Pedofilo scarcerato dal giudice per “impulso affettuoso”: espulsione immediata

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By V dicembre 13, 2025 12:20

Pedofilo scarcerato dal giudice per “impulso affettuoso”: espulsione immediata

Governo costretto ad espulsione a tempo di record per impedire che un molestatore di bambini rimanesse libero

### Cardano al Campo, Finalmente una Vittoria: Algerino che Baciò sulla Bocca una Bimbo di 3 Anni Accompagnato al CPR per Espulsione – Ma Perché Non Prima dell’Orrore?

**Cardano al Campo (VA), 13 dicembre 2025** – Una notizia che sa di giustizia tardiva, ma pur sempre giustizia: il 34enne algerino clandestino che martedì 9 dicembre ha strattonato e baciato insistentemente sulla bocca una bimba di soli 3 anni all’uscita dall’asilo “Anna Frank” è stato accompagnato ieri, venerdì 12 dicembre, in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) nel Nord Italia, in attesa dell’espulsione dal territorio nazionale. Il provvedimento – adottato dalla Questura di Varese d’intesa con il Pubblico Ministero e le autorità competenti – arriva dopo la scarcerazione del GIP, che aveva convalidato il fermo ma disposto solo l’obbligo di firma, motivando con il ridicolo “slancio affettuoso” privo di “pulsioni erotiche”. Finalmente, l’Ufficio Immigrazione ha valutato la posizione dell’uomo: irregolare, senza titolo di soggiorno, con precedenti – e lo ha trasferito in CPR per il rimpatrio forzato. Una misura che garantisce “sicurezza e tutela della collettività”, come ammette la Questura. Ma la domanda che brucia è una sola: perché non espulso prima? Perché un clandestino noto ha potuto vagare libero vicino a un asilo, terrorizzando una bimba innocente, prima che lo Stato si decidesse a intervenire? Questo non è un “successo”: è un mea culpa tardivo di un sistema che protegge i predatori fino all’orrore, e solo la pressione popolare ha forzato la mano. Vittoria amara per la piccola e la sua famiglia: l’Italia ha vinto una battaglia, ma la guerra contro l’invasione che minaccia i nostri bambini è ancora lontana dalla fine.

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I fatti, ormai noti ma che meritano di essere urlati di nuovo, sono un incubo che ha sconvolto Cardano al Campo: martedì pomeriggio, intorno alle 16:30, la bimba di 3 anni esce dall’asilo con madre e zia, serena come ogni bambino. L’algerino – 34enne senza fissa dimora, irregolare e già fotosegnalato – la osserva da minuti, poi attacca: la afferra per il braccino con violenza, la strattona verso di sé, la bacia ripetutamente sul viso, collo e bocca mentre lei piange e scalcia. “Mamma!”, urla la piccola, ma lui insiste – un gesto lascivo che dura secondi eterni. Solo la zia strappa la bimba dalle sue grinfie, mentre madri e padri inferociti lo inseguono per 150 metri fino all’arrivo delle Volanti. Arrestato in flagranza per violenza sessuale aggravata su minore, l’uomo minimizza: “Solo un bacio, amo i bambini”. Il GIP convalida ma lo scarcerà con obbligo di firma: “Impulso affettuoso”. Scandalo nazionale, rabbia virale su X, fiaccolate spontanee. E ora, finalmente, la svolta: l’Ufficio Immigrazione verifica – irregolare totale – e lo accompagna in CPR per rimpatrio. Non libertà, ma detenzione in attesa di volo per l’Algeria.

Questa è una vittoria della pressione popolare: senza l’indignazione di genitori, social e media alternativi, l’algerino sarebbe ancora libero con il suo “obbligo di firma” – un foglio inutile per un clandestino senza dimora. La Questura di Varese, con il Questore, ha agito bene e in fretta: intesa con il PM, trasferimento in CPR – un passo che evita fughe e garantisce l’espulsione. Ma il ritardo brucia: perché non espulso al primo fotosegnalamento? Perché un irregolare con precedenti ha potuto avvicinarsi a un asilo? Cardano al Campo, vicino a Malpensa – crocevia di arrivi irregolari – non è immune: casi simili a Lonate Pozzolo (filippino molesta 13enni) e Gallarate (tunisino palpeggia in supermercato). Dodici stupri in due giorni in Italia, quasi tutti stranieri: una 14enne a Porto Torres afferrata per i capelli; una 20enne a Sassari frustata da ghanese; una 23enne a Roma Jonio stuprata da gambiani. E a Cardano? Un “bacio affettuoso” diventa trauma irreversibile per una 3enne.

La bimba, medicata con segni sul braccino e incubi notturni, non è più la stessa: “Non vuole andare all’asilo, piange se vede ombre”, confida la madre. La famiglia ringrazia la Questura ma chiede di più: “Espulsione immediata per irregolari”. La comunità insorge. Il sindaco Pignataro promette “controlli rafforzati”, ma i residenti urlano: “Basta clandestini vicino alle scuole!”. E la politica? Questa espulsione è un passo, ma tardivo – quante “affettuose” ancora prima di muri veri?

Basta con la tolleranza che uccide l’innocenza. Questa bimba di 3 anni ha vinto una battaglia grazie alla rabbia di tutti noi: l’algerino sarà espulso. Ma la guerra continua: chiediamo espulsione automatica al primo reato, CPR obbligatori per irregolari. Cardano al Campo non è un campo profughi: è la nostra Italia, e i nostri bambini meritano protezione, non “slanci affettuosi” da predatori importati. Questa espulsione è un inizio: rendiamola la norma, non l’eccezione. Altrimenti, la prossima bocca violata sarà quella di un’altra bimba – e allora non basterà un CPR per placare la nostra rabbia. L’Italia si svegli: i bambini prima di tutto, o non sarà più Italia.

Pedofilo scarcerato dal giudice per “impulso affettuoso”: espulsione immediata ultima modifica: 2025-12-13T12:20:33+00:00 da V
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By V dicembre 13, 2025 12:20
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell dicembre 13, 13:06

    Va espulso anche il magistrato, poche balle…

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