Vienna vieta il velo islamico: e il governo Meloni?

Related Articles

• Flotilla: 40 italiani tra i fermati, anche il senatore grillino che si dice “rapito da Israele” 2 02.Ott
• Chi si somiglia si piglia: Chiara Ferragni investe 200mila euro nella Caritas Italiana 1 10.Feb
• Un esercito di 150mila zingari in Italia: il 40 per cento dei minori in carcere 4 14.Ago

### Vienna Stringe il Cappio all’Islamizzazione: Stop al Velo per le Ragazze sotto i 14 Anni – L’Austria Difende le Sue Figlie, l’Italia Deve Fare lo Stesso, Ma Solo Azzerando i Flussi Regolari Musulmani o Sarà Tutto Inutile

Vienna, 12 dicembre 2025. Mentre in Italia si cancella Gesù dai canti natalizi per non “offendere” e si finanziano avvocati pro-clandestini con i soldi dei contribuenti, l’Austria passa ai fatti: il Parlamento approva una legge che vieta hijab, niqab e burqa nelle scuole a tutte le ragazze sotto i 14 anni. Non è una trovata “xenofoba”: è un muro di cemento contro l’oppressione che l’immigrazione islamica sta imponendo alle nuove generazioni europee.

Claudia Plakolm, ministra dell’Integrazione del governo conservatore ÖVP, lo dice senza giri di parole: «Quando a una bambina viene detto che deve nascondere il proprio corpo per proteggersi dallo sguardo degli uomini, non è un rituale religioso: è oppressione».
L’articolo de Il Giornale – “Stretta Vienna: stop velo studentesse meno 14 anni” – lo spiega chiaramente: la norma, approvata da ÖVP, SPÖ, NEOS e FPÖ (tutti tranne i Verdi), entrerà in vigore dall’anno scolastico 2026/2027, con un periodo transitorio da febbraio 2026. Multe da 150 a 800 euro ai genitori, e in caso di insolvenza fino a due settimane di carcere. Colpisce circa 12.000 bambine (stima basata su uno studio del 2019 che ne contava già 3.000 sotto i 14 anni con il velo).

L’Austria fissa i 14 anni come soglia della “libertà religiosa”: prima di quell’età lo Stato decide per la bambina, non il padre o l’imam.
È un pugno nello stomaco alla sharia light che si diffonde nei nostri quartieri.

#### La legge austriaca: un modello che l’Italia deve copiare subito

Sì, l’Italia deve fare esattamente lo stesso: divieto totale del velo islamico nelle scuole per tutte le under-14, pubbliche e private, senza se e senza ma.
Multe pesanti ai genitori, Daspo scolastico, intervento dei servizi sociali se la bambina viene costretta a casa.
E se la sinistra urla al “razzismo”, ricordiamole che stiamo proteggendo bambine di 8-10 anni da un simbolo di sottomissione sessuale importato da Paesi dove la donna è ancora considerata proprietà.

Ma attenzione: copiare la legge austriaca è utile, ma è un cerotto su un’arteria recisa.
L’Austria può permetterselo perché ha solo l’8% di musulmani e flussi regolari rigidamente controllati (meno di 20.000 ingressi annui da Paesi islamici).
Noi siamo al 5% ufficiale, ma con i decreti flussi Meloni (452.000 permessi 2023-2025, altri 500.000 per 2026-2028, di cui il 70% da Marocco, Tunisia, Egitto, Pakistan, Bangladesh) stiamo pompando benzina su un incendio.

#### Senza azzerare i flussi regolari islamici, ogni divieto è solo teatro

Facciamo i conti veri:
– Ogni anno arrivano legalmente 150-180.000 musulmani (lavoro, studio, ricongiungimenti).
– Ogni donna musulmana fa in media 2,6-3 figli (vs 1,2 delle italiane).
– Ogni anno nascono 60-70.000 bambini musulmani che a 18 anni diventeranno automaticamente cittadini italiani grazie allo ius soli temperato.
– Entro il 2050, con questi ritmi, saremo a 12-15 milioni di musulmani: 22-25% della popolazione, maggioranza assoluta sotto i 40 anni nelle grandi città.

A quel punto vietare il velo alle under-14 sarà una barzelletta:
– Le famiglie lo imporranno comunque a casa.
– Le bambine cresceranno in enclavi dove la polizia non entra.
– Quando saranno maggiorenni voteranno per chi renderà il velo obbligatorio anche per le italiane “convertite”.

L’Austria può permettersi di fare la dura perché ha chiuso i rubinetti.
Noi li teniamo spalancati con i decreti flussi “per l’agricoltura e l’edilizia”.

#### L’unico modo reale per fermare l’islamizzazione è uno solo

1. Azzeramento totale e permanente di ogni flusso regolare da tutti i 57 Paesi dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica: zero permessi lavoro, zero visti studio, zero ricongiungimenti familiari.
2. Ritorno puro allo ius sanguinis: cittadinanza solo per sangue italiano, niente automatica ai nati qui da stranieri.
3. Divieto del velo integrale e dell’hijab in tutti gli spazi pubblici (scuole, parchi, piscine, trasporti).

Chi parla di “quote”, “corridoi umanitari” o “integrazione possibile” sta solo allungando l’agonia.

Vienna ha acceso la luce.
Noi stiamo ancora giocando con le candele in una stanza piena di gas.

Se non chiudiamo le porte oggi, domani non basterà vietare il velo:
dovremo chiedere il permesso per togliercelo.