri? Questo non è un “incidente isolato”: è l’ennesimo grido di un’Italia invasa, dove i “profughi” diventano predatori e lo Stato balbetta invece di agire.
I fatti, emersi dalle indagini del Commissariato di Gallarate e confermati da *Corriere della Sera*, *Malpensa24* e *Varesenews*, sono un pugno nello stomaco per ogni genitore italiano. Erano circa le 16:30 di martedì 9 dicembre, orario di punta all’uscita della scuola dell’infanzia “Anna Frank” di Cardano al Campo – un nido sereno circondato da villette e campi, dove le mamme chiacchierano del più e del meno mentre i bimbi corrono tra le gambe. La piccola, una 3enne con i codini e il vestitino a fiori, teneva per mano la madre e la zia, ignara del mondo, quando l’uomo – descritto come un clochard di 35 anni, sedicente algerino con carnagione scura, barba incolta e occhi da lupo affamato – si è materializzato tra la folla. Ha osservato la bimba per minuti, come un cacciatore che studia la preda, poi ha agito: si è fatto largo tra i genitori distratti, ha afferrato il braccetto della piccola con una presa ferrea, strattonandola con violenza verso di sé mentre lei piangeva spaventata. “Mamma!”, ha urlato la bimba, ma lui non si è fermato: l’ha baciata ripetutamente sul viso, sul collo, e soprattutto sulla bocca – un gesto insistente, lascivo, che ha fatto scattare l’allarme nella testa di tutti. La madre, paralizzata dal terrore, non ha potuto reagire immediatamente; la zia, più reattiva, ha strappato la piccola dalle sue braccia, urlando “Ladro! Lascia mia nipote!”. L’uomo, col ghigno di chi sa di farla franca, ha tentato di dileguarsi tra la folla, ma la zia e altri testimoni – padri furiosi e mamme sconvolte – l’hanno seguito a vista, segnalando la sua descrizione alla polizia locale e alle Volanti di Gallarate.
In meno di 150 metri – un’eternità per una famiglia in preda al panico – gli agenti sono arrivati sul posto: collaborazione tra Commissariato di Gallarate e Polizia Locale, che hanno bloccato il fuggitivo nonostante la sua resistenza. “Ha provato a divincolarsi, urlando in arabo, ma non ha avuto scampo”, racconta un poliziotto a *La Prealpina*. L’uomo, un 35enne algerino (o nordafricano, accertamenti in corso) senza fissa dimora, irregolare in Italia e con un fotosegnalamento per piccoli reati, è stato arrestato in flagranza per violenza sessuale aggravata su minore – un reato che considera l’età della vittima e il contesto pubblico come aggravanti pesantissime. Trasferito al carcere di Busto Arsizio su ordine del PM di turno, ha minimizzato: “Solo un bacio innocente, lei era carina”. Bugie patetiche, smontate dalle testimonianze oculari – una decina di genitori che hanno visto la scena – e dai traumi della bimba: pianti inconsolabili, segni sul braccetto, un terrore che i pediatri del Pronto Soccorso di Gallarate definiscono “profondo e duraturo”. La famiglia, sotto choc, ha sporto denuncia formale: “Mia nipote non parla più, si nasconde quando sente passi fuori”, confida la zia a *Today.it*. E i vicini? Una comunità sconvolta: “Cardano è un posto sicuro, vicino a Malpensa ma tranquillo – come entra uno così qui?”.
Ma questo orrore non è un fulmine a ciel sereno: è il veleno di un’immigrazione selvaggia che scarica predatori nei nostri quartieri senza filtri. L’algerino, probabilmente sbarcato a Lampedusa con un “permesso umanitario” che maschera un passato da clochard criminale, era irregolare e senza fissa dimora – eppure libero di vagare tra asili e parchi giochi. Questo non è il primo caso a Varese: a novembre, un 30enne filippino ha molestato due 13enni a Lonate Pozzolo durante una pista di pattinaggio natalizia; a Gallarate, un tunisino di 28 anni ha palpeggiato una 16enne in un supermercato. E allargando lo sguardo? È l’Italia del 2025: 12 stupri in 2 giorni, da Porto Torres a Sassari, da Roma Jonio a Giugliano, quasi tutti firmati da immigrati. Una 14enne afferrata per i capelli da un algerino tossico; una 20enne frustata da un ghanese con video estorsivo alla madre; una 23enne stuprata da tre gambiani alla metro; una 60enne sbranata a Tor Tre Teste da un gambiano strafatto. +58% stupri extracomunitari, secondo ISTAT, e Varese non è immune: Malpensa, crocevia di arrivi, riversa centinaia di “profughi” nei comuni limitrofi senza controlli.
La rabbia esplode: “Quante bimbe di 3 anni dovranno subire baci da mostri prima di muri veri?”, tuona un post virale su X di Francesca Totolo, che ha rilanciato la notizia con migliaia di condivisioni. I genitori della Cardano hanno organizzato una fiaccolata: “Proteggiamo i nostri figli, lo Stato dorme”. Il sindaco di Cardano, Marco Pignataro, promette “videosorveglianza potenziata agli asili”, ma Fratelli d’Italia locale grida: “Basta permessi umanitari ai clandestini: espulsioni immediate!”. E la Procura di Busto Arsizio? Aperto il fascicolo, con l’uomo in carcere – un miracolo, grazie all’arresto in flagranza – ma quante recidive evitate? Questo algerino non era un “povero immigrato”: era un predatore seriale, irregolare e senza radici, che ha scelto un asilo come terreno di caccia.
Basta esperimenti falliti. Chiediamo: blocco navale totale, espulsioni lampo per irregolari, videosorveglianza obbligatoria negli asili con riconoscimento facciale, e pene minime 15 anni per violenza su minori – senza sconti “culturali”. Questa bimba di 3 anni non è una statistica: è l’innocenza italiana violata da mani straniere che non dovrebbero esistere qui. Se non agiamo ora, la prossima uscita dall’asilo sarà un funerale. Cardano non è Algeri: è la nostra Italia, e la difenderemo con i denti.


Viaggio di sola andata per l’Algeria accompagnato da una doverosa castrazione fisica 👊💪 mi domando che si aspettavano quei cretini di governanti da un’orda di maschi, giovani, che non cercassero uno sfogo sessuale????? E ne sentiremo ancora tanti di episodi così , se non si decideranno a chiudere i rubinetti e rispedire la marmaglia a calci in culo ai loro paeselli… 🤬