Giudice scarcera pedofilo algerino che ha molestato bimba:”Slancio Affettuoso, Ama i Bambini”
Related Articles
### Cardano al Campo, l’Orrore Assolto: Algerino di 34 Anni Bacia sulla Bocca una Bimbo di 3 Anni all’Asilo – Scarcerato Perché “Slancio Affettuoso, Ama i Bambini”!
**Cardano al Campo (VA), 13 dicembre 2025** – “Slancio affettuoso di chi ama i bambini”.
Queste parole – pronunciate da un giudice italiano per giustificare la scarcerazione di un 34enne algerino clandestino che ha strattonato, ghermito e baciato insistentemente sulla bocca una bimba di soli 3 anni all’uscita dall’asilo “Anna Frank” – sono un insulto alla civiltà, un tradimento delle nostre figlie e una sentenza di morte per la fiducia che riponiamo nello Stato. Arrestato mercoledì in flagranza per violenza sessuale aggravata su minore – un reato che prevede fino a 12 anni – l’uomo è stato rimesso in libertà dopo l’interrogatorio di convalida: il GIP ha convalidato il fermo ma disposto solo l’obbligo di firma, motivando che non c’erano “pulsioni erotiche” ma un “gesto affettuoso”. Affettuoso? Un clandestino senza fissa dimora, con precedenti per piccoli reati e irregolare sul territorio, che osserva una bimba per minuti, la strappa alla madre e alla zia, la strattona con violenza e la bacia sulla bocca mentre lei piange terrorizzata? Questo non è affetto: è pedofilia importata, mascherata da “cultura diversa” da un giudice che preferisce il buonismo alla protezione dell’infanzia. Quante bimbe di 3 anni dovranno ancora subire baci da mostri stranieri prima che l’Italia chiuda i porti e espella questi predatori al primo sguardo sospetto? Basta con questa giustizia complice: ergastolo per chi tocca i nostri bambini, non “obbligo di firma” per chi li terrorizza!
I fatti, emersi dalle indagini del Commissariato di Gallarate e confermati da *La Prealpina* e *VareseNews*, sono un incubo che ha sconvolto la tranquilla Cardano al Campo – un comune vicino a Malpensa dove le famiglie portano i figli all’asilo convinte di essere al sicuro. Martedì 9 dicembre, intorno alle 16:30, orario di uscita dalla scuola dell’infanzia “Anna Frank”, la piccola di 3 anni – codini, vestitino colorato, mano nella mano della madre e della zia – esce serena. L’algerino, un 34enne senza fissa dimora, clandestino e già fotosegnalato per reati minori, è lì da minuti: osserva, studia, aspetta. Poi agisce: si avvicina rapido tra la folla di genitori, afferra il braccetto della bimba con una presa ferrea, la strattona verso di sé ignorando le urla “Mamma!”. La ghermisce, la bacia ripetutamente sul viso, sul collo e soprattutto sulla bocca – un gesto insistente, lascivo, che dura secondi eterni mentre la piccola piange e scalcia. La madre, paralizzata dal terrore, non reagisce subito; la zia, più lucida, strappa la bimba dalle sue braccia urlando “Lascia mia nipote!”. Lui, con un ghigno, tenta di fuggire, ma genitori inferociti e testimoni lo inseguono per 150 metri fino al blocco delle Volanti. Arrestato in flagranza, perquisizione: niente armi, ma l’odore di alcol e l’aria da predatore. In Questura, minimizza: “Solo un bacio, amo i bambini”. E il GIP? Convalida il fermo ma lo scarcerà: “Non pulsioni erotiche, slancio affettuoso”. Obbligo di firma, e via – libero di tornare a Malpensa o in un altro asilo.
Questo non è “un gesto culturale”: è violenza sessuale su minore, aggravata dall’età della vittima e dal contesto pubblico. La bimba, medicata al Pronto Soccorso di Gallarate, ha segni sul braccetto, pianti isterici e incubi: “Non vuole più andare all’asilo”, confida la madre a *Malpensa24*. La famiglia, sotto choc, ha sporto denuncia: “Mia figlia di 3 anni è stata violata da un clandestino, e lui è libero?”. La comunità di Cardano è in rivolta: fiaccolata spontanea davanti all’asilo, petizioni per “videosorveglianza e espulsioni”. Il sindaco Marco Pignataro promette “controlli rafforzati”, ma i residenti urlano: “Basta clandestini vicino alle scuole!”. E la Procura di Busto Arsizio? Fascicolo aperto, ma l’obbligo di firma è una barzelletta: lui, irregolare e senza dimora, firmerà mai?
Questo algerino non è un “amante dei bambini”: è un predatore seriale, arrivato con i barconi di Casarini (finanziati da Caritas) e protetto da un sistema che vede “affetto” dove noi vediamo pedofilia. Cardano non è immune: Malpensa riversa migliaia di irregolari nei comuni limitrofi, e casi simili esplodono – a Lonate Pozzolo, filippino molesta 13enni; a Gallarate, tunisino palpeggia in supermercato. Dodici stupri in due giorni in Italia, quasi tutti stranieri: una 14enne a Porto Torres afferrata per i capelli; una 20enne a Sassari frustata da ghanese; una 23enne a Roma Jonio stuprata da gambiani. E a Cardano? Un bacio sulla bocca a una 3enne diventa “slancio affettuoso”. Il giudice che ha scarcerato questo mostro ha sulla coscienza la prossima vittima.
La rabbia è un vulcano: “Quante bocche di bimbe dovranno subire baci stranieri prima di espulsioni vere?”, tuona Francesca Totolo su X, virale con 100.000 views. Genitori in piazza: “Proteggiamo i nostri figli, lo Stato ci abbandona!”. Chiediamo: espulsione immediata per irregolari con reati sessuali, videosorveglianza obbligatoria agli asili con riconoscimento facciale, pene minime 20 anni per violenza su minori – senza “slanci affettuosi” come scusante. Questa bimba di 3 anni non è una “vittima minore”: è l’innocenza italiana violata da un sistema che preferisce i clandestini ai nostri bambini. Cardano al Campo non è Algeri: è la nostra Italia, e la difenderemo – con o senza giudici complici. Altrimenti, la prossima “affettuosa” sarà all’asilo di tua figlia. Svegliatevi, o sarà troppo tardi.
È stato scarcerato il 34enne algerino che ha baciato una bimba di 3 anni fuori dall'asilo a Cardano al Campo: l'uomo, arrestato mercoledì per violenza sexxuale, non sarebbe stato spinto “da pulsioni erotiche ma dallo slancio affettuoso di chi ama i bambini”.
👉 “Vorrei avere un https://t.co/xMS1LRP509
— Francesca Totolo (@fratotolo2) January 1, 1970


Questo giudice ha un bisogno urgente di essere seguito da una maestra di sostegno.
Non lasciamolo solo ad affrontare il suo disagio psicologico.
i credo che a Kampala lo accoglierebbero a braccia aperte per tenere seminari sulla giustizia in Italia
Fuori il nome di questa eccellenza: se è tradizione che “ogni buona azione non deve mai restare impunita” allora qui servono almeno quattro calci in culo piazzati, di quelli che ti fanno volare e guaire per il dolore terapeutico… 😁